
Trail building: impariamo dagli errori
In questo articolo ho voluto riportarvi un po’ di foto che ho scattato in questi due ultimi anni girando in Italia dove possiamo vedere gli errori più comuni del trail building che vengono commessi nella realizzazione di bike park e trails.
Siamo abituati a vedere immagini di bike park strepitosi, trail da sogno e bikers che si divertono come dei pazzi. Ma l’esperienza reale è davvero questa in Italia?
È innegabile ormai tante località hanno delle realizzazioni di rilievo ma si vedono altresì degli interventi “discutibili”.
Braking Bumps

Questo è il classico risultato derivante da uno dei tipici errori del trail building nella progettazione della geometria delle curve e della pendenza del terreno. A causa delle frenate ripetute il fondo si deteriora creando una serie di piccole gobbe ravvicinate che rendono l’esperienza di riding in quel punto poco piacevole. Il fenomeno si presenta soprattutto sui trail dove c’è un’affluenza di bikers non indifferente.
Sentieri sulla massima pendenza

Spesso nell’immaginario quando ci confrontiamo con persone che non sono proprio del mestiere troviamo difficoltà a fare passare il messaggio che anche in zone dove il terreno è buono non è la strada giusta segnalare un passaggio e fare in modo che i bikers lo percorrano. Agendo in questa maniera i danni che si ottengono sono veramente gravi, sopratutto se questi “passaggi” vengono individuati sulla massima pendenza: una volta che si è deteriorato il cotico erboso l’acqua piovana inizia a scavare e a fare grossi danni. Ovviamente più il sentiero è sulla massima pendenza più l’acqua acquista velocità e scava. In questo caso un’attenta progettazione a monte e una successiva realizzazione del sentiero con i giusti criteri sarebbe stata la soluzione migliore.
Attraversamenti pericolosi

Continuiamo con gli errori tipici nel trail building. Quando si progetta un bike park o una trail zone è determinante fare in modo di evitare al massimo incroci con altre piste e incroci con strade di viabilità ordinaria. Nel caso in cui non si può evitare è necessario realizzare un sottopasso oppure un ponte. Dove non è possibile percorrere nemmeno questa soluzione si possono individuare delle soluzioni per fare rallentare i bikers al fine di evitare assolutamente attraversamenti in direzione perpendicolare.
Scarsa manutenzione

La manutenzione dei sentieri è la linfa vitale affinchè i bikers li percorrano in sicurezza, per renderli divertenti e per fare in modo che gli stessi durino a lungo regalando quindi esperienze positive ad un sacco di persone. Questo è determinante sia in bike park che al di fuori, dove viene individuata e pubblicizzata una rete di trail. Gli interventi di manutenzione ordinaria dovranno essere mirati anche e sopratutto a definire/pulire i canali di scolo per fare in modo che durante le piogge i sentieri non diventino ruscelli ma diano modo all’acqua di scaricarsi nei posti giusti.
Materiale di finitura troppo grosso

Nelle situazioni dove c’è necessita di apportare materiale di finitura è molto importante scegliere il materiale giusto. Il materiale superficiale è il protagonista della nostra esperienza di riding è quella cosa che ci dà buone o cattive sensazioni in base a quanto grip (aderenza) il pneumatico ottiene della miscela del terreno che attraversa.
Drittoni

Più il tracciato è dritto e pendente maggiore sarà l’ipotetica velocità di percorrenza da parte dei bikers. Soprattutto nei casi in cui il sentiero è promiscuo (utilizzato anche da pedoni) questo parametro è di fondamentale importanza per consentire una convivenza dei vari utenti ed evitare situazioni di pericolo. Il piacere di una discesa in bici è anche la possibilità di guidare la propria bici piuttosto che aggrapparsi al manubrio e mollare i freni sul dritto.
Regimentazione dell’acqua

Quando si realizza un sentiero bike l’acqua deve essere un elemento da tenere sempre in considerazione. Un’attenta ed accurata realizzazione di un sentiero tiene sempre conto di ciò prevedendo pendenza laterale, grade rehearsal e in generale una regimentazione dell’acqua. L’acqua deve defluire il prima possibile dal trail.
Mancanza di vie di uscita

Quando ci troviamo in Bike Park ogni biker predilige una velocità di percorrenza in base ad aspetti soggettivi di piacere di riding. C’è chi si diverte ad andare veloce, ci sono i principianti che sono alle prime armi con le discese e ci sono coloro che si vogliono godere ogni piccolo passaggio del trail ad una velocità media. Ovviamente far convivere tutte queste esigenze su un sentiero stretto non è facile perchè diventa difficile sorpassare il biker che si ha davanti. Avete mai provato quella sensazione di avere qualcuno dietro che spinge?? È importante prevedere la possibilità, per chi vuole fermarsi, di uscire dal trail per fare passare oppure per riposarsi. Molto spesso questo aspetto non è preso in considerazione e ci si trova incanalati in un trail senza “wayout”.
Geometrie da rivedere

Sembra facile ma non lo è! Spesso nell’immaginario comune si pensa che basta avere a disposizione un mezzo meccanico e dando delle indicazioni allo scavatorista chiunque sia in grado di costruire un bike trail di successo. Non c’è nulla di più sbagliato, di esempi di esperienze negative di trail building ne abbiamo viste molte. Realizzare un trail, una parabolica, una jump-line, uno skill park, un bike park è un lavoro molto specialistico. Il motto al quale ci avviciniamo maggiormente è “build it right to build it once“: è determinante costruire il trail una volta e per fare il modo di non doverlo rifare è importante farlo bene. Vediamo spesso lavori discutibili da rifare e purtroppo lavorare su lavori fatti male è più difficile che realizzare un sentiero da zero.
Ghiaione come piovesse

Sassi smossi, ghiaia grossa o fine: tutte tipologie di materiali che non restituiscono aderenza, e che sono dunque assolutamente da evitare. Vi è mai successo di alzare qualche sasso e di beccarlo nello caviglia o nel forcellino? Brutti momenti.. Oltre ad aumentare esponenzialmente il rischio di infortuni il piacere di guida viene proprio annullato.
Le cose giuste nel posto sbagliato

Gli scoli dell’acqua sono molto importanti, ma devono essere fatti nei punti giusti altrimenti diventano molto pericolosi. Un salto lungo il trail è sempre ben accetto ma possibilmente non in curva.. un rockgarden fatto bene è sempre bello da affrontare ma non in piano… Ogni elemento deve essere messo nel posto giusto dove la velocità per affrontarlo sia quella giusta e dove si riesce a mantenere il flow lungo la discesa. Per realizzare un trail di successo è necessario attenersi ad un corretto dosaggio dei seguenti ingredienti:
- linee
- pendenze
- raggi di curva
- lunghezze
- dimenisioni
- altezze
- flow
- e molto altro
Prendersi cura del verde

Quando si ha il privilegio di realizzare un sentiero bike con mezzi meccanici è molto importante che lo stesso si sposi bene con l’ambiente circostante. Questo implica anche una cura del verde, del sottobosco, degli alberi, delle radici e di tutti gli elementi naturali che troviamo. È importante entrare nel bosco in punta di piedi ed uscirne con qualcosa di bello lasciato alla nostre spalle.
Concludiamo così la nostra carrellata dei principali errori quando si parla di trail building, contattaci per scoprirne molti di più!