Il Giro d’Italia arriva in Trentino con due emozionanti tappe!

È iniziata lo scorso 6 maggio a Budapest la più famosa corsa a tappe maschile di ciclismo su strada nel panorama italiano, che terminerà domenica 29 maggio con la cronometro di Verona. E come sempre, anche quest’anno il Giro d’Italia non si dimentica di passare per il Trentino.

Nelle 21 tappe in programma, verranno percorsi un totale di 3446km, con una media giornaliera di 164km e circa 50mila metri di dislivello complessivi.

Il Giro d’Italia sbarca in Trentino…

Le località del Trentino sono pronte ad ospitare il Giro d’Italia nelle giornate del 25 e del 26 maggio con due tappe inedite. Un’occasione unica di ammirare e condividere le bellezze della nostra Regione!

Tappa 17 – Mercoledì 25 maggio 2022

Partenza da Ponte di Legno e arrivo a Lavarone.

La tappa numero 17 del Giro d’Italia, inizia a Ponte di Legno, in provincia di Brescia. 

Dopo un primo strappo fino al Passo del Tonale, una partenza soft per i corridori che affrontano subito 70km in discesa percorrendo la Val di Sole e la Val di Non, fino alla piana della Rotaliana.

Qui incominciano le difficoltà con la prima salita della giornata per raggiungere la frazione di Palù di Giovo. Si prosegue poi con un’altra importante scalata per il Passo del Vetriolo con un dislivello di quasi 1000m.

Ma le difficoltà della giornata non sono ancora finite per i corridori: devono affrontare il Passo del Menador, detto anche Kaiserjägerweg. Una strada costruita per scopi bellici, impervia e con pendenze medie del 9.9%, ma che raggiunge una punta anche del 15%. Questo tratto di 8km ricco di tornanti sarà fondamentale per decidere le sorti della gara.

La tappa si conclude a Lavarone, dopo 168km e un dislivello complessivo di 3730m.

Altimetria 17 tappa Giro Italia in Trentino
Tappa 17 – Profilo altimetrico

Tappa 18 – Giovedì 26 maggio 2022

Partenza da Borgo Valsugana e arrivo a Treviso.

La Diciottesima Tappa parte dal comune di Borgo Valsugana con un percorso più lineare.

Il tracciato di questa giornata è più agevole perché passa prevalentemente su strade larghe e rettilinee.  Un’ottima occasione per i velocisti del Giro che dovranno però prestare molta attenzione alla presenza di attraversamenti cittadini, rotatorie e spartitraffico, soprattutto in previsione di un arrivo di gruppo. 

Le uniche difficoltà presenti sono le Scale di Primolano e il Muro di Ca’ del Poggio che richiedono maggiore impegno e sforzo ai corridori. 

Dopo 152km e un dislivello di 1150m, i corridori arriveranno dunque a Treviso.

Altimetria 18 tappa del Giro Italia in Trentino
Tappa 18 – Profilo altimetrico

Non ci resta altro che seguire l’evento per sapere chi indosserà la famosissima Maglia Rosa in Trentino!

Ti è piaciuto l’articolo? Continua a seguire il nostro blog per altri contenuti interessanti

La Bicicletta nell’Arte

La bicicletta fa ormai parte della nostra quotidianità. Siamo abituati ad ammirarla ed utilizzarla in vari contesti e occasioni, ad esempio per andare a lavoro, nella pratica del ciclismo o per delle semplici scampagnate. Nel corso degli anni, però, qualcuno è andato oltre questa tradizionale visione trovando nella bicicletta una vera e propria ispirazione, tanto da renderla protagonista di opere ed installazioni d’arte.

La bicicletta come protagonista di opere ed installazioni artistiche

L’idea di fondo che viene raffigurata e condivisa è il movimento. Chi ammira queste tele si trova immerso e coinvolto nel moto che viene creato. In alcuni casi, però, forte rilievo lo assume la condivisione di messaggi e contenuti più profondi.

Come nell’opera “Le chaîne Simpson” della Toulouse Lautrec. Questa campagna pubblicitaria, che puntava alla sponsorizzazione di una catena di biciclette, condivide il concetto della parità di genere. Infatti sul tandem troviamo Lisette Marton, campionessa europea di ciclismo che indossa abiti considerati all’epoca solo maschili.

La bicicletta protagonista di opere ed installazioni: Le chaîne Simpson di Lauterec

TOULOUSE LAUREC

LE CHAÎNE SIMPSON

1896

La bicicletta: un ottimo punto di partenza per i futuristi

Il tema della bicicletta, del ciclista e del loro legame, fu molto amato e apprezzato dai futuristi. Diedero vita a delle rappresentazioni più attive ed incisive, con linee e colori che si intersecano tra loro per condividere dinamismo e movimento.

Umberto Boccioni con l’opera “Dinamismo di un ciclista” seppe rappresentare la trasformazione che il ciclista e la bicicletta subiscono durante il loro percorso. Un’espressione dello spostamento del corpo, della velocità e della forza.

UMBERTO BOCCIONI

DINAMISMO DI UN CICLISTA

1913

Anche Gerardo Dottori diede spazio ad una rappresentazione simile dove il paesaggio circostante si integra con la figura del ciclista e della bicicletta. L’opera diventa dunque agli occhi dell’osservatore un’unica cosa.

GERARDO DOTTORI

CICLISTA

1916

Infine non possiamo non nominare Fortunato Depero con “Ciclista attraverso la città” che rappresenta la bicicletta come una macchina da guerra, per citare le parole dello stesso autore.

La bicicletta protagonista di opere ed installazioni: Attraversando la Città di Depero

FORTUNATO DEPERO

CICLISTA ATTRAVERSO LA CITTÀ

1945

Anche lo sforzo e la fatica sono elementi presenti in queste raffigurazioni, associati sempre al tema del movimento. Mario Sironi infatti riprodusse in modo ottimale l’impegno di un corridore alle prese con una salita.

MARIO SIRONI

IL CICLISTA

1914

Bicicletta nell’arte: non solo opere pittoriche, ma anche istallazioni di Street Art

Andando a vedere le rappresentazioni più moderne che diedero una nuova vita alla bicicletta, incontriamo “Riding bikes” di Robert Rauschenberg. Un’opera innovativa e moderna. Una scultura che raffigura due biciclette in posizione verticale una accanto all’altra dove dei sottili neon vanno ad evidenziare le forme e caratteristiche del mezzo. La scultura si trova a Berlino posizionata in una piccola vasca di acqua che crea degli interessanti specchi di luce.

ROBERT RAUSCHENBERG

RIDING BIKES (GUIDANDO LA BICI)

1998

Ernst Zacharevic invece condivide una nuova essenza e concezione della bicicletta nell’arte in “Bambini in bicicletta”. Questa accattivante e intrigante installazione con una scena di vita quotidiana che si trova in Malaysia, attira l’attenzione e invoglia l’osservatore a fermarsi e scattare un’originale foto.

La bicicletta protagonista di opere ed installazioni: Bambini in Bicicletta di Zacharevic

ERNST ZACHAREVIC

BAMBINI IN BICICLETTA

2012

La più recente delle rappresentazioni, che vede protagonista il mezzo a due ruote, è il lavoro di Banksy: “Ballando con la ruota di bici”. L’opera rappresenta una bicicletta legata ad un palo alla quale manca la ruota posteriore, che troviamo rappresentata come hula hoop assieme alla bambina sul muro retrostante. Quest’opera presente a Nottingham, in Inghilterra, è stata portata a termine durante la pandemia. Si pensa rappresenti un simbolo di vicinanza dell’autore nei confronti della città che stava vivendo una pesante situazione con il numero di contagi.

BANKSY

BALLANDO CON LA RUOTA DI BICI

2020

Le opere sopracitate sono dunque alcuni dei molteplici esempi di rappresentazioni che vedono la bicicletta protagonista di opere ed installazioni. Hanno permesso di apprezzare maggiormente i caratteri peculiari osservandola però da un’altra prospettiva.


Ti è piaciuto l’articolo? Continua a seguire il nostro blog per altri contenuti interessanti

VOCABOLARIO DELLA BICICLETTA

Aggetto, deck, fullpipe: sono solo alcuni degli svariati termini utilizzati nel mondo delle due ruote. Per districarvi al meglio tra tutte le varie espressioni e parole tecniche, abbiamo studiato un piccolo vocabolario della bicicletta che le raccolga tutte! Tenetevelo stretto, solo con questo potrete diventare dei veri esperti bikers!

A

ABUBACA: trick che si esegue con la bmx che consiste nel salire sulla rampa, appoggiare la ruota posteriore sul coping e scendere la rampa in fackie

AGGETTO: vedi “rake”

AM: abbreviazione di All-Mountain. È una disciplina MTB che consiste in lunghe escursioni immersi nella natura

AMMORTIZZATORE: dispositivo idraulico o a frizione che attutisce urti e vibrazioni. È funzionale a smorzare il movimento della sospensione 

ATTACCO MANUBRIO: vedi “pipa”

AVANCORSA: è la distanza tra il prolungamento a terra dell’asse dello sterzo e quello dell’asse della ruota anteriore 

AVANTRENO: è la misura della distanza tra il centro dei forcellini anteriori e il centro della scatola del movimento centrale 

B

BACK 180: con la bmx, eseguire un back flip, con una rotazione di 180°

BACK FLIP: con la bmx, saltare facendo una capovolta di 360° all’indietro con il rider sulla bmx 

BAIL: lanciarsi dalla bici per evitare una caduta ancora più rovinosa

BANK: nel park, rampa con andamento dritto più o meno inclinato

BAR ENDS: vedi “prolunghe”

BAR SPIN: nel park, saltare facendo girare il manubrio una o più volte

BAR, BARRA: vedi “manubrio”

BARHOP: saltare tenendo il manubrio con le mani e spingendo le gambe oltre

BASH, BASHRING, BASHGUARD: protezione delle corone della bici 

BATTICATENA: listello in materiale plastico fissato sul fodero orizzontale posteriore destro. Serve a evitare che la catena rovini il telaio o viceversa. 

BATTISTRADA: vedi “pneumatico” 

BERM: vedi “bob”

BETTY: nella bmx, rider femmina

BIKE PARK: area contraddistinta da tracciati in discesa di diverse tipologie e difficoltà, solitamente servita da impianti di risalita  

BIOPACE: guarnitura ovale per sfruttare al meglio il gesto della pedalata, consentendo il minimo sforzo quando le pedivelle sono quasi in verticale

BLOCCAGGI RAPIDI: leve poste ai lati delle ruote o alla sella che permettono lo sblocco o il bloccaggio rapido, senza usare chiavi o brugole 

BMT: abbreviazione di biketrial

BMX: abbreviazione di Bycicle Motocross. Bicicletta monomarcia di dimensioni ridotte, leggera e piuttosto resistente, usata per le specialità di freestyle. Disciplina ciclistica nata nel 1968 negli USA e poi diffusasi nel resto del mondo 

BOB: nel park, curva in appoggio che serve ad accordare parti non allineate del percorso

BOBBING: oscillazione causata dalla sospensione posteriore durante la pedalata

BODY VARIAL: con la bmx, il rider compie una rotazione di 360° fuori dalla bici e attorno alla forcella, mentre la bmx compie una rotazione di 180°

BONED OUT: nella bmx, termine che indica l’enfasi con cui si esegue un trick 

BOWL: nel park, struttura più o meno profonda attorniata su tutti i lati da rampe a forma di quarto di tubo 

BRAIN BUCKET: nella bmx, il casco 

BRUGOLA: chiave a L a sezione esagonale 

BUNNY HOP: significa letteralmente “salto del coniglio”. Acrobazia che permette di far balzare in aria la bicicletta per evitare gli ostacoli presenti nel percorso. Consiste nell’impennare la bicicletta, alzando la ruota anteriore, e saltare sulla ruota posteriore  

C

CALOTTA: copertura di fissaggio per movimento centrale  

CAMBIO: apparato meccanico che permette, tramite ruote dentate e un deragliatore, di cambiare rapporto di velocità 

CAMEL BACK: zaino dotato di un recipiente per liquidi dal quale, tramite una cannuccia, si può bere

CAMERA D’ARIA: nello pneumatico, la parte interna destinata al contenimento dell’aria per il gonfiaggio della ruota 

CAN-CAN: con la bmx, mentre si salta, togliere un piede dal pedale, portarlo oltre il telaio dalla parte dell’altro piede e scalciare come un ballerino di can-can. Poi tornare nella posizione iniziale 

CANNOTTO: tubo verticale del telaio della bici. Può essere della forcella, su cui si fissa l’attacco manubrio, o reggisella 

CANTILEVER: sistema di freno a tiraggio centrale verso l’alto 

CANYON: nella bmx, zona scavata tra due dossi su cui si eseguono salti 

CARRO: parte del telaio a cui è collegata la ruota posteriore

CARTER: protezione in plastica o alluminio che ricopre la catena per proteggere il biker dall’olio della catena. 

CASCO: elemento protettivo che ricopre la calotta cranica 

CATENA: insieme di maglie incastrate tra loro destinate alla trasmissione del movimento dei pedali alla ruota della bicicletta 

CAUCCIU’: materiale principale per la fabbricazione della gomma. Si estrae da un albero chiamato Hevea

CAVO: filo di acciaio usato per trasmettere i movimenti dai comandi sul manubrio al cambio o al freno

CERCHIO: parte esterna della ruota che accoglie lo pneumatico e la camera d’aria, collegato al mozzo attraverso i raggi. 

CERCHIETTO: parte del pneumatico a contatto con il cerchione

CERCHIONE: vedi “cerchio”

CICLOCROSS: gara ciclistica che si svolge su terreni sterrati, con ostacoli naturali e artificiali  

CLEATS: vedi “tacche”

COLLARINO REGGISELLA: vedi “morsetto sella”

COMPACT: guarnitura dotata di due corone 

CONTROLLO REMOTO: comando che permette di regolare un meccanismo agendo su un dispositivo fissato al manubrio 

COPERTONE: involucro in gomma che contiene la camera d’aria

COPERTURA: la parte più esterna della ruota

COPING: bordo superiore del halfpipe

CORNA: vedi “prolunghe”

CORONA: elemento di metallo di forma circolare destinato a far girare la catena tramite dei denti particolari 

COPRI FRENO: apparato che agisce sulle ruote

CRISTALLIZZAZIONE: effetto di screpolatura e successiva rottura della gomma per effetto dell’esposizione prolungata agli agenti atmosferici 

CUSCINETTO: gabbia di metallo contenente delle sfere che consentono di far girare l’anello interno indipendentemente da quello esterno 

D 

DAB: appoggiare un piede a terra per mantenere l’equilibrio sulla bici ed evitare di cadere

DANSEUSE: pedalare “en danseuse” è un tipo di pedalata. Il ciclista pedala stando in piedi sui pedali. Questa posizione è utilizzata di solito in salita e durante i rilanci o gli sprint. Consuma più energia rispetto alla posizione di pedalata seduta però genera più potenza  

DECADE AIR: vedi “body varial” 

DECK: nel park, la parte piana che si trova in cima a una rampa

DENTE: nelle corone ogni singola punta soggetta all’invito della catena 

DENTE DI CANE: accessorio fissato sotto il deragliatore che evita il deragliamento della catena, specialmente nelle cambiate veloci 

DERAGLIATORE: organo meccanico del cambio che guida la catena a spostarsi da un pignone a un altro 

DERAGLIATORE, DERAGLIATORE ANTERIORE, DERAGLIATORE CENTRALE: il cambio anteriore 

DH: abbreviazione di downhill

DINAMO: accessorio che produce corrente elettrica mediante una rotella accostata alla ruota della bici

DIRT-JUMP, DIRT JUMPING: disciplina della bmx che consiste nell’eseguire salti da una rampa all’altra ed eseguendo evoluzioni in volo 

DISCO PARARAGGI: elemento di plastica o metallo posto tra il pacco pignoni e la ruota posteriore della bicicletta, al fine di evitare che la catena cada oltre al pignone più grande

DISTANZIALE: spessore plastico o metallico che separa ogni singolo ingranaggio del pacco pignoni

DOPPIO: vedi “double”

DOUBLE: nella bmx, serie di salti che il rider può saltare in un’unica volta

DOUBLE PEG: nella bmx, entrambe le pedale su un lato 

DOWNHILL: classificato tra gli sport estremi, è una specialità della mountain bike che consiste nell’effettuare nel minor tempo possibile un percorso interamente in discesa, normalmente nei boschi, caratterizzato da un elevato tasso tecnico

DRILLIUM: la parte di una bmx con dei fori fatti per ridurne il peso 

DROP: drop e salto vengono spesso erroneamente considerati la stessa identica cosa. In realtà non è così poiché sono due cose differenti che richiedono movimenti del corpo completamente diversi. La differenza principale sta nella traiettoria che il rider compie con la sua bike: la traiettoria che esegue durante il drop è soltanto un ramo discendente della parabola, mentre durante il salto il rider compie una traiettoria parabolica completa, composta da un ramo di parabola ascendente e uno discendente 

E

EGGBEATER: tipo di pedale a sgancio rapido

ELASTOMERO: materiale allo stato gommoso ed elastico che viene usato nella costruzione di forcelle ammortizzate o ammortizzatori posteriori.

ENDO: trick che solitamente si esegue con una bmx. Consiste nel sollevare le gambe verso l’alto mentre si effettua un salto, mantenendo però entrambe le mani attaccate al manubrio 

ESCURSIONE: la parte di stelo che rimane scoperta mentre si ammortizza  

ESTRATTORE: utensile destinato allo smontaggio delle pedivelle. Ha il compito di allontanare la stessa dal movimento centrale. 

F

FAKIE: muoversi all’indietro in bicicletta. Quando viene usato in combinazione con il nome di un trick sta ad indicare che quel trick è stato eseguito muovendosi con la bici all’indietro 

FAST PLANT: salire sulla rampa del halfpipe, appoggiare un piede contro il muro e staccare la bmx dal muro stesso

FAZZOLETTO: rinforzo nei telai in prossimità delle saldature tra i tubi

FEEBLE GRIND: con la bmx, grindare l’ostacolo con il pegs posteriore mantenendo la ruota anteriore sopra l’ostacolo stesso

FLANGIA: parte del mozzo in cui vengono fissati i raggi

FLAP: striscia di gomma a forma di anello che si monta all’interno del cerchio prima della camera d’aria. Funge da protezione per la camera d’aria perchè evita che i nippli dei raggi la danneggino  

FLAT: tipo di pedale senza aggancio, piatto

FLATLAND: disciplina della bmx che consiste nell’eseguire manovre acrobatiche (tricks) su superfici piane lisce, senza l’ausilio di rampe o ostacoli e senza appoggiare i piedi a terra  

FLY OUT: nel park, prendere lo slancio con la bmx, appoggiare il piede sulla parte piatta e uscire dal halfpipe   

FODERI: parti posteriori del telaio o anteriori della forcella, quelli a contatto con i perni delle ruote. Parti del telaio che partono dagli estremi del piantone e si congiungono formando il punto di aggancio della ruota posteriore attraverso i forcellini. Si distinguono in foderi alti o verticali e foderi bassi o orizzontali 

FORCELLA: parte anteriore della bici su cui viene fissata la ruota anteriore

FORCELLINO: parte metallica del telaio o della forcella che funge da innesto per i mozzi delle ruote nel telaio. – Parte del cambio posteriore dotata di due piccoli pignoni che guidano la catena oltre a garantirne la tensione 

FOUR CROSS: abbreviato 4X. È una gara di mountain bike che consiste nella discesa di quattro atleti contemporaneamente su un percorso a ostacoli simile a una pista da motocross, semplicemente cercando di scendere per primi 

FR: abbreviazione di freeride

FRONT FLIP: con la bmx, trick che si esegue saltando e compiendo una rotazioni in avanti di 360°

FRONT, FRONT SUSPENDED: bicicletta ammortizzata solo anteriormente 

FRUSTA: la chiave a frusta è un attrezzo specifico usato per tenere fermo il pacco pignoni quando lo si deve smontare, in modo che sia più semplice svitare la ghiera. È costituito da una leva sulla quale sono fissati due pezzi di catena 

FUFANU: con la bmx, trick che consiste nel salire sulla rampa, appoggiare la ruota posteriore sul coping e scendere dalla rampa

FULL, FULL SUSPENDED: bicicletta con ammortizzatore sia anteriore che posteriore 

FULLPIPE: nel park, struttura a forma di tubo, chiusa e senza fondo piatto 

FUNBOX: nel park, struttura dalla forma particolare che comprende diverse forme e geometrie 

G

GABBIA: nel cambio posteriore, è la parte inferiore collegata al corpo del cambio, è un supporto formato da due pulegge in cui passa la catena. È la parte deragliante 

GAP: spazio che intercorre tra la rampa di salto e quella di atterraggio 

GEOMETRIA: forma del telaio o della forcella della bici

GIRANIPPLE: vedi “tiraraggi” 

GRAVITY: in generale, mezzo o disciplina per uso prevalentemente in discesa.
Le gravity bike sono biciclette biammortizzate progettate per affrontare percorsi fuoristrada di sola discesa. Sono quindi pensate per resistere a sollecitazioni e salti anche di parecchi metri. 
Le discipline da discesa o gravity consistono nel percorrere circuiti solo in discesa che comprendono salti, trampolini, curve paraboliche ecc; la risalita in sella non è contemplata in questa disciplina 

GRIND BOX: nel park, muretto caratterizzato da un bordo di ferro sugli spigoli orizzontali.
Con la bmx, il biker grinderà gli spigoli scivolando sui pegs  

GRINDARE, GRIND: percorrere un ostacolo, scivolando sui pegs

GRIP: aderenza. Ad esempio aderenza dello pneumatico al fondo stradale  

GRIPSHIFT: tipo di comando del cambio, funziona tramite una rotazione a scatto di una manopola

GUAINA: la parte che ricopre il cavo del freno o del cambio

GUARNITURA: l’insieme delle pedivelle e delle corone anteriori montate sul movimento centrale del telaio di una bicicletta. La guarnitura converte il moto alternativo delle gambe nel moto rotatorio che muove la catena, la quale a sua volta trasmette la forza alla ruota posteriore

GUSSET: vedi “fazzoletto” 

H

HALF PIPE: significa letteralmente mezzo tubo. Nel park, struttura concava formata da due rampe parallele che formano la figura di mezzo tubo, con una transizione piatta tra di esse e un’area piatta nella parte superiore di ciascuna rampa 

HAND PLANT: con la bmx, salire su una rampa verticale e saltare appoggiando una mano allo spigolo della zona piatta 

HIP: salto nel quale la rampa di lancio e quella di atterraggio non sono sulla stessa linea, ma formano un angolo di inclinazione tra loro 

ICE PICK: trick che si esegue con la bmx: si tratta di grindare col peg posteriore mentre la ruota anteriore è in aria 

ICT: Instant Center Tracking. Sistema di carro posteriore del telaio di bici ammortizzata

INDICIZZATO: il cambio indicizzato, che ha sostituito il tradizionale, permette di cambiare marcia fissando la catena precisa sul pignone desiderato. L’indicizzazione è un dispositivo che consente di cambiare pignone o corona con un sistema di levette: ad ogni scatto della leva corrisponde un solo pignone alla ruota posteriore. Si può dunque riassumere come un comando del cambio che associa ad ogni scatto una posizione della catena 

J

JUMP: significa letteralmente salto/saltare

JUMP BOX: nel park, la rampa per saltare formata da rampa di lancio curva, parte orizzontale, rampa di atterraggio in discesa

K

KEVLAR: fibra sintetica inventata nel 1965 da una ricercatrice della DuPont, Stephanie Kwolek. Tra le caratteristiche più importanti c’è sicuramente la grande resistenza meccanica alla trazione, al calore, alla fiamma e agli urti. Materiale dai numerosi impieghi, viene utilizzato anche nella produzione di copertoni per biciclette

KICK: rampa di lancio per effettuare un salto

L

LANDING: la zona di atterraggio di un salto

LEDGE: vedi “grind box”

LENTICOLARE: tipo particolare di ruota per bici da corsa dalla struttura piena, senza raggi che collegano il mozzo al cerchio 

LEVE A DUE DITA: leve del freno adatte per essere afferrate con due dita

LIP: bordo superiore di una rampa

LOCK OUT: leva che permette il bloccaggio della forcella ammortizzata 

M

MAGLIA: singolo elemento che compone la catena 

MANOMETRO: strumento destinato a misurare la pressione dell’aria contenuta in una ruota

MANUAL: impennata eseguita dall’inizio alla fine senza utilizzare i pedali: alzare la ruota anteriore e rimanere in equilibrio sulla ruota posteriore mentre si muove, rigorosamente stando in piedi e senza pedalare 

MANUBRIO: parte della bicicletta che permette di controllare la direzione della stessa, eseguendo quindi le manovre per curvare attraverso l’appoggio delle mani

MARATHON: gara di mountain bike particolarmente lunga e molto impegnativa che copre distanze minime di 60 km con percorsi ad anello su sterrato

MESCOLA: prodotto ottenuto dall’insieme dei componenti che formano la materia su cui viene eseguito il processo di vulcanizzazione

MINIRAMP: nel park, piccolo halfpipe intervallato tra le due rampe da una parte piatta

MONOSCOCCA: tipo di telaio realizzato in un unico pezzo attraverso uno stampo 

MONOSHOCK: nel telaio, tipo di sospensione posteriore in cui il carro posteriore è collegato al telaio in un solo punto di articolazione

MORSETTO SELLA: supporto di bloccaggio della sella al canotto reggisella 

MOVIMENTO CENTRALE: supporto munito di cuscinetti a sfera o rulli funzionale alla rotazione delle pedivelle. Componente fondamentale di una bicicletta poiché consente di trasformare la forza impressa sui pedali dal biker in movimento rotatorio. Esso si trova nella “scatola del movimento centrale” e più precisamente nel punto di congiunzione tra tubo piantone e tubo obliquo. 

MOZZO: asse di rotazione delle ruote tramite cuscinetti e dotato di flange. È il fulcro della ruota: componente che ne permette la rotazione e tiene fermi i raggi. Il mozzo è composto dal corpo centrale e dalle flange (ovvero le parti in cui alloggiano i raggi)

MTB: abbreviazione di mountain-bike, dove “mountain” significa letteralmente montagna e “bike” significa bicicletta. È un tipo di bici particolarmente adatta a percorsi sterrati e di montagna, spesso con fondo sconnesso, ed è solitamente dotata di un telaio robusto  

N

NIPPLE: dado presente in corrispondenza di ogni raggio, munito di filetto per consentire la centratura e la stabilità della ruota (vedi “tiraraggi”). Mantiene fermi in posizione i raggi. 

NODO DI SELLA: unione tra il tubo orizzontale, il piantone e i foderi posteriori verticali. Punto in cui si trova il collarino reggisella 

NODO DEL MOVIMENTO CENTRALE: piccolo tubo in cui si trova il corpo del movimento centrale 

NOHANDER: trick che consiste nel saltare togliendo le mani dal manubrio

NOSE WHEELIE: trick che consiste nel rimanere in equilibrio solo sulla ruota anteriore in movimento. Può essere usato nell’esecuzione delle serpentine in discesa: la ruota posteriore viene fatta oscillare in aria nella curva mentre la ruota anteriore percorre la curva. 

NOTHING: trick che il biker realizza togliendo sia le mani che i piedi dalla bicicletta durante il salto  

O

OVER 50-50: grindare un rail con i pegs laterali 

P

PALMER: tubolare, comunemente chiamato palmer, è uno pneumatico particolare usato soprattutto per le bici da corsa. La denominazione Palmer deriva dall’inventore statunitense John Palmer che lo realizzò nel 1889. È un tipo di copertura a sezione tubolare chiusa, incollata al cerchio tramite un mastice e formata all’interno da una camera d’aria protetta da una fettuccia che può resistere anche ad alte pressioni di gonfiaggio. Questo tipo di pneumatico vanta minori rischi di foratura, ma allo stesso tempo risulta complicato da sostituire in caso di foratura e le riparazioni sono poco diffuse poiché sono un’operazione piuttosto laboriosa e per questo motivo è preferibile sostituire l’intero tubolare 

PARACAMBIO: prodotto in metallo la cui finalità è quella di evitare che il cambio venga danneggiato da urti diretti 

PARK: area caratterizzata da varie strutture destinate alla disciplina freestyle della bmx 

PATTINI (dei freni): componenti in materiale morbido che vengono spinti a contatto con il cerchio dalle pinze freni. Assicurano il massimo attrito possibile col cerchio, ma allo stesso tempo cercano di non consumarlo 

PEDAL GRIND: grindare un ostacolo appoggiandosi con un pedale 

PEDALI: uno dei tre punti di contatto del biker con la bicicletta. I pedali sono degli appoggi per i piedi funzionali a pedalare, o meglio, a trasmettere la forza e il movimento delle gambe del ciclista alla ruota posteriore della bici 

PEDALI A SGANCIO RAPIDO: comunemente conosciuti anche con la sigla SPD (Shimano Pedaling Dynamics). Sono pedali dotati di un particolare sistema di aggancio e sgancio del piede. Si utilizzano con apposite scarpe sotto la punta delle quali è presente una tacchetta. Quando il ciclista appoggia la scarpa sul pedale, esercitando una lieve pressione, la tacchetta entra a contatto con la superficie del pedale stesso e viene agganciata in maniera rapida. È sufficiente compiere un movimento laterale col piede per sganciare quest’ultimo dal pedale. Il meccanismo è pensato per fissare il piede nella posizione ottimale per pedalare e rendere così la pedalata efficace e lo sgancio agevole in ogni situazione  

PEDALI AUTOMATICI: vedi “pedali a sgancio rapido” 

PEDALIERA: organo di trasmissione che comprende guarnitura, movimento centrale, pedivelle e pedali 

PEDANE: nella bmx, cilindri metallici montati sugli assi dei mozzi anteriori e posteriori delle ruote 

PEDIVELLE: elementi di metallo di forma allungata che collegano il movimento centrale ai pedali delle bici e trasferiscono la spinta alla pedaliera 

PEG GRAB: con la bmx, saltare toccando un peg 

PEG STALL: con la bmx, stare fermi in equilibrio su un ostacolo sui pegs laterali

PEG, PEGS: vedi “pedane”

PERNO PASSANTE: nella forcella, tipo di aggancio del perno della ruota. Al posto del forcellino ha un foro per evitare che la ruota esca dalla propria sede. Il perno passante funge da asse per la ruota e si aggancia direttamente sul telaio o sulla forcella. Si smonta dalla ruota quando non è più sulla bicicletta, a differenza del QR (quick release) che rimane montato sulla ruota  

PIASTRA: parte della forcella che tiene insieme cannotto e steli, è la parte subito sotto il cannotto dove solitamente si registra o si blocca l’ammortizzatore 

PICK: rimanere in equilibrio su un ostacolo con una parte della bmx

PIEGA: la parte del manubrio che si impugna. Insieme alla sella e ai pedali, è uno dei tre punti di contatto tra il biker e la bici 

PIGNONI: ingranaggi installati sul mozzo della ruota posteriore, sui quali il deragliatore fa salire o scendere la catena a seconda del rapporto che sceglie il biker. Sono installati sul mozzo della ruota posteriore e quindi costituiscono parte posteriore del cambio. Vedi “corona” 

PIN, PINS: nei pedali, piolini metallici che aumentano l’aderenza del piede sul pedale flat 

PIPA: tubo che collega il cannotto della forcella al manubrio

PIZZICARE: azione subita dalla camera d’aria, che si taglia, spesso in conseguenza a una pressione di gonfiaggio insufficiente. Le pizzicature avvengono quando il copertone si deforma, schiacciando la camera d’aria contro il cerchio, il quale la danneggia.
A differenza delle pizzicature, le forature vere e proprie avvengono quando un oggetto appuntito (es. chiodo) penetra all’interno del copertone e buca la camera d’aria. La differenza tra forature e pizzicature la si può notare dal taglio della camera d’aria: quello causato dalle prime è rotondo, mentre nel caso di pizzicature è ovale

PNEUMATICO: elemento montato sulle ruote della bicicletta che permette l’aderenza della stessa al suolo. È la parte esterna della ruota, quella fatta in gomma, ed è l’unica parte di contatto tra la bicicletta e il suolo 

POOL: vedi “bowl”

PORTABORRACCIA: elemento tradizionalmente fissato sul tubo diagonale del telaio e funzionale a reggere la borraccia. Viene definito portaborracce anche il gregario che ha il compito di rifornire di bevande il capitano della squadra durante una gara di ciclismo  

PRECARICO: vedi “Sag”

PROLUNGHE: appendici aggiuntive fissate al manubrio

PULEGGIA: consiste in una gabbia in cui sono montate due rotelline o cuscinetti su cui scorre la catena. La puleggia fa parte del gruppo del cambio posteriore   

PUMP TRACK: deriva dai termini inglesi “track” che significa traccia e “pumping” che significa pompare. È una pista caratterizzata da curve paraboliche e dossi (whoops) e l’obiettivo è quello di riuscire a percorrerla muovendosi solo col corpo e la propria bike senza pedalare, in particolare con giusti spostamenti del baricentro e lavorando con la parte superiore del corpo.
Possono essere costruite in terra, in asfalto o a moduli in legno o in vetroresina.
Sono piste praticabili da molti sport che prevedono l’utilizzo delle ruote come bicicletta, skateboard, pattini a rotelle, ecc. 

PYRAMID: nel park, rampa a forma di piramide e accostata da un muro su un lato che segue la forma della piramide

Q

QUARTER PIPE: struttura a forma di un quarto di tubo (una rampa), grande circa la metà di un half pipe, utilizzata per eseguire tricks con bmx, snowboard, skateboard, ecc. 

QUICK RELEASE: vedi “bloccaggi rapidi” 

R

RAGGIO: una delle aste metalliche fissata nella flangia del mozzo che collega il centro di una ruota con il cerchio esterno. Il raggio può essere a compressione o a tirante e svolge due funzioni: da una parte mantiene centrata e stabile la ruota e il cerchio in posizione, dall’altra sostiene il peso del ciclista e assorbe e trasmette le sollecitazioni che provengono dal suolo   

RAIL: struttura presente nel park formata da un tubo di metallo, che può essere più o meno curvo, simile ad una ringhiera. Viene utilizzato dal biker per grindare e compiere vari tricks, in particolare con la bmx 

RAKE: nella forcella, avanzamento delle punte rispetto al prolungamento della linea del piantone di sterzo. È quindi la distanza tra la retta passante per il tubo di sterzo e la sua parallela passante per le punte della forcella

RAPIDFIRE: comando del cambio per mtb caratterizzato da due leve per ogni lato del manubrio: una per ingranare e una per scalare marcia  

RAPPORTO: combinazione di ingranaggi tra guarnitura e pacco pignoni

RAZZE: tipo particolare di ruote che presentano da tre a cinque razze, anziché raggi, di diametro maggiore rispetto ai raggi. A differenza delle ruote lenticolari, che non permettono il passaggio dell’aria al suo interno, le ruote a razze consentono una guida migliore della bicicletta in caso di vento laterale 

REACH: distanza orizzontale tra il centro del movimento centrale e il centro della parte superiore del tubo di sterzo. Valore che aiuta a scegliere la taglia corretta della bicicletta  

REBOUND: significa letteralmente rimbalzo. Si intende la velocità con cui una sospensione si estende, ritornando nella posizione di riposo, dopo ogni compressione 

RIDER: deriva dal verbo “to ride” che significa letteralmente cavalcare. In molti sport il rider è il conducente/il pilota, ma è anche il fattorino che, utilizzando la bicicletta, effettua consegne a domicilio. Negli sport il rider è quindi l’atleta, cioè colui che conduce una bicicletta, una tavola, una moto, una macchina, un cavallo, ecc. 

ROLL BACK: trick che consiste nell’andare all’indietro con la bmx nel halfpipe 

ROLL IN: entrata particolare con la bmx in halfpipe eseguendo un’impennata 

ROTOR ORG: sistema che consente di ruotare il manubrio a 360° evitando allo stesso tempo l’attorcigliamento dei cavi dei freni e assicurando la capacità di frenata. Sistema ideato per le bmx 

RUN: gara/corsa singola – serie di trick in sequenza 

RUOTA LIBERA: meccanismo che ha la funzione di disaccoppiare il movimento tra pacco pignoni e la ruota posteriore della bici quando la velocità di rotazione del pignone è inferiore a quella della ruota. Permette la pedalata libera dal movimento della ruota della bici quindi consente di smettere di pedalare senza bloccare la ruota motrice che continua a muoversi per inerzia e inoltre non produce alcun movimento nel caso in cui il ciclista pedali in direzione opposta

S

SAG: parametro che indica l’affondamento statico della sospensione, cioè quanto si comprime l’ammortizzatore (quanto affonda la sospensione) quando la bici è ferma e il biker è in sella   

SELLA: componente della bicicletta che permette al ciclista di sedersi. È uno dei tre punti di contatto del biker con la bicicletta, insieme ai pedali e al manubrio. Esistono varie tipologie, dimensioni e materiali con cui vengono realizzate le selle per rispondere alle diverse esigenze del ciclista 

SERIE STERZO: componente che consente di ruotare la forcella tramite l’azione sul manubrio 

SERRACAVO: vite ideata per regolare e fissare la tensione del cavo del freno 

SEZIONE: negli pneumatici, la misura tra i due fianchi dello stesso 

SINGLE TRACK: significa letteralmente traccia singola. Tipo di sentiero che permette il transito di una sola bici alla volta quindi può essere percorso in fila indiana uno dietro l’altro 

SLICK: tipo di pneumatico a sezione larga, caratterizzato da battistrada liscio privo di scanalature nella gomma e maggior superficie d’aderenza con l’asfalto. Queste caratteristiche permettono di massimizzare la trazione. Adatto a terreni poco sconnessi o strade asfaltate e impiegato soprattutto nel ciclismo su strada e circuito.   

SMAGLIACATENA: utensile funzionale ad aprire e chiudere le maglie della catena della bicicletta. È uno strumento che può essere utilizzato in diverse circostanze, in particolare è indispensabile quando risulta necessario sostituire la catena   

SMITH: trick che si esegue con la bmx che consiste nel grindare l’ostacolo con il piolo della ruota anteriore mentre la ruota posteriore scorre sopra l’ostacolo stesso 

SPINA: struttura presente nel park formata da due rampe a forma di quarto di tubo con il bordo superiore in comune 

STACK: distanza verticale tra il centro del movimento centrale e la linea orizzontale in corrispondenza della parte superiore del tubo terzo. Uno stack elevato corrisponde a un’impostazione più alta sull’anteriore quindi più comoda. È un valore che viene spesso analizzato insieme al reach 

STALL: trick che si esegue con la bmx. Si realizza stando in equilibrio su un oggetto/superficie con una parte o una combinazione di parti della bicicletta (es. pioli, pedale, ecc.).
Un esempio di stall può essere quello di rimanere in equilibrio per un momento sulla parte alta di un half pipe per poi rientrare nel half pipe stesso   

STANDOVER: parametro che indica la distanza tra il tubo orizzontale del telaio e il terreno. Misura che dovrebbe essere considerata nel momento in cui si decide di acquistare una bicicletta 

STELI: elementi tubolari presenti all’interno della forcella della bici che scorrono all’interno dei foderi quando viene esercitata una pressione 

STELI ROVESCIATI: le forcelle a steli rovesciati sono un tipo particolare di forcelle in cui gli steli vengono compressi dentro i foderi dal basso verso l’alto. Sono delle forcelle tradizionali capovolte, in cui foderi e cannotto costituiscono un unico pezzo, mentre gli steli sono collegati alla ruota tramite l’asse passante. Questo tipo di forcelle è privo di archetto poiché sarebbe impossibile da posizionare in mezzo ai foderi visto il movimento della ruota verso l’alto  

STEP-UP: salto con atterraggio sopraelevato rispetto al bordo superiore della rampa di lancio    

STREET: disciplina della bmx che si basa sulla creatività del biker nel creare svariati tricks e acrobazie in strada utilizzando ostacoli urbani 

SUB-BOX: struttura a forma di scatola presente nel park e in particolare in cima a una rampa ed è destinata a essere usata dal biker per grindare o per compiere degli stalli 

SUPERMAN: trick che il biker realizza staccando i piedi dai pedali durante il salto e distendendosi con i piedi all’insù mentre è in volo, tenendo entrambe le mani aggrappate al manubrio. Al trick è stato attribuito questo nome perchè il movimento che compie il biker nell’eseguirlo ricorda molto il volo di Superman. 

T

TABLE TOP: trick che si effettua eseguendo un salto durante il quale il biker ruota la bmx su un fianco, parallela al terreno 

TACCHETTE: accessori posti sotto la suola delle scarpe che non consentono un libero movimento angolare del piede poiché si incastrano nei pedali a sgancio e ogni rotazione della parte posteriore del piede determina uno sgancio della tacchetta e di conseguenza del piede dal pedale 

TAILWHIP: trick che si esegue tipicamente con la bmx. Il biker lo realizza facendo ruotare il telaio della bici di 360° attorno all’estremità anteriore, che rimane ferma durante tutta l’esecuzione del trick. Si tratta di un’acrobazia spettacolare e di grande effetto che richiede tecnica e allenamento 

TASSELLI: le singole sporgenze sulla superficie degli pneumatici funzionali a garantire una buona trazione degli stessi 

TELAIO: parte portante della bici. Si tratta del componente principale su cui vengono fissati numerosi elementi come la forcella, il manubrio, la sella, le ruote ecc. Il telaio è costituito da tubi di vario materiale (es. acciaio, alluminio, fibra di carbonio, titanio, ecc.) che formano due triangoli con un lato in comune. La forma triangolare lo rende più rigido e resistente   

TENDICATENA: i tendicatena, o meglio, sistemi anti deragliamento, sono dispositivi destinati a tenere tesa la catena in modo da diminuire le oscillazioni della stessa evitando così che possa cadere o sbattere contro il telaio 

TESTA: la testa della forcella è l’elemento di giunzione tra il cannotto e i due steli della forcella   

TIG: abbreviazione di Tungsten Inert Gas. È un tipo di saldatura per telai. La saldatura TIG è tra i metodi più diffusi e ha il vantaggio di realizzare giunti di elevata qualità, ma allo stesso tempo richiede operatori altamente specializzati  

TIRARAGGI: accessorio funzionale a regolare la tensione dei raggi della ruota della bicicletta   

TITANIO: elemento metallico molto resistente e leggero utilizzato, oltre ad altri impieghi, anche nella realizzazione del telaio delle bici. È tra i metalli più forti e resistenti in assoluto, più del ferro e dell’acciaio 

TOBOGGAN: trick realizzato con la bmx durante il quale il rider, mentre salta, afferra con una mano la sella della bici e contemporaneamente con l’altra mano ruota il manubrio di 90° 

TRANSITION: le parti curve del half pipe – la parte bassa delle rampe del half pipe 

TRASMISSIONE: l’insieme dei meccanismi che trasmettono il movimento dal biker alle ruote della bicicletta. Fanno parte del sistema di trasmissione le due ruote dentate, la catena, i pedali, le pedivelle e la guarnitura 

TRAVEL: vedi “escursione”   

TRIAL: specialità del ciclismo (o del motociclismo) che consiste nel superare ostacoli stando in equilibrio sulla bici senza appoggiare i piedi a terra. L’appoggio del piede comporta delle penalità. Il nome della specialità “trial” deriva da “try all” che significa provare tutto  

TRUCK DRIVER: trick che si esegue con la bmx. Durante il salto, il biker effettua una rotazione di 360°, mentre fa girare il manubrio una o più volte   

TUBELESS: tipo di pneumatico, privo di camera d’aria, in cui l’aria interna di gonfiaggio viene trattenuta solo dalla struttura in gomma e acciaio. Più costosi rispetto agli pneumatici “tradizionali”, hanno il vantaggio di forarsi con meno probabilità e inoltre possono essere riparati velocemente in autonomia dal ciclista con specifici sigillanti liquidi

TUBO: singolo componente che forma il telaio di una bicicletta  

TUBOLARE: tipo di copertura per le bici da corsa chiusa con una cucitura e incollata al cerchio. Vedi “palmer”    

U

URT: abbreviazione di Unified Rear Triangle. Tipo di sospensione posteriore in cui il movimento centrale è collegato al carro posteriore anziché alla parte anteriore del telaio, avendo così lo snodo dalla parte opposta. Sistemi oggi quasi inutilizzati perchè non assicurano buone prestazioni… avevano la caratteristica di funzionare solo col biker in sella dato che quando si alzava sui pedali il peso gravava solo sul carro posteriore, isolando quasi completamente la sospensione 

UST: abbreviazione di Universal Standard for Tubeless. Particolare tipo di cerchio a sezione specifica per pneumatici tubeless. A differenza del cerchio Tubeless Ready non ha bisogno di nessun elemento aggiuntivo 

V

VANDER ROLL: trick che si effettua eseguendo, durante il salto, una capriola sulla schiena fatta insieme alla bici. Questo trick è stato inventato da Dave Vanderspek 

VERT: vedi il termine “vertical halfpipe” 

VPP: abbreviazione di Virtual Pivot Point. Sistema di sospensione posteriore, il movimento della sospensione avviene attorno a un punto variabile nello spazio insieme al movimento della sospensione stessa. È una sospensione abbastanza recente che garantisce buone prestazioni su terreni difficili e l’impercettibilità della sospensione durante la pedalata 

VULCANIZZAZIONE: processo irreversibile subito dalla gomma per renderla stabile e non appiccicosa quindi per conferirgli le proprietà tipiche che la caratterizzano, come l’elasticità. Questo processo si svolge a elevate temperature 

W 

WALL: significa letteralmente muro

WALL RIDE: trick che si esegue saltando con la bicicletta contro il muro

X 

X-up: abbreviazione di cross-up, è un trick che consiste nel saltare facendo ruotare il manubrio di 180° con le mani incrociate e rigirarlo prima del landing

NUMERI

180: saltare eseguendo una rotazione di 180 ° (mezzo giro su se stessi) 

180 BUNNY HOP: eseguire un salto ruotando di 180° con la ruota anteriore alzata, facendo perno con quella posteriore 

360: saltare eseguendo una rotazione di 360° 

360 BUNNY HOP: saltare ruotando di 360°, facendo perno sulla ruota posteriore e alzando quella anteriore

4x: abbreviazione di four cross. Disciplina coinvolgente e molto spettacolare, il four cross è una competizione gravity che si svolge su brevi tracciati in discesa ricchi di ostacoli e salti. Si corre in batterie di quattro atleti che partono contemporaneamente dal cancelletto, ognuno alla ricerca della linea più veloce per tagliare per primo il traguardo  


Ti è piaciuto questo articolo? Allora approfondisci qualche termine, come pump track, skill park o balance bike!

La bicicletta come mezzo per contrastare i cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici sono un tema sempre più sentito dall’opinione pubblica negli ultimi anni e sono una delle priorità dell’agenda internazionale. 

La sensibilità al tema però non basta, la chiave è attuare delle misure per raggiungere obiettivi concreti. È proprio in questa direzione che le istituzioni si stanno muovendo già da vari anni. 

La lotta contro i cambiamenti climatici è una sfida centrale anche per lo sviluppo sostenibile e infatti rientra nell’Agenda 2030: un programma d’azione che ingloba 17 obiettivi interconnessi di sviluppo sostenibile sottoscritti nel 2015 dai Paesi membri dell’ONU che si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030 per un futuro migliore e sostenibile per tutti. 

Agenda 2030: lotta contro il cambiamento climatico tra gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile

Cos’è il cambiamento climatico? 

Secondo l’UNFCCC (Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite) per cambiamento climatico s’intende

“il cambiamento del clima che sia attribuibile direttamente o indirettamente a un’attività umana che alteri la composizione dell’atmosfera globale e che si aggiunga alla naturale variabilità climatica osservata in periodi di tempo comparabili”.

Vediamo ora brevemente cause e conseguenze dei cambiamenti climatici per capire l’importanza di questa tematica.

Le cause e le conseguenze

Cause

Le cause dei cambiamenti climatici sono molteplici, ma le potremmo raggruppare in due grandi gruppi:
attività dell’uomo 
processi naturali

Sulla naturale variabilità climatica l’uomo non può intervenire in alcun modo. Pertanto, il focus ricade sulle attività umane: in particolare, quelle che aggiungono grandi quantità di gas serra a quelli naturalmente presenti nell’atmosfera, determinando un aumento dell’effetto serra e del riscaldamento globale. 

Il principale motore del cambiamento climatico è l’effetto serra, prodotto dai gas serra: alcuni gas rilasciati nell’atmosfera che influiscono sul clima perchè catturano il calore del sole impedendogli di ritornare nello spazio, aumentando così il riscaldamento globale. 

Molti di questi gas sono presenti in natura, ma alcune attività umane stanno innalzando le concentrazioni di alcuni di essi in atmosfera. 

In particolare, la concentrazione nell’atmosfera di CO2 prodotta dalle attività umane, entro il 2020 era salita al 48% al di sopra del suo livello preindustriale. Ci sono poi altri gas che l’attività umana produce ma in quantità minore, come ad esempio il metano.

Cause naturali, come ad esempio cambiamenti nella radiazione solare o attività vulcanica, si stima invece che abbiano contribuito al riscaldamento globale circa di 0,1°C tra il 1890 e il 2010. 

Conseguenze

Le conseguenze del climate change e dell’aumento del riscaldamento globale colpiscono qualsiasi parte del mondo, ma in modi diversi. I Paesi in via di sviluppo sono i più colpiti perchè la popolazione dipende spesso dall’habitat naturale e ha poche risorse per far fronte ai cambiamenti climatici.  

  • Le calotte polari e i ghiacciai si stanno sciogliendo e il livello del mare si sta innalzando
  • In alcune regioni le precipitazioni stanno diventando sempre più frequenti causando eventi meteorologici estremi come alluvioni e inondazioni 
  • Altre invece sono caratterizzate da grandi ondate di calore, incendi e periodi di siccità estrema che riducono la disponibilità di risorse idriche
  • È aumentato il numero di decessi legati al caldo in alcune regioni o al freddo in altre
  • I danni alle abitazioni e alle infrastrutture impongono costi ingenti alla società e all’economia
  • Molte specie animali e vegetali sono a rischio estinzione se le temperature medie globali aumenteranno senza controllo. 

In particolare, uno tra gli eventi meteorologici estremi, segnalati dall’Ispra, che ha interessato l’Italia è la tempesta “Vaia” che si è abbattuta sul nord-est italiano tra il 27 e il 30 ottobre del 2018: precipitazioni e raffiche di vento di intensità eccezionale hanno causato gravi danni alle foreste dell’arco alpino.

Accordi e misure per contrastare i cambiamenti climatici  

Numerosi sono gli accordi e le misure adottati dagli Stati che si sono susseguiti nel corso degli anni per combattere i cambiamenti climatici ed evitare conseguenze disastrose. 
Tra queste ne vediamo solo alcune.

UNFCCC

La Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (UNFCCC) è la prima risposta globale alla sfida dei cambiamenti climatici ed è stata sottoscritta a New York nel 1992 ed entrata in vigore nel 1994.
E’ una convenzione che l’ONU ha adottato durante la Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo (UNCED) di Rio de Janeiro del 1992.

L’obiettivo è quello di stabilizzare la concentrazione di gas a effetto serra in atmosfera in modo da evitare cambiamenti climatici dovuti in modo diretto o indiretto a interventi umani. 

Protocollo di Kyoto

Il principale strumento di attuazione di UNFCCC è il Protocollo di Kyoto, approvato nel 1997 ed entrato in vigore nel 2005.

Il trattato internazionale ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra, che la comunità scientifica ha individuato come le maggiori responsabili dell’aumento della temperatura della Terra, almeno del 5,2% rispetto ai livelli del 1990.

Gli USA risultano tra i Paesi non aderenti: il presidente Bill Clinton, durante gli ultimi mesi del suo mandato aveva sottoscritto l’accordo, però poi George W. Bush ritirò l’adesione. Un peccato, visto che gli Stati Uniti sono tra i principali responsabili delle emissioni di diossido di carbonio. 

Il Protocollo di Kyoto è stato ratificato sia dall’UE che dai suoi Stati membri. L’Italia lo ha ratificato nel 2002, impegnandosi a diminuire, nel periodo 2008-2012, le proprie emissioni del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Tutti i paesi dell’’UE hanno raggiunto l’obiettivo stabilito per il periodo 2008-2012. Nonostante gli obiettivi raggiunti, la strada da percorrere per combattere i cambiamenti climatici in atto è ancora lunga.

Accordo di Parigi

È importante ricordare anche lo storico Accordo di Parigi, trattato internazionale giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, che è stato sottoscritto da 196 Paesi nel 2015 ed entrato in vigore nel 2016.

L’obiettivo di questo accordo è quello di mantenere l’aumento delle temperature al di sotto dei 2°C entro il 2050 e compiere ogni sforzo per portarlo a 1,5°C. 

Il ruolo della bicicletta nella lotta ai cambiamenti climatici

…ma in tutto ciò, che ruolo può avere la bicicletta? Sinonimo di mobilità sostenibile e benessere fisico, la bici è un mezzo di trasporto rispettoso dell’ambiente. 

Il settore dei trasporti è tra i principali responsabili delle emissioni gassose che incidono negativamente sul clima, oltre ad essere il settore in cui abbiamo un margine di intervento personale maggiore.
Per questo motivo, è necessario un radicale cambiamento sia nei comportamenti individuali che nelle politiche degli Stati. 

L’utilizzo regolare della bicicletta comporta effetti locali positivi

Se una persona usa regolarmente la bici al posto dell’auto produrrà in media 3,2 kg di CO2 in meno ogni giorno. Questo è quanto emerge da una ricerca di Oxford, capitanata dal professore Christian Brand, condotta tra il 2014 e il 2016 in 7 città europee.
Brand afferma che “le emissioni derivanti dall’andare in bici possono essere oltre 30 volte inferiori per ogni viaggio rispetto a quelle derivanti dal guidare un’auto a combustibili fossili e 10 volte inferiori in confronto a quelle provocate dalla guida di un’auto elettrica”. 

Spostamenti casa-scuola e casa-lavoro in auto, ai quali si aggiungono quelli nel tempo libero, spesso si estendono su distanze di pochi chilometri che potrebbero essere percorse facilmente in bicicletta.
Non inquina, non fa rumore, non dipende da fonti energetiche e non ne spreca.. questi sono solo alcuni degli innumerevoli vantaggi che offre un mezzo di trasporto semplice ed economico come la bicicletta. 

“La soluzione non è cambiare tipo di motore, ma cambiare tipo di mobilità”

Alessandro Tursi, presidente di FIAB

Purtroppo le infrastrutture non sempre adeguate e l’abitudine di utilizzare l’auto o i trasporti pubblici frenano la mobilità ciclistica, ma migliorando questi due punti e soprattutto educando alla mobilità sostenibile, le città potrebbero contribuire maggiormente alla transizione ecologica.  

I cambiamenti climatici potrebbero compromettere il nostro futuro e quello delle generazioni a venire: il clima sta cambiando velocemente ed è quindi necessario cambiare la rotta per prevenire conseguenze irreversibili.
Per farlo, potremmo iniziare proprio dalla bicicletta, migliorando i nostri stili di vita e la salute delle nostre città.
Cambiamenti individuali, però, è importante che siano sostenuti da politiche e interventi pubblici affinché possano essere messi in pratica in maniera efficace.


Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche L’ecoturismo: la vacanza sostenibile che non lascia impronte

La tua bike dove e quando vuoi: spedire la bici per viaggiare leggeri

Uno dei grandi dilemmi dei cicloviaggiatori riguarda le modalità di trasporto della propria bici per le vacanze.
I diversi regolamenti, le tariffe e le varie restrizioni in materia di peso, volume e imballaggio dettate dalle varie aziende di trasporto pongono il biker dinnanzi a non pochi problemi.
Inoltre, le difficoltà si moltiplicano se si desidera andare alla scoperta del mondo in sella alla propria e-bike. Infatti, come già affermato nell’articolo “Trasporto aereo e biciclette: la guida alle tariffe 2021”, sono poche le compagnie aeree che permettono di portare a bordo una bici elettrica.
Tuttavia, il trasferimento della bici per le vacanze mediante compagnie di trasporto, non è l’unica soluzione esistente.
Avete mai pensato alla possibilità di spedire la bici prima della partenza e ritrovarla direttamente davanti alla porta del vostro albergo?

La formula perfetta per viaggiare leggeri senza rinunciare all’amata compagna di viaggio

La scelta delle modalità di spostamento da un luogo ad un altro è ampiamente influenzata dalla destinazione di arrivo, e la volontà di portarsi dietro la bici potrebbe inficiare sulla scelta di un mezzo piuttosto che un altro. 

Organizzare le proprie vacanze e spedire la bici prima della partenza permette ai vacanzieri di viaggiare leggeri portando con sé solo bagagli personali. Inoltre, esenta il biker da eventuali more o tasse aggiuntive in caso di eccesso di dimensione o peso che dovrebbe pagare poco prima della partenza.

Un altro fattore da considerare è che le compagnie di trasporto consentono di portare a bordo la bici solo se smontata e conservata in appositi bike box. Scegliere compagnie di spedizione che effettuino un trasporto sicuro della bike senza la necessità di smontare la bici, esula il biker da quest’altra eventuale complicazione.

Ship to Cycle: tu impacchetti, loro consegnano

Ship to Cycle è un’azienda che si occupa di logistica sportiva ed è nata con l’intento di fornire un servizio di trasporto bike a professionisti, amatori o cicloturisti.
Si posiziona sul mercato come un servizio porta a porta per la spedizione di bici. Inoltre, collabora con alcune federazioni per organizzare e gestire i servizi logistici dei principali campionati di triathlon a livello mondiale. 

Dal sito di Ship to Cycle, compilando alcuni box testuali, è possibile ottenere un preventivo gratuito in base alla destinazione di arrivo e alle caratteristiche fisiche della bici. 

Ma come funziona il servizio di Ship to Cycle?

  • Prenotazione del servizio di spedizione direttamente dal sito web di Ship to Cycle almeno 4 settimane prima della data di partenza
  • L’utente dovrà scegliere il luogo di ritiro, di spedizione e la data in cui vorrà trovare la bici presso la destinazione del soggiorno
  • In base alla data scelta nello step precedente, il sito calcolerà il giorno di ritiro della bike che sarà effettuato da uno spedizioniere
  • Prima del ritiro, il biker riceverà un’email di conferma con ulteriori istruzioni circa l’imballaggio e le etichette da apporre sul pacco
  • L’utente dovrà semplicemente imballare la bici e attaccare le etichette secondo le istruzioni dettate nell’email ricevuta
  • Una volta ritirata la bici, il biker può controllare lo stato di avanzamento della spedizione mediante le informazioni di tracciabilità fornite via email

Il servizio di Ship to Cycle si adatta alle esigenze dei clienti e da la possibilità di acquistare un’assicurazione di protezione completa per spedire la propria bici in piena tranquillità.

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche Impianti di risalita e trasporto biciclette

Quanto è importante lo sport per i bambini?

Lo sport è da sempre uno strumento di benessere non solo fisico ma anche mentale. Oltre i numerosi vantaggi che lo sport apporta al corpo come lo sviluppo dell’apparato osseo, il controllo del peso, la prevenzione di malattie e altri benefici psico-fisici, l’attività sportiva si fa promotrice di una serie di valori educativi come la disciplina, l’autostima, il lavoro di squadra, etc.
Tutte queste variabili contribuiscono allo sviluppo della persona, al suo senso di identità e di appartenenza ed è per questo che per i bambini lo sport assume una certa importanza.

Perchè fare sport da bambini: i risultati della ricerca scientifica

Gli esperti sostengono che lo sport, in qualsiasi forma si effettui, sia un fattore determinante per il funzionamento cognitivo e neurale. A dimostrarlo è stato uno studio svolto nel 2014 dell’Università del Nord del Texas. I ricercatori hanno rilevato che i bambini che praticavano attività sportiva erano anche quelli che ottenevano punteggi più alti nei test di lettura e matematica.

Stesso risultato è stato ottenuto da una ricerca effettuata dagli scienziati dell’Università dell’Illinois, che utilizzando i dati della risonanza magnetica per misurare le dimensioni del cervello, hanno scoperto che i bambini fisicamente attivi avevano un ippocampo più grande dei loro coetanei sedentari e hanno ottenuto punteggi più alti nei test di memoria.

Inoltre, gli esperti riconoscono nell’attività sportiva oltre che i già citati benefici psico-fisici, anche:

  • capacità di coordinazione;
  • forza e resistenza;
  • equilibrio;
  • velocità.

Tutte queste capacità se vengono acquisite nella fase di crescita, si protrarranno fino all’età adulta anche se si dovesse interrompere l’attiva fisica per qualche anno.

L'importanza dello sport per i bambini è dimostrata da studi scientifici, ma ad oggi 1 bimbo su 3 è in sovrappeso e solo il 35% pratica sport

Qual è il momento giusto per cominciare a fare sport?

Nell’attuale società contemporanea è facile che gli individui sin da piccoli adottino uno stile di vita sedentario e purtroppo l’Italia si classifica come uno dei paesi più sedentari d’Europa.

Secondo quanto riportato dall’ISTAT nell’Annuario Statistico Italiano 2020, prima della pandemia da Covid-19, solo il 35% della popolazione con più di 3 anni di età praticava almeno uno sport nel tempo libero e solo il 26,6% lo faceva in maniera continuativa. La conseguenza è che in Italia, quasi 1 bambino su 3 è in sovrappeso.

Ecco perchè è necessario cominciare a far praticare sport nella prima età dello sviluppo, quando l’apparato scheletrico e i muscoli sono in fase di formazione e stanno attraversando il processo di crescita.

Ti e piaciuto questo articolo? Leggi anche Balance bike vs bici con le rotelle: le principali differenze

Balance bike: diamo la parola ai genitori per capire la loro opinione!

La balance bike, chiamata anche push-bike, è una bicicletta senza pedali per bambini nata nel nord Europa che negli ultimi anni ha registrato un’impennata nelle vendite anche in Italia: un boom che non subito è andato di paripasso con l’opinione del genitori.

Questo mezzo ha rivoluzionato completamente l’approccio iniziale alla bicicletta stravolgendo quello con la quale tutti noi abbiamo imparato. Abbiamo già parlato delle differenze che esistono tra questo nuovo modo di imparare e quello al quale siamo sempre stati abituati, rinfrescati la memoria: balance bike vs bici con le rotelle.

Teoria e storia a parte, andiamo a sentire l’opinione dei genitori scoprendo i punti di forza di questo prodotto.

Quali sono i dubbi e le domande dei genitori?

Diciamocelo schiettamente, quando la rivoluzionaria bici senza pedali ha fatto le sue prime comparse nelle nostre case, mamme e papà erano un po’ scettici circa la sua efficacia. Non era ben chiaro il perchè il classico approccio con le rotelle non andasse più bene.

Proviamo dunque a fare un tuffo nel passato, a quando tutti noi abbiamo imparato ad andare in bicicletta. Ci ricordiamo perfettamente che gli step erano generalmente tre:

  • le prime scoperte in sella al triciclo
  • il passaggio semplice ma emozionante alla bicicletta con le rotelle
  • ed infine la tanto agognata libertà, ovvero quando finalmente si toglievano le rotelle, dopo ore e ore di prove e qualche caduta.

Un metodo classico, che certamente ha insegnato a noi e a tutti i grandi ciclisti a pedalare, ma che in realtà si ha capito avere non pochi limiti in termini di sviluppo motorio e cognitivo. L’avvento delle balance bike ha consegnato alle nuove generazioni un metodo di approccio rivoluzionario che consente al bambino di sviluppare velocemente capacità quali equilibrio, autostima e consapevolezza di sè e del mondo circostante.

Piano piano dunque anche l’opinione dei genitori sulla balance bike ha cominciato a cambiare….

Qual è l’opinione dei genitori dopo averla utilizzata?

Abbiamo raccolto alcuni giudizi di mamme e papà che hanno deciso di affidarsi alla push bike per lo sviluppo motorio e cognitivo del loro bambino.

Il vantaggio più grande è che i bimbi imparano ad essere autonomi e ad andare in bicicletta molto più velocemente e naturalmente, senza il passaggio dalla stabilità delle rotelle all’insicurezza della caduta

Percepiscono in modo naturale lo spostamento del corpo sul mezzo, passando quindi alla bici da grandi senza nemmeno rendersene conto

Rispetto alle biciclette normali, muoversi senza pedali significa utilizzare le gambe e i piedi per prendere velocità; in questo modo dunque essa resterà moderata anche in discesa!

Permettono al bambino di allenare molte più abilità motorie, che con le rotelle non sarebbero stimolate. In primis l’equilibrio, ma anche i movimenti delle gambe, le frenate, la direzione. Accresce inoltre la percezione del mondo: tastare con i piedi il terreno sembra un’inezia, ma dà grande consapevolezza di se stessi e dell’ambiente.

Le balance bike sono semplicissime e funzionali: ai bimbi piace tantissimo girarci, e potrete approfittarne per evitare che stiano in braccio o nel passeggino portando il mezzo sempre con voi. La loro leggerezza e maneggevolezza le rende ottimo modo di tenerli in movimento!

I moltissimi modelli di push bike sono pensati per trasformarsi e seguire passo passo la crescita del bambino.

Un altro motivo per acquistare questa bike è sicuramente il design: in legno o alluminio, sono semplici e funzionali. Inoltre la fascia di prezzo è molto ampia, si parte da una base di 50 euro fino ad arrivare ai modelli più sofisticati al costo di 250 euro.

Infine, tutti i genitori evidenziano il fatto che il bimbo e la bike già dopo i primi giorni di utilizzo sono inseparabili. Al supermercato, in vacanza, nel cortile di casa la vogliono sempre con sé. E tu che aspetti a regalare al tuo bambino attimi di crescita e puro divertimento?

Scopri le nuovissime Balance Bike firmate Garelli!

Font come scegliere quello giusto per il tuo blog

FONT: Come ? Cosa ? E perché ?

Come il colore, i caratteri tipografici hanno un forte impatto sulla nostra mente, ci permettono di evocare emozioni e sensazioni nel nostro pubblico, saperli usare e riconoscere ci aiuta a definire il messaggio che vogliamo trasmettere. I caratteri sono composti da tante piccole parti che definiscono lo stile e di conseguenza il font.

MA PERCHÈ  UNA SEMPLICE SCRITTA FA TUTTO QUESTO?

Ebbene seppure involontariamente, leggendo un testo o un manifesto
associamo lo spessore, l’altezza e l’inclinazione della parola a un determinato contesto.

Questo perché?

Per lo stesso motivo per cui sappiamo che mettere una mano su una griglia ardente non è un’ottima idea, stiamo parlando dell’esperienza.Nell’arco della nostra vita abbiamo creato una fitta ragnatela di informazioni che ci aiutano a capire e studiare l’ambiente, il contesto o la persona che abbiamo davanti, per poterci adattare al meglio.

Ora ti pongo un esempio concreto, pensa di dover scrivere diversi inviti per tre eventi differenti l’uno all’altro.
Il primo è una festa di compleanno per il tuo fratellino,
il secondo un volantino per una manifestazione del cambiamento climatico e il terzo è una comunicazione di lavoro. Per comodità di confronto usiamo la parola “FONT”.

Non c’è un giusto o sbagliato, ma probabilmente in un gruppo di persone la maggioranza farà la tua stessa scelta. Puoi quindi notare come ogni font ha una sua personalità distinta che riflette meglio un messaggio rispetto ad un’altro.

TIPI DI FONT

Come abbiamo visto in precedenza il nostro istinto sa riconoscerli,
perché abituato a vederli nella quotidianità.


Anche grazie a specifici studi, come quello condotto nel 2006 dal Software Usability Research Laboratory (SURL)

si è cercato di comprendere meglio la personalità dei vari caratteri tipografici, sottoponendoli all’osservazione di più soggetti.

Ora facciamo una panoramica sulle principali famiglie.


SERIF

In tipografia con Serif si intende la presenza di grazie, un tratto

più allungato all’estremità della lettera.

Questo dettaglio gli conferisce maggiore eleganza, una perfetta leggibilità, spesso utilizzato per libri e testi.

A sua volta si divide in 4 principali sottogruppi:


SAN-SERIF

Si differenziano dai Serif proprio per la mancanza nelle lettere delledistintive grazie,

è molto indicato per lettura da dispositivi mobili, in quanto
occupa meno spazio rispetto ai primi.

Si divide in 3 gruppi:


SCRIPT FONT

Sono la categoria di font che vogliono somigliare al corsivo o alla scrittura a mano, conferiscono una personalità creativa ed elegante, non molto indicati se vogliamo che il testo sia leggibile per più persone possibili, avendo spesso forme più inclinate e elaborate.

Si suddividono in numerosi sottogruppi, proprio come la nostra scrittura che si differenzia da quella degli altri.


DECORATIV

Questi a differenza di tutti i precedenti,

non hanno una vera e propria categorizzazione,

spesso sono caratteri già esistenti e modificati

a gusto e esigenza dell’azienda,
privato o creativo che si vuole distinguere dalla massa.

FONT BOMBA


Ora che abbiamo un’idea un più concreta di quello che fanno e sono i font, vediamo come si può enfatizzare o dare toni differenti alle parti più importanti e significative, per far immergere il lettore al meglio nel tuo discorso.

-COME?

Una cosa che può rendere più scorrevole la lettura di un testo, sono gli spazi tra una riga e l’altra, chiamati col nome di interlinea. Ovviamente ricordiamoci che il troppo stroppia, in ambi i casi.

Per esempio…


Dunque come avrai intuito, il mondo della tipografia è molto vasto e se lo si vuole approfondire a fondo, non basterà un solo pomeriggio. Ma solo sperimentando avrai la certezza di trovare l’insieme giusto dei caratteri adatti al tuo blog o sito, per trasmettere emozioni e sensazioni al tuo pubblico, raggiungere lo scopo e far esplodere al meglio la tua personalità.

E-bike: quanto è importante l’assistenza post vendita?

Per gli spostamenti quotidiani, per tenersi in forma e anche solo per semplice svago la bici elettrica è passata dall’essere un fenomeno avanguardista a fenomeno di massa. A dimostrarlo, come già discusso nell’articolo “2020 l’anno del boom di bici elettriche”, sono i dati di  Confindustria Ancma che evidenziano come la vendita di e-bike sia aumentata del 44% rispetto al 2019. Tuttavia, come tutte le evoluzioni, anche questa porta con sé non solo numerosi vantaggi ma anche nuove sfide da affrontare, una di queste è l’assistenza post vendita per e-bike.

Perchè è così importante l’assistenza post vendita per le e-bike?

Le e-bike dispongono di una serie di componenti meccanici ed elettronici che per svariati motivi potrebbero essere soggetti a guasti o usura, più di una bici normale. In quest’ottica il servizio post vendita assume una rilevanza di non poco conto per i bikers che potrebbero necessitare di riparazioni o risoluzioni di problemi.

Un tempo l’assistenza era gestita direttamente dall’azienda produttrice. Questo garantiva ai consumatori affidabilità e qualità del servizio, ma anche tempi molto lunghi.  Oggi invece, i produttori hanno sviluppato delle applicazioni che sono in grado di comunicare con la parte hardware e software della e-bike, risolvendo alcuni problemi di base a distanza. Tuttavia, non tutti i problemi possono essere risolti da un’app e i tempi di spedizione per i pezzi di ricambio dalle case madri ai distributori potrebbero rendere l’assistenza non così rapida.

Difatti, per ovviare a questo problema e colmare i bisogni dei consumatori, molte aziende produttrici stanno investendo in corsi di formazione per i distributori. Tutto questo per avere a disposizione una rete capillare di operatori che siano in grado di fornire un servizio di assistenza rapido e di qualità.

E se l’acquisto avviene online chi pensa all’assistenza post-vendita?

Non pochi problemi ci sono anche per l’acquisto online. Alcuni operatori dell’e-commerce in caso di guasto, sono loro stessi ad effettuare il ritiro, la manutenzione e la riconsegna. Questo, per quanto possa essere vantaggioso per gli acquirenti, comporta tempi molto lunghi. 

Una soluzione alternativa potrebbe essere individuare un punto fisico che possa effettuare un servizio di assistenza per conto dei venditori online. A tal proposito, bicilive.it ha svolto un’indagine, chiedendo agli acquirenti quanto è importante per loro che una realtà e-commerce offra assistenza presso un punto fisico. Di seguito le risposte:

Quello dell’assistenza post vendita è quindi un fattore critico di successo che aziende produttrici, rivenditori fisici e online non possono più sottovalutare.

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche Qual è il costo di una bici elettrica?

Bici e treno: la nuova normativa e le compagnie ferroviarie più bike friendly

La crescente popolarità del ciclismo nell’Unione ha implicazioni per il turismo e per la mobilità generale. Un maggiore ricorso sia ai trasporti ferroviari sia agli spostamenti in bicicletta nella ripartizione modale riduce l’impatto del trasporto sull’ambiente. Le imprese ferroviarie dovrebbero pertanto agevolare il più possibile la combinazione di viaggi ferroviari e spostamenti in bicicletta

Si apre con queste parole il nuovo regolamento europeo 2021/782 in materia di diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Nello specifico, nell’articolo 6 viene esplicitamente dichiarato che i passeggeri hanno il diritto di portare biciclette a bordo del treno. Inoltre, se un passeggero effettua una prenotazione per una bici e il trasporto di tale bicicletta viene rifiutato senza un motivo giustificato, il passeggero ha diritto a un itinerario alternativo o a un rimborso.

Il regolamento incoraggia le compagnie ferroviarie a considerare un numero adeguato di posti per le biciclette, “qualora si avviano procedure di appalto per l’acquisto di nuovo materiale rotabile o si sottopone il materiale rotabile esistente a un ammodernamento significativo”.

Ma piano con l’entusiamo…

Per l’attuazione delle norme dovremo comunque aspettare due anni (7 giugno 2023) per le regole dettate dal nuovo regolamento e 4 anni per i requisiti di spazio per le biciclette.

Ma quali sono le compagnie ferroviarie europee più bike friendly oggi?

A darci una risposta è il rapporto “Cyclists love Trains: an analysis of the bicycle friendliness of European railway operators” dell’European Cyclists’ Federation (ECF). 

L’analisi ha previsto il coinvolgimento di 69 compagnie ferroviarie europee, esaminando una serie di criteri come le carrozze dedicate alle biciclette, il costo del trasporto della bicicletta e i canali di prenotazione per l’acquisto di un posto per bike a bordo del treno.

Dalla ricerca è emerso che 15 delle 69 compagnie analizzate (circa il 22%) non ammettono il traposto della bici a bordo di un treno; 12 di queste 15 compagnie offrono servizi di trasporto ferroviario di lunga percorrenza.

Ma risultati entusiasmanti arrivano dalla Germania che si aggiudica il primo posto nella classifica delle compagnie ferroviarie più bike friendly con la NS-DB (Intercity Berlin). L’Italia invece si aggiudica il 16esimo posto con Trenitalia ma perde punti con Italo che si posiziona agli ultimi posti. Di seguito la classifica:

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche Trasporto aereo e biciclette: la guida alle tariffe 2021