
Il cubo e io di Ernö Rubik
Quanti di noi conoscono il cubo di Rubik?
Quanti di noi invece conoscono la storia del suo inventore?
Beh, come tutte le storie di successo anche questa ha catturato la mia attenzione.
Da vecchio appassionato del cubo colorato, appeno ho visto uscire la biografia di Ernö Rubik l’ho subito ordinata ed ho da poco terminato di leggerla.
Non posso dirmi entusiasta della pubblicazione, non come lo ero e lo sono tutt’ora del cubo.
Secondo me, in generale, è un po’ fredda e non così ricca di dettagli personali.
E’ come se l’autore cercasse di ricostruire la sua vita senza averne tenuto un diario prima. Mi ha dato l’impressione che qualche passaggio si sia perso nel tempo.
Sono tuttavia rimasto affascinato dalla storia di questo inventore caparbio e dalla sua genialità.
Il processo stesso di creazione del cubo e la successiva ricerca di partner per la commercializzazione ricalcano dinamiche riscontrabili tutt’oggi.
Certo, senza i limiti di spostamento imposti dal blocco sovietico e con tutt’altri mezzi di comunicazione e collegamento con il mondo ma con in testa le stesse domande di base.
Come industrializzare, quali materiali impiegare, quali soluzioni adottare e come comunicare.
Il cubo di Rubik tra design, ricerca e sviluppo
Al centro del libro il tema del design, caro a Rubik, ma anche tanta matematica e razionalità.
Nel cubo infatti è importante capire cosa è costante e cosa cambia ed avere un’idea spaziale del comportamento dei singoli pezzi in relazione ad una o più mosse.
Tornando al tema del design si denota una ricerca della semplicità e della linearità.
L’autore concentra tutti gli sforzi progettuali sull’oggetto nell’uso piuttosto che l’oggetto in sé ed è questa la chiave del successo del cubo.
Un oggetto complesso, che sarebbe dovuto rimanere ai margini del mercato e tra le nicchie di appassionati stretti ma che grazie alla sua complessità ha sviluppato nell’utilizzatore un sentimento di sfida unico e totalizzante.
Il cubo che diventa fenomeno sociale, che spopola in America e nel mondo e che successivamente conosce il declino per saturazione fino alla riscoperta dei primi anni duemila dove, grazie ad un rinnovo generazionale, è tornato ad essere protagonista del mercato.
E infine l’elemento competitivo, con i campionati mondiali di speedcubing e la capacità di soluzione portata all’estremo dei limiti umani.
Il cubo di Rubik è stato ed è un fenomeno di massa: sociale, economico e sportivo e la storia del suo inventore ha qualcosa da insegnare a tutti noi.
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