Gran Tour del Mortirolo – N° 69
Mortirolo, un nome reso famoso dalle imprese di Pantani, diventa un fantastico e completo tour off road. L’itinerario Gran Tour del Mortirolo – N° 69 nella località Pontedilegno-Tonale si snoda in buona parte tra gli alpeggi della panoramica dorsale a cavallo tra la Valtellina e l’Alta Valle Camonica.
Descrizione del percorso
Il Gran Tour del Mortirolo – N° 69 inizia da Ponte di Legno. Poi si scende lungo la pista ciclabile dell’Alta Valle Camonica sino al suo termine, in località Fontanacce a Vezza d’Oglio Attraversato il fiume Oglio.
Dopo poche decine di metri si gira a sinistra, imboccando l’Antica Via Valleriana, ora anche Ciclovia del fiume Oglio che costeggia il fianco sinistro orografico della valle.
Con qualche saliscendi, conduce al caratteristico Ponte del Salto del Lupo) fino a Incudine.
Continuando sulla SS 42 del Tonale e della Mendola per circa 1,5 Km., si gira a destra al bivio per Monno. Dopo 500 m di salita si imbocca la sterrata che, inizialmente in discesa, conduce alla chiesetta di S. Brizio e, poi in falsopiano, continua sul bel versante solivo fino ad attraversare i nuclei rurali di Edolo e giungere all’intersezione con il tornante destrorso di una strada asfaltata.
Qui ha inizio una lunga salita (circa 9 Km) lungo la bella e poco trafficata strada che, con pendenza regolare, porta agli scenografici prati di Mola. Attraversato l’alpeggio, la strada diventa sterrata e prosegue con bei saliscendi sino a Coren. Una decisa salita conduce alla frazione Bagno, ottimo punto panoramico sull’ampia conca di Guspessa.
La strada sterrata prosegue in falsopiano per altri 4 Km fino al pittoresco laghetto di Guspessa. Qui si incrocia la strada, asfaltata ma altrettanto piacevole e panoramica, che da Trivigno porta al Mortirolo. In quest’ultima località i più curiosi, con una breve deviazione di circa 1,5 Km, potranno raggiungere il lago del Mortirolo per una gradevole sosta. Recuperate le energie si prosegue verso est lungo la strada che porta al Pianaccio: da non perdere in questo tratto le fioriture dei rododendri a luglio e dell’erica in settembre; con brevissima deviazione a destra si possono anche visitare le trincee poste alla base Monte Pagano.
Ripreso il percorso, dopo poche decine di metri dallo scollinamento si devia a sinistra lungo la strada forestale che conduce alla Malga Val Bighera; qui una impegnativa mulattiera permette di scendere in Val Grande. Con piacevole sterrata ci si porta poi sul lato opposto della valle e, continuando a mezzacosta, si raggiunge dapprima la chiesa di S. Clemente (di notevole interesse il Campanile del XII sec.), e poi, lungo il nuovo percorso “Karolingio”, si raggiunge Stadolina. Attraversato in discesa l’abitato, si sottopassa la statale e si raggiunge il fondovalle. Poi si ritorna a Ponte di Legno dalla pista ciclabile, in alternativa giunti sopra l’abitato di Stadolina si può proseguire lungo il percorso “Karolingio” fino a raggiungere Ponte di Legno.
Da anni assistiamo le destinazioni nella creazione di supporti promozionali in ottica bike-friendly. Qui, quanto realizzato per Consorzio Pontedilegno-Tonale.





