European Cycling Strategy: i nuovi target UE sulla bicicletta

Una storica risoluzione in tema di ciclabilità è stata adotatta a febbraio dall’Parlamento Europeo con l’obiettivo di stimolare la Commissione Europea a sviluppare una European Cycling Strategy finalizzata a raddoppiare i km percorsi in bicicletta in ogni Stato membro entro il 2030. Nell’ottica di una politica di sviluppo della mobilità sostenibile, la risoluzione invita dunque gli Stati membri ad aumentare significativamente gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a sostenere politiche industriali per l’intero comparto.

Questa risoluzione, adottata grazie all’iniziativa di alcuni Membri del Parlamento Europeo sotto la guida di Karima Delli eurodeputata dal 2009 e presidente della commissione per i trasporti e il turismo, è la sintesi perfetta di cosa ogni Stato membro della UE debba considerare affinchè ci si possa muovere nelle aree urbane in maniera veloce, sicura e rispettosa dell’ambiente che ci circonda.

Un‘iniziativa cruciale per delineare le future politiche europee sulla bicicletta: un documento che esamina sistematicamente le politiche dell’UE relative alla bicicletta ed elenca le azioni raccomandate rivolte principalmente ai responsabili politici europei e, ove applicabile, ai livelli nazionale, regionale e locale.

Il piano d’azione

Il documento stabilisce un piano d’azione per sviluppare più infrastrutture ciclistiche, gettare terreno fertile in Europa per la produzione di biciclette, componenti e batterie e far crescere due milioni di posti di lavoro in un ecosistema ciclistico che comprende produzione, turismo, vendita al dettaglio, salute e sport che già impiega un milione di persone in Europa oggi.

La risoluzione richiede una serie di azioni specifiche per consentire e far crescere l’uso della bicicletta, tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo:

  • Aumentare significativamente gli investimenti in infrastrutture ciclabili sicure e separate e integrare la bicicletta nelle strutture urbane
  • Prendere in considerazione la bicicletta quando si costruisce o si aggiorna l’infrastruttura della rete transeuropea di trasporto (TEN-T)
  • Includere l’industria del ciclismo nell’ecosistema della mobilità della strategia industriale dell’UE
  • Sostenere la produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”.
  • Consentire la creazione di ulteriori posti di lavoro di alta qualità nel settore del ciclismo
  • Aumentare l’accessibilità e la convenienza delle biciclette
  • Accelerare lo sviluppo della rete EuroVelo, la rete europea di piste ciclabili, e dei suoi 17 percorsi
  • Promuovere luoghi di lavoro a misura di bicicletta
  • Consentire parcheggi per biciclette sicuri e protetti e capacità di ricarica per le e-bike
  • Designare il 2024 come l’Anno europeo del ciclismo

I 17 punti della European Cycling Strategy

  1. La bicicletta, mezzo di trasporto a tutti gli effetti
  2. manutenzione ed integrazione delle infrastrutture
  3. sinergia tra mezzi di trasporto
  4. una rete parallela alla linea ferroviaria
  5. ebike e bike sharing a prezzi accessibili
  6. norme di sicurezza
  7. stakeholder della strategia industriale dell’UE
  8. lavoro e produzione per stimolare la competitività
  9. inclusione
  10. educazione e formazione
  11. regole per la sicurezza e protezione degli utenti
  12. potenziale della bicicletta elettrica
  13. parcheggi sicuri e protetti per le biciclette
  14. ruolo di aziende e organizzazioni nello sviluppo del settore
  15. turismo e aree rurali
  16. riduzione dell’IVA
  17. 2024, anno della bicicletta

Il contenuto della risoluzione

La delibera parte con un focus sul tema della produzione di biciclette – che ad oggi conta circa 1.000 piccole e medie imprese – per poi presentare le esigenze e le sfide del settore, comprese quelle relative alla sicurezza, alle infrastrutture e all’occupazione. Secondo gli eurodeputati, la mancanza di parcheggi sicuri e di piste ciclabili dedicate, nonché misure insufficienti per prevenire i furti, sono alcuni degli ostacoli che impediscono alle persone di utilizzare la bicicletta come mezzo quotidiano per spostarsi in città. È dunque di fondamentale importanza stabilire nuove priorità a livello europeo, nazionale e regionale.

Le infrastrutture

L’attenzione si concentra dunque sui processi di pianificazione e sviluppo delle infrastrutture ciclabili e intermodali dei vari stati membri, chiedendo loro di tenere in considerazione il tema della ciclabilità già durante le fasi di progettazione di soluzioni collegate alla mobilità urbana ed extraurabana. Si parla ad esempio di aggiungere piste ciclabili che corrono parallele ai binari ferroviari o alle vie navigabili interne, ove possibile. I deputati incoraggiano inoltre le autorità locali (e nazionali) ad aumentare significativamente gli investimenti nelle infrastrutture ciclabili e ad integrare sistemi di bike sharing a prezzi accessibili nei loro piani di mobilità urbana.

La produzione

La risoluzione sulla strategia europea per la bicicletta invita inoltre la Commissione europea e gli Stati membri a sostenere la produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”, stimolando così la competitività dell’industria dell’UE, contribuendo così al reshoring e alla sicurezza della catena di approvvigionamento. Si suggerisce poi di ridurre le aliquote IVA per la fornitura, il noleggio e la riparazione di biciclette ed e-bike per rafforzare il settore.

L’accessibilità

Infine, i deputati mirano a garantire l’accessibilità alla bicicletta alle persone con mobilità ridotta e ai gruppi vulnerabili. Si propone in tal senso ad esempio di utilizzare Il Fondo sociale europeo per il clima e i Fondi strutturali e di investimento per aiutare le persone più colpite dalla povertà dei trasporti, sostenendole con l’acquisto di biciclette o l’accesso ai servizi di bike sharing.

Secondo la presidente della commissione TRAN, l’eurodeputata Karima Delli, con questo voto il Parlamento europeo sta adottando una posizione chiara sulla bicicletta e affermando che si tratta di una modalità di trasporto che dovrebbe essere messa sullo stesso piano delle altre modalità.


In Italia, questa linea di azione è stata tradotta con il Piano Generale di Mobilità Ciclistica, che garantisce, attraverso i fondi del PNRR, 600 milioni di euro per lo sviluppo del cicloturismo nell’intera penisola. Un piano che ci da molta speranza, se non fosse per la vicenda delle ciclovie urbane nella legge di bilancio che ha tolto 84 milioni di euro a disposizione delle amministrazioni locali per lo sviluppo delle rete ciclabili urbane.

Perchè scegliere le colonnine di ricarica bici Zeus?

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Fiere bici e cicloturismo | Calendario 2023

Già fissate le date delle più importanti fiere dedicate alla bici e al cicloturismo per il 2023 in Italia: scopriamo assieme il calendario e le sue novità.

EMOVING DAYS24 – 26 marzoMilano
FIERA DEL CICLOTURISMO1 -2 aprileBologna
BIKE UP14 – 16 aprileBergamo
BIKE FESTIVAL GARDA TRENTINO28 aprile – 1 maggioRiva del Garda
BIKE UP5 – 7 maggioTorino
ECOMOB EXPO12 – 14 maggioPescara
EXPO BEACTIVE5 – 7 maggioVicenza
BAM9 – 11 giugnoMantova
HERO BIKE FESTIVAL15 – 18 giugnoVal Gardena
ITALIAN BIKE FESTIVAL15 -17 settembreMisano
EICMA7 – 12 novembreMilano

Emoving Days

Milano | 24-26 marzo

Si comincia già ad inizio primavera, con l’appuntamento nel quartiere di CityLife di Milano. Durante la tre giorni degli Emoving days il pubblico verrà coinvolto in momenti di experience, test e interazione con gli ospiti e i partner presenti. Tra le novità, l’Emoving Business Day di venerdì, giornata dedicata agli operatori del settore tra tavole rotonde, clinic di formazione, analisi di mercato e confronto reciproco. Verranno coinvolte le istituzioni e alcune figure apicali della pubblica amministrazione, ma saranno anche invitati molti importanti negozi specializzati nella bici e nel segmento mobilità elettrica, che potranno partecipare gratuitamente ai vari workshop e seminari.

Fiera del Cicloturismo

Bologna | 1-2 aprile

Dopo il successo della prima edizione a Milano che ha coinvolto oltre 15.000 visitatori, Bikeconomist ripropone la Fiera del Cicloturismo e cambia città. L’appuntamento per il mondo del turismo a pedali nazionale e internazionale è il primo fine settimana di aprile nello spazio espositivo DumBO, un’area espositiva di oltre 40.000 metri quadrati a 20 minuti dalla stazione centrale di Bologna.

Siamo felici che la seconda edizione della Fiera del Cicloturismo si tenga in Emilia Romagna perché è una regione che ha investito tanto nello sviluppo del cicloturismo in bicicletta e, in particolare, Bologna è una città che ci ha accolto a braccia aperte e che da sempre dedica un’attenzione speciale alla mobilità attiva.

PINAR PINZUTI, direttrice della Fiera del Cicloturismo e membro del consiglio di Eurovelo

BikeUp

Bergamo | 14-16 maggio e Torino | 5-7 giugno

La prima fiera internazionale sulle e-bike, sul cicloturismo e sulla mobilità elettrica leggera raddoppia: due gli appuntamenti del 2023, prima con la classica edizione di Bergamo e poi con la novità di Torino.

BikeFestival Garda Trentino

Riva del Garda | 28 aprile – 1 maggio

Anche nel 2023 si riconferma l’altro appuntamento fisso della stagione delle fiere dedicate alla bici e al cicloturismo: la tappa italiana del Bike Festival.

  • Riva del Garda: 28 aprile – 1 maggio
  • Willingen: 26 – 29 maggio
  • Leogang: 15 – 17 settembre

Quest’anno il weekend italiano diventa di 4 giorni grazie al ponte del primo maggio: sono più di 60.000 i visitatori attesi tra gli stand. Sono già aperte le registrazioni per l’area espositori e anche le iscrizioni per la SCOTT Bike Marathon!

Ecomob Expo City

Pescara | 12-14 maggio

Ci spostiamo nel Sud Italia con Ecomob Expo City, il grande evento dedicato alla cultura ecosostenibile che è giunto ormai alla sesta edizione. Un incubatore capace di attrarre e mettere in evidenza prodotti e servizi dedicati alla ecomobilità, al turismo esperienziale e alla green economy. Tre giorni, tre aree di interesse, fra mobilità sostenibile, turismo attivo ed ecologia ambientale, per un villaggio allestito nel cuore della città, vista mare, fra l’area di piazza della Rinascita e la spiaggia libera antistante la fontana monumento Nave di Cascella. In pieno centro dunque, fra le numerose attività dedicate allo shopping e al food.

Expo BeActive

Vicenza | 5-7 maggio

Expo BeActive è la nuova fiera dello sport e del turismo attivo a Vicenza, nata dall’unione dell’esperienza degli organizzatori dell’Italian Bike Festival e del TTG Travel Experience. Leggi l’approfondimento, cliccando qui.

BeActive | La nuova fiera dello sport e del turismo attivo a Vicenza

BAM!

Mantova | 9-11 giugno

Il più grande raduno europeo dei viaggiatori in bicicletta. BAM!, acronimo di Bicycle Adventure Meeting, nato nel 2015, si è dimostrato molto più di un evento, diventando sin dagli esordi un movimento, un punto di riferimento culturale per tutti coloro che vivono la bicicletta non in ottica sportiva, ma come un’esperienza e come un’occasione di conoscenza di persone e di luoghi.

È questa anche la filosofia sostenibile di BAM! arrivarci pedalando, da casa o almeno gli ultimi
km, usando i mezzi pubblici. È stato calcolato, in maniera molto approssimativa e altrettanto
emozionante, che in occasione dell’ultima edizione siano stati percorsi in bici dai partecipanti
almeno 200.000 km totali per arrivare a Mantova, che durante il BAM! subisce un’allegra invasione
di viaggiatori.

Hero Bike Festival

Val Gardena | 15-18 giugno

Con l’apertura delle iscrizioni di lunedì 3 ottobre 2022 è scattataa la corsa verso la tredicesima
edizione della BMW HERO Südtirol Dolomites, in programma sabato 17 giugno 2023. Come
ormai da tradizione l’evento di mtb sarà accompagnato dai quattro giorni di HERO Bike
Festival
. Quattro giorni ricchi di spettacoli, musica e intrattenimento, per celebrare al meglio la
gara e le emozioni che offre, con iniziative che coinvolgono anche i piccoli HERO. Previste numerose azioni di salvaguardia ambientale di FROM HERO TO ZERO, a cui tutte le persone coinvolte sono
invitate a dare il proprio contributo. In arrivo quest’anno una deliziosa novità: l’HERO E-Gourmet Tour, una giornata di relax dedicata alla scoperta delle Dolomiti e delle sue tradizioni culinarie.

Italian Bike Festival

Misano | 15-17 settembre

A chiudere la stagione delle fiere dedicate al cicloturismo anche quest’anno c’è l’Italian Bike Festival, il Salone Internazionale della Bici che per il 2023 conferma la location di Misano World Circuit

Com è andata l’edizione 2022? Un totale di 42.000 visitatori, cinquecento espositori su 50.000 metri quadrati di area expo, e tre giorni di divertimento: la struttura del Misano World Circuit ha reso IBF una manifestazione capace di coniugare presentazione prodotti, test di bici e intrattenimento, tutto all’insegna di un’unica grande passione: quella per il mondo della bici.

EICMA

Milano | 7-12 novembre

EICMA, acronimo di Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori è, a livello mondiale, il più importante evento fieristico per l’intero settore delle 2 ruote e rappresenta il tool di marketing di ANCMA, l’Associazione Confindustriale di categoria della quale fanno parte le più prestigiose aziende dell’industria. EICMA supera le distinzioni tra B2B e B2C rivolgendosi, da una parte, alle Aziende e agli Operatori del settore e, dall’altra, alle centinaia di migliaia di appassionati e curiosi raggiungendo target sempre più eterogenei.

#carfreeday: la giornata mondiale senza auto

Vi ricordate quanto abbiamo apprezzato la tranquillità delle nostre città subito dopo la quarantena? Strade con poco traffico, minore inquinamento, più attenzione alla natura e il piacere e la libertà del movimento a piedi o in bici. Oggi, come tutti i 22 settembre di ogni anno, abbiamo l’occasione per tornare a godere di questi momenti durante la Giornata Mondiale senza Auto, istituita proprio con l’obiettivo di ridurre il numero di automobili nelle strade e quindi il traffico e l’inquinamento. Un’iniziativa del movimento mondiale per le città senz’auto dedicata alla promozione della mobilità alternativa al fine di ridurre l’enorme impatto ambientale generato dall’uso sconsiderato dell’auto.

Un po’ di storia

La Giornata Mondiale senza Auto viene celebrata il 22 settembre di ogni anno, dopo essere diventata un programma globale promosso dalla World Carfree Network (WCN) nel 2000. 

Le primissime iniziative si registrarono in Europa, nelle città di Reykjavik (Islanda) e di Bath (Regno Unito). Lo stesso Regno Unito nel 1997 ha avviato poi la prima campagna nazionale facendolo diventare un vero e proprio evento mondiale nel 2000 attraverso il World Carfree Network (WCN) che ha pensato a questo evento non come ad una giornata isolata ed eccezionale, ma come ad un progetto più ampio per una società non più dominata dalle automobili, dove i bambini possano essere incoraggiati a giocare in sicurezza su strade senza traffico veicolare.

Di cosa si tratta

Il progetto intende allontanare le città da una società dominata dalle automobili nel tentativo di ridurre l’inquinamento e la congestione incentivando i cittadini a usufruire sempre più facilmente dei mezzi di trasporto pubblici e dei cosiddetti mezzi green, come servizi bici e monopattini in sharing.

“Questo giorno dovrebbe essere una vetrina per come le nostre città potrebbero apparire senza auto 365 giorni all’anno. L’iniziativa potrebbe fare pressione su urbanisti e politici affinché privilegino il ciclismo, la camminata e il trasporto pubblico, anziché l’automobile”.

World Carfree Network (WCN)

Come si svolge

Ogni 22 settembre, in città del tutto il mondo, vengono chiuse al traffico molte strade principali, incoraggiando i bambini a giocare in sicurezza su strade senza traffico e gli adulti ad avvicinarsi al concetto di mobilità sostenibile. Oggi aderiscono all’iniziativa circa 1.500 città di 40 paesi diversi, seguendo le linee guida offerte dal WCN su come organizzare l’evento.

Questa giornata quindi rappresenta un’occasione per lasciare l’auto a casa e spostarci a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici e, magari, continuare a farlo più spesso, comprendendo che una mobilità differente è possibile.

Primabici Garelli dona 5 bici all’Ospedale Riuniti di Foggia

Da oggi la sala giochi dell’Ospedale Riuniti di Foggia ha una marcia in più grazie alla donazione di 5 bici da bambino da parte di Primabici Garelli.

Un’iniziativa solidale nata grazie al contattato tra la dott.ssa Francesca L’Abbate e Primabici, che, in occasione del suo primo anniversario ha deciso di donare cinque pezzi di Primabici Special Edition. Le balance bike sono arrivate stamattina all’ospedale, che ha scelto di metterle a disposizione dei bambini in cura presso i reparti di neuropsichiatria infantile e chirurgia pediatrica. Un piccolo gesto di solidarietà per strappare un sorriso a tutti i bambini in cura.

Innovazione nel mondo delle biciclette

Scopri con noi le le biciclette più innovative presenti sul mercato: si distinguono per sostenibilità sia dal punto di vista del materiale utilizzato che per quanto riguarda la mobilità.

La bicicletta, un mezzo ecologico?

Al giorno d’oggi, la bicicletta si può definire come il mezzo ecologico per eccellenza per quanto riguarda la mobilità, ma per quanto riguarda la sua produzione? Molto spesso vengono infatti sottovalutati i processi di lavorazione per la realizzazione di questi mezzi. Il metallo, l’alluminio, il carbonio e tanti altri materiali che si utilizzano per la costruzione delle biciclette stanno diventando sempre più costosi e richiedono un certo tipo di estrazione e lavorazione ben preciso. Il lavoro è quindi impegnativo, non immediato e soprattutto non del tutto sostenibile come invece si tenderebbe a pensare.

Biciclette innovative e sostenibili

Negli ultimi anni diversi designer di fama mondiale si sono sbizzarriti ideando prodotti innovativi, diversi da quelli tradizionali con un obiettivo ben preciso: creare un prodotto con un basso impatto ambientale.

Di seguito un piccolo elenco, con una breve descrizione di alcuni dei progetti portati avanti.

ASTAN BIKE

biciclette innovative

Non molto tempo fa, Guilherme Pella e Nicolas Rutzen, due designer brasiliani amanti della bicicletta, hanno avuto un’idea geniale. In seguito a studi dettagliati e approfonditi hanno deciso di creare un prototipo diverso dal solito, ma sostenibile al 100% con costruzione artigianale. Stiamo parlando della cosiddetta Astan Bike: la bicicletta vegetale realizzata con fibre naturali e incollata con resina vegetale. Il telaio di questa bici è super leggero (4,5 kg) ed è composto da un traliccio brevettato. Inoltre dispone di freni a disco, un sistema frenante a pedale e un cambio a sette rapporti. Il peso totale non supera i 12 kg. La bellezza non è la miglior caratteristica dell’Astan Bike ma ciò che conta è la sostenibilità del progetto!

REEVO HUBLESS BIKE

È stata progettata da un team americano e ha riscosso un grande successo sul mercato. Si tratta di una bicicletta a dir poco tecnologica ed innovativa senza raggi ed elettrica allo stesso tempo. Dotata di luci led integrate nei cerchi, di impronta digitale per l’avviamento e di sistema gps per l’antifurto. Il suo peso totale si aggira attorno ai 25 kg

AIR PURIFIER BIKE

Biciclette innovative e sostenibili

Silawat Virakul, Torsakul Kosaikul e Suvaroj Poosrivongvanid hanno ideato Air Purifier Bike. La bicicletta elettrica che purifica l’aria mentre viene utilizzata: genera ossigeno durante il movimento dei pedali. Il progetto nato nel 2014 esiste ancora solo su carta, anche se il team tailandese vorrebbe realizzare dei prototipi di questa bici nella speranza di vedere il prodotto sul mercato.

GREENCYCLE

L’idea dello studente Paulus Maringka, è nata dall’unione di bambù e materiali interamente riciclati. La bici è composta da pochissimi pezzi e la caratteristica migliore che offre è la facilità di riparazione. Questo modello è nato per conquistare la mobilità nei Paesi più poveri.


Ti è piaciuto l’articolo? Leggi anche La bicicletta come mezzo per contrastare i cambiamenti climatici

Funnel Marketing

Cos’è il funnel marketing?

Cos’è il Funnel Marketing

Ultimamente, si parla spesso del funnel marketing, ma che cos’è esattamente? È un modello di marketing incentrato sul comportamento e sul processo decisionale del consumatore. Questo processo, può e deve essere guidato ed influenzato affinché il funnel marketing possa considerarsi efficace. Letteralmente la parola funnel significa: imbuto. La strategia di marketing è quindi strutturata “ad imbuto”, perché il suo scopo è quello di filtrare e portare ad un naturale restringimento degli utenti coinvolti lasciando però in una prima fase, ampio spazio di scelta a buyer personas. Il funnel, segue sempre gli stessi step cambiando però le azioni in base all’utente e al mercato coinvolto.

Step nel Funnel Marketing

Il Funnel Marketing presenta degli step generali, comuni a tutti i tipi di azioni. Questi sono: Awareness, Interest, Desire e Action. In italiano rispettivamente: consapevolezza, interesse, decisione e azione. Questi passaggi sono pensati e ideati tenendo ben presenti le necessità degli utenti e con l’obiettivo finale della conversione da utenti a clienti.

Old model steps

  1. Awareness: in questa prima fase, l’utente è passivamente esposto a contenuti, non è del tutto consapevole.
  2. Interest: Una volta entrato in una fase di valutazione, l’utente tenderà a valutare più brand o contenuti in relazione ad uno specifico argomento. Per questo motivo, dobbiamo differenziarci dai nostri competitor il più possibile.
  3. Desire: l’utente si inquadra perfettamente nel “target consumer” quindi è opportuno consolidare la sua scelta per un determinato brand attraverso demo gratuite, consigli etc.
  4. Conversion: per quanto riguarda questo step, la parte più importante è riuscire ad offrire al cliente la miglior esperienza
old model funnel marketing steps


Questi step però, risultano a volte troppo generici e non tengono conto della nuova realtà digitale, ma anche di fattori come la facilità di reperire informazioni rispetto ai prodotti dei competitor. Per questo motivo, esiste anche una versione ‘aggiornata’ del funnel, che prevede degli step anche dopo la conversione (che era considerata essere l’atto finale della old strategy).

New model steps

Il nuovo digital funnel marketing prevede l’inserimento di un ulteriore step nella parte superiore del funnel (pre-conversione) che è:

  • Problem Identification: questo step, divide in due il concetto di “awareness” con una parte riferita al brand e al prodotto / servizio che viene offerto, e una parte di identificazione del problema riferita quindi all’utente.

Per quanto riguarda la fase di post-conversione, la nuova versione del funnel introduce i seguenti step:

  1. Retention: che si rifà al bisogno di mantenere il cliente sempre attivo, e la necessità di creare una relazione duratura e profittevole. Si avvia quindi un nuovo ciclo di nurturing.
  2. Expansion: una fase in cui si devono effettuare azioni up-sell e cross-sell tramite offerte dedicate, sconti etc.. Lo scopo di questo step è quello di invogliare il cliente all’acquisto di prodotti correlati.
  3. Advocacy: si crea un loop con il cliente, che torna ad acquistare. Il cliente diventa Brand Advocate, consigliando il brand e i prodotti ad altri utenti, avviando nuovi processi di conversione.
new model funnel marketing steps

L’obiettivo di questo tipo di strategia di marketing, è quello di attrarre più clienti possibili nella fase iniziale e aumentare così la percentuale di utenti che si trasformano in clienti tramite un filtraggio attraverso gli step dell’imbuto.

Per approfondire, leggi anche: esempi di impiego di funnel marketing

Ciclismo e Ucraina: le Nazionali accolte in Italia

È già passato oramai qualche giorno da quando le l’Italia ha allungato la propria mano verso l’Ucraina del ciclismo: il 10 marzo alle ore 17.45 a Fiuminico sono infatti atterrate le Nazionali ucraine, dirette a l’Aquila.

Una delegazione ucraina composta di 20 atleti (tra Donne Elite, Donne U23, Under 23, Elite e Juniores) e 4 tecnici, sorpresa dall’invasione russa durante un ritiro in Turchia e impossibilitata a far rientro nel proprio Paese, ha trovato rifugio in Italia grazie alla disponibilità della Federazione Ciclistica Italiana e della regione Abruzzo.

Ad accoglierli per FCI il presidente federale Cordiano Dagnoni e il segretario generale Marcello Tolu, l’assessore allo sport della regione Abruzzo Guido Liris, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e una folta schiera di giornalisti.

“Ringraziamo l’Italia che ci ha offerto subito ospitalità in una situazione difficile per il nostro Paese. Alcuni di questi ragazzi hanno i genitori da giorni nei rifugi sotto i bombardamenti; è un momento drammatico…Abbiamo chiesto aiuto all’Italia perché per noi il vostro Paese è sinonimo di ciclismo; uno dei luoghi migliori dove poter continuare ad allenarci e gareggiare.”

Capo delegazione, Sergiy Grechyn

Fondamentale, per la riuscita del trasferimento, anche la disponibilità della Israel Cycling Academy, che ha contribuito a far arrivare il gruppo nel nostro Paese e continuerà a supportarlo dal punto di vista tecnico nel loro soggiorno.

Il loro futuro?

Gli atleti e i tecnici delle Nazionali di ciclismo provenienti dall’Ucraina rimarranno in Italia, e più precisamente a l’Aquila fino a quando non potranno fare ritorno in patria.

Qui potranno continuare ad allenarsi, non solo grazie alla delibera firmata da FCI che modifica in via provvisoria le norme attuative in modo da favorire la partecipazione dei ciclisti ucraini alle gare in Italia, ma anche grazie all’aiuto delle società abruzzesi e di tutto il mondo del ciclismo italiano, subito mobilitatosi per aiutare i colleghi ucraini.

“Il ciclismo italiano si mette a completa disposizione per rendere questi giorni meno amari. In questo momento non stiamo offrendo solo aiuto, ma stiamo saldando un’amicizia profonda tra due Paesi. Numerose società sportive mi hanno contattato per offrire la propria disponibilità…Il nostro pensiero va al popolo ucraino, alle famiglie di questi ragazzi e a tutti coloro che stanno soffrendo per la guerra.

Presidente FCI, Cordiano Dagnoni

Quanto costa una bici da bambino?

Lo conferma anche l’Osservatorio Metropolis, che in cima alla classifica dei regali più desiderati da ogni bambino al di sotto dei 10 anni c’è la bici: ma quanto costa acquistarne una?

Innanzitutto ricordiamoci che la bicicletta non è solo un semplice giocattolo, ma un vero e proprio strumento di crescita. Scegli il mezzo giusto per il tuo bambino e gli starai comprando un ticket per l’indipendenza e il divertimento; scegline uno sbagliato e finirà per essere solo una delle tante cianfrusaglie che hai accumulato negli anni. 

Assicurati dunque che la bici che hai regalato al tuo bambino gli consenta davvero di divertirsi e vivere esperienze positive sulle due ruote: durante la scelta non limitarti a valutare quando costa. In generale, più spendi per una bicicletta, più facile sarà usarla per tuo figlio, meno manutenzione richiederà e più a lungo durerà.

3 buoni motivi per spendere di più

Puoi trovare moltissime biciclette da bambino sul mercato, adatte ad ogni età e a ogni statura, il cui prezzo può variare da poche decine di euro fino a diverse centinaia. Ma di questo ne parliamo dopo, ora vediamo perchè dovremmo essere sempre generosi con il nostro budget durante questa scelta: 

  1. Durerà più a lungo. Puoi starne certo: la qualità dei componenti utilizzati si tradurrà necessariamente in maggiore resistenza e quindi più lunga durata. 
  2. Maggiore divertimento. Una bicicletta più maneggevole e di qualità consentirà al bambino di guidarla con più serenità godendosi quel nuovo senso di indipendenza e libertà.
  3. Valore per la rivendita. Come ogni prodotto di un certo livello si svaluterà difficilmente, e quando il tuo bambino sarà cresciuto e non la userà più, sarai in grado di rivendere la bici ad un prezzo simile al suo originale prezzo di acquisto.

Quando possibile quindi, aumentare il budget ti farà risparmiare un sacco di problemi nella potenziale manutenzione, insieme a una migliore qualità e prestazioni complessive della bici.

Come scegliere quella giusta

Allo stesso tempo però non è detto che una bici costosa sia quello che fa al caso nostro, ci sono altre variabili da prendere in considerazione. 

Prima di tutto l’età del bambino, che ci indirizzerà verso una tipologia di bici o un’altra, che deve però essere necessariamente rapportata alla sua altezza. Dobbiamo veramente infatti fare attenzione ad acquistare la bici della taglia giusta, senza farci ingannare dal solito “ma si dai, la prendo più grande così gli dura di più”: non importa quanto costa, una bici troppo grande provocherà solo frustrazione e insoddisfazione nel tuo bambino. 

Allo stesso modo dobbiamo prestare attenzione al peso: la maggior parte delle bici economiche in commercio hanno il telaio in ferro, se ne vogliamo una più leggera dobbiamo optare per l’alluminio. Una regola? In linea di massima il peso della bicicletta non dovrebbe superare il 40 % di quello del bambino che la utilizza. 

Quando piano piano si cresce, da valutare poi l’utilizzo che ne verrà fatto: la bicicletta verrà utilizzata per giocare in giardino e in contesti urbani oppure il tuo bambino affronterà strade sterrate e sentieri per principianti? In base dunque al terreno su cui si pedalerà andrà scelta una MTB ricreativa con un costo moderato che può aggirarsi attorno ai 200,00 € oppure un vera MTB con componenti di qualità, sicuramente più costosa ma più duratura. Questa avrà sicuramente  freni più malleabili, impugnature più comode, marce più affidabili e ruote più sicure.

Altra variabile: il sesso. A dire la verità questo va ad incidere molto poco nella scelta della bici da bambino, in genere l’unica differenza sta nel colore ed a volte, per i modelli più grandi, nel design del telaio con il tubo orizzontale ad altezze diverse. 

Range di prezzo

Come abbiamo capito le variabili in gioco nel determinare quanto costa una bici da bambino sono molteplici. Si può partire da meno di 50 € per balance bike e bici giocattolo, ma arrivare fino a più di 1000 € quando si parla di mtb di qualità marchiate con i principali brand presenti sul mercato per un età un po’ più avanzata. Per chiarezza abbiamo provato a suddividerle per categorie, e il risultato è questo.  

Balance bike

Non sai di preciso cosa sia una balance bike? Allora clicca qui che ti schiariamo le idee.

Fatto? Avrai capito allora che il tuo bambino non potrà sicuramente farne a meno! Questa sarà la sua prima bici, quella che gli rimarrà nel cuore: attento alla scelta, sul mercato ce ne sono davvero di tutti i tipi. Si parte dalle bici con telaio in acciaio, che solitamente sono le più economiche – parliamo di prezzo base 30/40 €, poi ci sono le giocattolo in legno ed infine le vere balance bike pensate per la crescita del tuo bambino con telaio in alluminio – qui troviamo i top brand che possono arrivare fino a 200 €.

E a dirla tutta, noi di Dolomeet in questa categoria siamo davvero forti: scopri lo shop online di Primabici Garelli, la balance bike leggera e maneggevole con un telaio esclusivo in lega di alluminio-magnesio ed un design Made in Italy.

Starter bike

Dire di preciso quando sarà il momento di cominciare a pedalare è impossibile, ogni bambino ha i suoi tempi, non c’è un età più o meno indicata per andare in bicicletta. Ma come cambia la bici in questo step? Qui solitamente cominciamo ad avere i primi accessori come cestini e parafanghi, e soprattutto tante tante decorazioni! Il prezzo di una starter bike di base si aggira attorno ai 50 € ma può arrivare anche a più di 250 €.

Young bike

Questa è una fase transitoria, in cui probabilmente si è troppo grandi per una bici da bambino ma troppo piccoli per una vera mtb. Dipenderà dall’altezza, dalla destrezza nella guida e nell’equilibrio ma solitamente in questa fascia di età i bambini utilizzano una bici da 20″ prima di passare alla mtb da 24 pollici.

MTB e BMX

Ora si comincia a fare sul serio. A partire dai 7 anni i bambini cominceranno ad utilizzare delle mtb da 24″, che sono molto più complesse rispetto alle tipologie viste fino ad ora. Le mtb da bambino solitamente montano freni a disco e sospensioni, il loro peso può variare dai 10 ai 15 kg e ce ne sono principalmente di due tipologie.

  • MTB: il modello classico il cui prezzo dipende dai materiali utilizzati e dalla componentistica montata. Si parte da 200 € per le entry level front suspended, le biammortizzate da trail invece sono più complesse e più pesanti e quindi più costose. Se parliamo di bici full di media-alta gamma il prezzo di alza di molto fino a sfiorare i 1000 €.
  • BMX: un mezzo robusto e solido con caratteristiche diverse rispetto alla più classica mtb e con prezzi leggermente inferiori a parità di qualità.

E l’usato?

Un metodo per risparmiare nell’acquisto della bici da bambino è quello di comprala di seconda mano, che non significa necessariamente perderci in termini di qualità. L’importante è prestare attenzione ad ogni dettaglio e all’usura del mezzo per evitare spiacevoli inconvenienti come parti danneggiare che richiedono riparazioni che potrebbero diventare anche molto costose.


“Chi più spende meno spende“

Concludiamo con questa affermazione, sperando di aver dato una panoramica completa dello scenario e di avervi trasmesso l’importanza di scegliere correttamente la compagna di viaggio del vostro bambino, basandovi non solo sul prezzo ma sulla sua qualità, componentistica e performance.

Come insegnare ai bambini ad andare in bici

Piccole e semplici regole per insegnare ai bambini ad andare in bici, consigli utili per rendere quella giornata tanto attesa un’esperienza memorabile.

Perchè diciamocelo, questa è forse la prima vera tappa verso l’indipendenza e la libertà dei nostri figli e loro se la ricorderanno per sempre. Non si dimenticheranno mai quella sensazione, chi gli ha insegnato a pedalare e chi ha condiviso con loro quel momento tanto tragico per la paura delle cadute e la frustrazione dei primi tentativi andati a vuoto, quanto emozionante per il risultato raggiunto. Con le prime pedalate inizia per loro una fase magica di esplorazione e scoperta, sotto gli occhi attenti di una schiera di amici e parenti a fare da pubblico.

In questo approfondimento cercheremo dunque di trasmettervi le opportune conoscenze, gli strumenti adatti e un approccio giusto per insegnare ai bambini ad andare in bici e a dare vita ad un ricordo che voi e il vostro piccolo ciclista condividerete per sempre. 

Equilibrio e fiducia: questi i due elementi indispensabili. Solo dopo aver compreso che possono farcela anche da soli, riusciranno a prendere confidenza con le due ruote, imparando così a pedalare e restare in equilibrio. Nonostante ognuno abbia le proprie predisposizioni e i propri tempi, ci sono degli accorgimenti che sono universali e valgono per tutti.

Regola numero 1: mai usare le rotelline

Fa parte del gioco cadere ma questo le rotelle non lo consentono! Il bambino non acquisirà mai il senso dell’equilibrio se sono le rotelle a fare tutto il lavoro e a tenere in piedi la bicicletta. Per cominciare l’ideale è utilizzare una balance bike, cioè una bicicletta senza pedali e senza rotelle, con la sella regolata ad un altezza sufficientemente bassa in modo tale che il bambino riesca ad appoggiare il piede a terra: questo gli darà sicurezza e controllo. In questo modo acquisirà il senso dell’equilibrio e capirà che la bici non cade perchè sono le sue gambe a sorreggerla. Sarà poi un gioco da ragazzi passare ad una bici con pedali, ma sempre rigorosamente senza rotelle. Se non sei ancora convinto, scopri qui tutti i benefici di utilizzare una balance bike.

Ma qual è l’età giusta per cominciare?

Beh, una risposta valida per tutti non esiste! Ogni bambino ha i suoi tempi, non c’è un età più o meno indicata per andare in bicicletta. Dipende dal desiderio di indipendenza, dalla destrezza fisica e dal gusto per il movimento di ciascun bambino: ci sono bambini che decidono di imparare ad andare in bici fin da piccolissimi, chi invece lo fa quando è un po’ più grande. Ma niente paura, tutti i bambini possono imparare ad andare in bici senza rotelle, senza paura e velocemente.

Prima di tutto, l’equilibrio

Perchè ti abbiamo vietato l’uso delle rotelline? Proprio perchè altrimenti il bambino salterà il primo fondamentale step per imparare a pedalare. Con le rotelline infatti il bambino si troverà piuttosto saldo al terreno, la bici non si inclinerà mai e non potrà approciarsi al concetto di equilibrio. Diversamente, la bicicletta senza pedali lo aiuterà a sviluppare il senso di equilibrio in totale autonomia e sicurezza!

Poi, frena

Quando ha capito i principi necessari per rimanere in equilibrio, l’elemento successivo da aggiungere è la velocità e di conseguenza la capacità di frenare. Grazie alla balance bike, il bambino avrà già imparato a frenare mettendo i piedi a terra, ma adesso è il momento di aggiungere i freni: attenzione però alla loro durezza! Assicuriamoci appunto che il freno sia abbastanza morbido e che ma manina del bambino riesca ad arrivare a tirarlo mantenendo la mano sull’impugnatura del manubrio.

e finalmente, pedala!

Ora non manca più niente, possiamo avvicinare il bambino alla pedalata. Ma come fare? Non c’è un metodo univoco, basta cominciare semplicemente facendolo salire sulla bici che tu stai sostenendo, fargli chiudere gli occhi e provare a fargli trovare i pedali senza vedere: questo lo aiuterà a orientarsi nello spazio. Quando sarà pronto può cominciare ad approciarsi alla pedalata in diversi modi:

  • il bambino può iniziare spingendosi con i piedi e poi, raggiunta una buona velocità, può mettere i piedi sui pedali.
  • oppure può tenere la bici frenata, mettere un solo piede sul pedale, mollare il freno e dare una bella pedalata che gli darà la spinta, in seguito potrà provare a mettere sul pedale anche l’altro piede.
  • diversamente può mettere un piede sul pedale, mentre con l’altro può spingersi, solo quando avrà raggiunto una buona velocità potrà provare a mettere anche il secondo piede sul pedale.

Tanti i metodi disponibili, nessuno sbagliato: l’importante è non sostenergli mai il sellino e non agitarsi per le prime piccole cadute, gustati l’esperienza e lascialo scoprire il mondo in sella alla sua biciletta!

Ultimi tipps

Scegliere il posto giusto per cominciare

Fondamentale per cominciare ad insegnare ai bambini ad andare in bici è farlo in uno spazio adeguato, ampio, senza macchine e senza ostacoli. E, attenzione anche alle curve: non si può imparare ad andare in bici facendo subito delle curve. La prima cosa che dovranno imparare sarà pedalare in modo costante andando diritto, le curve arriveranno in un secondo momento.

Una volta presa confidenza, sarà il momento di aggiungere dei piccoli ostacoli e imparare a curvare: sistema lungo il percorso degli ostacoli (coni, palle, legnetti) e invitalo a disegnare una traiettoria tale da sfiorarli senza prenderli in pieno.

Divieto d’ansia

Quando si insegna ai bambini ad andare in bici fondamentale è l’approccio dei genitori: stai vicino al tuo bambino, ma non in modo eccessivo perché il primo errore da non commettere è di trasferirgli ansie e paure. Non sostenergli la sella, le velocità che si raggiungono non sono di certo pericolose, piuttosto stimolalo attraverso dei giochi e incoraggialo a riprovarci anche dopo una caduta.

L’equipaggio

Ultimo ma non per ultimo l’attrezzatura:

  1. fagli indossare un casco e delle ginocchiere: cadere diventerà così molto più soft;
  2. scegli la bici della misura giusta: non è una buona idea comprare bici troppo grandi “perchè tanto cresce”;
  3. assicurati che la bicicletta abbia la sella regolabile, in modo che riesca a mettere tutta la pianta del piede a terra.