
L’ecoturismo: la vacanza sostenibile che non lascia impronte
Ecoturismo è un termine figlio delle parole turismo ed ecologia. Il fenomeno si presenta come una forma di vacanza sostenibile capace di coniugare il piacere della vacanza attiva mantenendo alto il rispetto dell’ambiente. L’offerta ecoturistica mira a valorizzare il territorio inteso sia come paesaggio naturale che come benessere della popolazione locale.
La pandemia e la necessità di garantire il distanziamento sociale hanno favorito l’offerta di esperienze outdoor e hanno indebolito il turismo di massa tipicamente nemico dell’ambiente perchè causa inquinamento, devastazione del paesaggio e disagio delle popolazioni locali.
Il periodo post-pandemico si presenta dunque come l’anno ideale per intraprendere la strada dell’ecoturismo.
Quali caratteristiche deve avere una destinazione per essere ecosostenibile?
Una destinazione turistica per definirsi rispettosa dell’ambiente deve attuare una serie di iniziative capaci di promuovere un’offerta turistica proteggendo l’ambiente e i bisogni della collettività.
Sconsigliare l’utilizzo di mezzi e potenziare le attività outdoor come le escursioni a piedi, in bici o a cavallo in territori naturali sono buoni espedienti per creare un modello turistico ecosostenibile.
L’organizzazione di attività didattiche volte a valorizzare il territorio e la biodiversità, ma anche gli itinerari enogastronomici contribuiscono al benessere dell’ambiente e della popolazione ponendo l’attenzione sulla cultura e la tradizione del posto.
Per un’offerta turistica totalmente ecosostenibile, è necessario che anche le strutture ricettive si uniformino al trend dell’ecoturismo. Alberghi dotati di impianti o sistemi capaci di sfruttare ogni tipo di energia naturale come i panelli solari o un muro di accumulo potrebbero diminuire i consumi e limitare l’impatto sull’ambiente. Inoltre, risulta fondamentale limitare o cessare l’utilizzo della plastica all’interno delle strutture.
Un modello di eco-destinazione di eccellenza
Il 24 giugno 2019, il Global Sustainable Tourism Council (GSTC), organismo internazionale nato dall’United Nations Environment Programme e dall’United Nation World Tourism Organization per promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale, ha conferito al territorio della Valsugana il riconoscimento come prima destinazione turistica italiana certificata GSTC a livello mondiale.
Da giugno 2018 l’APT Valsugana Lagorai ha intrapreso un percorso verso la sostenibilità e il coinvolgimento dei cittadini che gli ha permesso di soddisfare i requisiti dettati dal Global Sustainable Tourism Council e aggiudicarsi il primato di destinazione ecoturistica.
Ma quali sono i requisiti richiesti dal GSTC per ottenere il certificato?
Il Global Sustainable Tourism Council detta un cospicuo numero di parametri e indicatori, suddivisibili in quattro diverse categorie:
1. Dimostrare un’effettiva gestione sostenibile
- implementazione di una strategia pluriennale di destinazione sostenibile
- organizzazione e controllo della gestione della destinazione
- creazione di un sistema volto all’adattamento al cambiamento climatico
- accessibilità ai servizi a tutte le categorie di viaggiatori a
- conformità alle norme, standard di sostenibilità e sicurezza
2. Massimizzare i benefici economici per la comunità ospitante e minimizzare gli impatti negativi
- monitoraggio economico
- opportunità occupazionali locali e partecipazione pubblica
- politiche a sostegno di imprenditori locali e commercio equo
- educazione turistica attraverso programmi accessibili a tutta la comunità per comprendere i meccanismi del settore turistico
3. Massimizzare i benefici economici per i visitatori e la cultura
- azioni di conservazione, ristrutturazione e valutazione di siti naturali e culturali
- misure di gestione dei visitatori volte a preservare le risorse naturali e culturali e massimizzare il benessere del turista
- informazioni disponibili in più lingue presso gli uffici turistici e nei siti naturali e culturali
4. Minimizzare gli impatti negativi sull’ambiente
- prevenzione rischi ambientali e protezione dell’intero ecosistema
- incoraggiamento a imprese e istituzioni a minimizzare le emissioni di gas serra
- politiche volte al risparmio energetico
- gestione delle risorse idriche
- riduzione di inquinamento luminoso e acustico
- riduzione e riciclaggio dei rifiuti solidi

In virtù dei criteri dettati dall’organismo internazionale, il progetto ha preso forma prevedendo il coinvolgimento dei giovani per sensibilizzare operatori, residenti e turisti sui temi legati alla sostenibilità.
Sono stati organizzati appuntamenti “plastic free“, eventi dedicati alla cura dell’ambiente e alla tutela della biodiversità.
Inoltre, meritano una citazione anche altri due progetti: “Vacanze in Baita” e “Adotta una Mucca”.
Vacanze in Baita ha previsto il recupero di alcune abitazioni tradizionali inutilizzate destinate ad una nuova forma di ospitalità.
Il secondo progetto ha dato la possibilità ai turisti di adottare una mucca attraverso il sito adottaunamucca.org.
In questo modo i viaggiatori una volta giunti in Trentino, hanno potuto incontrare la mucca adottata e imparare i metodi antichi di produzione del formaggio.
Questa simpatica iniziativa al costo di circa 60€, ha consentito ai gestori delle malghe di integrare reddito e offrire ai turisti la possibilità di vivere un’esperienza unica.
L’impegno verso l’ecosostenibilità è stato confermato anche nell’anno della pandemia
La Valsugana nel 2020 è riuscita ad ottenere anche altri tre premi: