E-bike: quanto è importante l’assistenza post vendita?

Per gli spostamenti quotidiani, per tenersi in forma e anche solo per semplice svago la bici elettrica è passata dall’essere un fenomeno avanguardista a fenomeno di massa. A dimostrarlo, come già discusso nell’articolo “2020 l’anno del boom di bici elettriche”, sono i dati di  Confindustria Ancma che evidenziano come la vendita di e-bike sia aumentata del 44% rispetto al 2019. Tuttavia, come tutte le evoluzioni, anche questa porta con sé non solo numerosi vantaggi ma anche nuove sfide da affrontare, una di queste è l’assistenza post vendita per e-bike.

Perchè è così importante l’assistenza post vendita per le e-bike?

Le e-bike dispongono di una serie di componenti meccanici ed elettronici che per svariati motivi potrebbero essere soggetti a guasti o usura, più di una bici normale. In quest’ottica il servizio post vendita assume una rilevanza di non poco conto per i bikers che potrebbero necessitare di riparazioni o risoluzioni di problemi.

Un tempo l’assistenza era gestita direttamente dall’azienda produttrice. Questo garantiva ai consumatori affidabilità e qualità del servizio, ma anche tempi molto lunghi.  Oggi invece, i produttori hanno sviluppato delle applicazioni che sono in grado di comunicare con la parte hardware e software della e-bike, risolvendo alcuni problemi di base a distanza. Tuttavia, non tutti i problemi possono essere risolti da un’app e i tempi di spedizione per i pezzi di ricambio dalle case madri ai distributori potrebbero rendere l’assistenza non così rapida.

Difatti, per ovviare a questo problema e colmare i bisogni dei consumatori, molte aziende produttrici stanno investendo in corsi di formazione per i distributori. Tutto questo per avere a disposizione una rete capillare di operatori che siano in grado di fornire un servizio di assistenza rapido e di qualità.

E se l’acquisto avviene online chi pensa all’assistenza post-vendita?

Non pochi problemi ci sono anche per l’acquisto online. Alcuni operatori dell’e-commerce in caso di guasto, sono loro stessi ad effettuare il ritiro, la manutenzione e la riconsegna. Questo, per quanto possa essere vantaggioso per gli acquirenti, comporta tempi molto lunghi. 

Una soluzione alternativa potrebbe essere individuare un punto fisico che possa effettuare un servizio di assistenza per conto dei venditori online. A tal proposito, bicilive.it ha svolto un’indagine, chiedendo agli acquirenti quanto è importante per loro che una realtà e-commerce offra assistenza presso un punto fisico. Di seguito le risposte:

Quello dell’assistenza post vendita è quindi un fattore critico di successo che aziende produttrici, rivenditori fisici e online non possono più sottovalutare.

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Qual è il costo di una bici elettrica?

Stimare il costo per l’acquisto di una bici elettrica non è sicuramente semplice, ci sono infatti parecchie incognite per chi non è esperto del settore. Ruote, freni, trasmissione, manubrio: la bicicletta elettrica sembra apparentemente uguale alla tradizionale. Ci sono in realtà diversi elementi di differenza, che ne cambiano considerevolmente performance, peso e prezzo: parliamo in particolare di motore e batteria, sono proprio questi, uniti alla tipologia di modello, che rappresentano le variabili per stimarne il costo.

Il motore

La bici elettrica si differenzia dalla muscolare principalmente per la presenza del motore, il quale va ad incidere pesantemente sul suo costo: per un modello base ci aggiriamo almeno sui 300 €.

Ne esistono di diversi tipi: solitamente quelli montati sulle MTB sono più potenti di quelli delle bici da città, in quanto nascono per affrontare percorsi sterrati e in salita, mentre le batterie delle bici da corsa hanno una capacità minore per essere più leggeri e perché servono solo come un supporto durante le salite più faticose.
Il motore può essere posizionato o nel mozzo (posteriore o anteriore) o nel movimento centrale. Nel primo caso, la potenza viene trasmessa direttamente alla ruota; nel secondo invece, la potenza è trasmessa ai pedali.

Le batterie

Altro parametro fondamentale che va ad incidere sul costo della bici elettrica è la tipologia di batteria montata: quelle migliori infatti costano parecchio, specialmente se sono agli ioni di litio (ormai la maggioranza), un po’ meno se sono al piombo. 

Come per il motore, anche la batteria la possiamo trovare posizionata in punti diversi del mezzo: può essere integrata nel telaio o esterna. Nel primo caso lo spazio occupato è il minimo e la batteria non visibile; nel secondo caso, bisogna trasportarla, ad esempio sul portapacchi. 

Attenzione agli standard di sicurezza europei

Come vedremo, le biciclette elettriche possono essere acquistate con poche centinaia di euro fino ad arrivare a diverse migliaia. Ma attenzione, quando acquistate una bici elettrica dal prezzo contenuto, abbiate l’accortezza di verificare sia la qualità delle batteria che ai materiali utilizzati.

I componenti montanti infatti devono rispettare gli standard di sicurezza europei, altrimenti rischiamo di trovarci con telai di leghe di bassa qualità che possono rompersi o piegarsi facilmente oppure, viceversa, con telai di acciaio ad alta resistenza che fanno aumentare notevolmente il peso del mezzo.
Prima di acquistare una bici elettrica verificate dunque che non sia troppo pesante, che sia certificata EN15194 e che le batterie siano dotate di certificazione UN38.3.


Tipologie e costo di una bici elettrica

Per scegliere la bici elettrica e poterne stimare il costo, bisogna innanzitutto partire dall’utilizzo che se ne vuole fare:

  • MTB, per chi usa la bici in montagna, su terreni sterrati, fangosi, accidentati ed in salita. Uno dei modelli più costosi, a partire da 3.000 € per un modello di media gamma.
  • BICI DA CORSA, per chi usa la e-bike su asfalto, per lunghe pedalate e cerca un mezzo leggero e scattante. Partiamo dal 4.000 € in su per l’acquisto di questa tipologia.
  • BICI DA CITTÀ, per chi si sposta principalmente all’interno del contesto urbano per tragitti tendenzialmente brevi. Qui la quota si abbassa e troviamo modelli di qualità a partire da 1.000 €.
  • BICI DA TREKKING, un ibrido tra bici da città e mountain bike. A partire da 2.500 €.
  • BICI PIEGHEVOLE, per chi deve trasportare l’e-bike in treno o su altri mezzi di trasporto. La tipologia più economica: a partire da 600 € per un modello di medio-bassa gamma.

Fasce di prezzo

Meno di 600 €

Sul mercato troviamo diversi modelli di e-bike che si aggirano attorno a questa fascia di prezzo: sono adatte a chi percorre brevi distanze, sul piano e con il bel tempo. Si tratta principalmente di bici pieghevoli e di qualche modello di bici da città. Attenzione però, agli standard di sicurezza europea!

1.000 € circa

Un fascia di prezzo ancora economica, dove le e-bike sono pensate per l’utilizzo quotidiano. Non aspettiamoci dunque modelli superleggeri da atleti agonisti o telai realizzati con le tecnologie più innovative. Tuttavia queste bici elettriche risultano ottime per la maggior parte delle persone, sono affidabili e composte da materiali di buona qualità.

Tra i 1.000 € e i 2.000 €

È la cifra che di solito le persone che vogliono acquistare una bici elettrica prevedono di spendere: si tratta infatti del segmento più competitivo del mercato. All’interno di questa fascia solitamente vengono montate batterie con ioni di litio da 36V utilizzando celle di Sony, Panasonic o Samsung: questo dovrebbe consentirvi di pedalare senza problemi per circa 40/90 km. Tutto dipende ovviamente dalla capacità e dall’uso che ne viene fatto.

Sopra i 1.500 euro cominciano a farsi vedere i grandi brand con sistemi motore Bosch, Yamaha e Shimano.

Da 2.000 € a 5.000 €

Qui cominciamo a trovare e-MTB e bici da corsa elettriche, tutti modelli di qualità che solitamente montano freni a disco idraulici, sospensioni complete e telai più leggeri o più resistenti.

Oltre i 5.000 €

Da un lato ci sono delle bici elettriche artigianali che costano più di 30.000 euro. Dall’altra parte ci sono le e-bike personalizzate che utilizzano sistemi di conversione elettrici di fascia alta e li montano su biciclette di fascia alta.
Queste biciclette elettriche di solito arrivano a costare tra 5000 euro e qualsiasi numero si possa immaginare a seconda del sistema.

Costi di manutenzione

Niente paura, l’e-bike, al contrario di quanto sei portato a credere, non ha particolari costi per il mantenimento. La sua manutenzione deve solamente essere effettuata più di frequente rispetto a quella di una bici tradizionale: il peso maggiore, infatti, comporta un maggior consumo di freni, trasmissione e di tutti i componenti sollecitati che devono quindi essere cambiati e regolati più spesso. 

Parliamo dunque di pulizia e ingrassaggio della catena e del sistema frenante e il controllo del funzionamento dei diversi elementi come pressione dei pneumatici, stato di usura delle gomme e delle pastiglie dei freni. Va poi prestata attenzione al controllo del serraggio dei bulloni del telaio visto che su queste bici è maggiormente sotto stress a causa del peso superiore dipeso dalla presenza del motore e della batteria.

Per quanto riguarda invece i motori, questi non hanno bisogno di controlli, come del resto tutte le unità elettriche.  Parlando della batteria, i produttori dichiarano un rendimento per un certo numeri di cicli. Nel caso l’accumulatore dovesse usurarsi si può tranquillamente cambiare a patto che sia lo stesso modello. In tal senso, però, i costi non sono contenuti: una batteria può costare diverse centinaia di euro. Per questo tipo di manutenzione, meno facile da effettuare a casa, bisogna spesso rivolgersi a meccanici specializzati: quando comprate una bici elettrica, considerate anche la presenza di un meccanico che sappia ripararle nelle vostre vicinanze. 


Tutto chiaro? Prima di acquistare la tua prossima bici elettrica valuta anche il costo della sua ricarica: rimarrai stupito!

2020 l’anno del boom di bici elettriche

Il 2020 avrà un altro motivo per farsi ricordare: il boom delle bici elettriche.
L’avvento della pandemia, la necessità del distanziamento sociale e soprattutto il bonus mobilità hanno agevolato l’acquisto di biciclette, con risultati sorprendenti per il mercato delle e-bike.

Secondo quanto dichiarato da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), su un totale di 2.010.000 di bici vendute nel 2020, in Italia le bici elettriche hanno raggiunto le 280.000 unità (+44% rispetto al 2019) e rappresentano il 13,93% della cifra complessiva.

Il dato è confermato anche da un’altra ricerca condotta sul sito Trovaprezzi.it che ha messo in evidenza come a maggio 2020 ci sia stato un incremento di acquisto e-bike pari al +668% rispetto a maggio 2019.

In soli cinque anni le bici elettriche hanno quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50.000 pezzi annui ai 280.000 nel 2020.

Ad oggi, secondo quanto emerge dal sondaggio condotto da Shimano, oltre il 30% degli Italiani sono interessati all’acquisto di una bici elettrica. Tuttavia, non è solo l’Italia ad aver registrato un sensazionale boom della vendita di bici elettriche.
Secondo una ricerca condotta dalla Confederation of the European Bicycle Industry nel 2020 la vendita delle ebike in Europa è cresciuta del 52% con un valore di mercato pari a 10,6 miliardi di euro.

Complice dell’aumento di vendite e-bike è stato anche il turismo e la necessità di distanziamento sociale durante le vacanze. Come evidenziato nell’articolo “Il 2020: anno di mutamenti turistici e boom del cicloturismo”, il cicloturismo ha conquistato 5 milioni di italiani e il 34% preferisce utilizzare e-bike durante le vacanze.

I canali di vendita preferiti dai biker

Gli acquirenti di bici elettriche, nonostante si facciano travolgere dall’innovazione delle e-bike, per l’acquisto preferiscono i tradizionali canali di vendita. Una ricerca condotta da ANCMA ha confermato la preferenza dei consumatori verso i negozi specializzati. Difatti, si stima che più del 70% del fatturato generato nel 2020 sia transitato dai negozi di biciclette di quartiere.

L’aumento della produzione e dei prezzi

La crescente domanda di bici elettriche ha comportato un aumento della produzione a livello nazionale pari al 29%.

Gli effetti dell’aumento di vendite sono riscontrabili all’interno di tutta la filiera produttiva del settore bici e e-bike.
La produzione di parti e accessori in Europa ha raggiungo un valore economico pari a 3 miliardi di euro. Tuttavia, l’industria dei componenti e dei semilavorati ha fortemente subito gli effetti della crisi provocando un drastico innalzamento dei prezzi.
I mesi di fermo di produzione, l’incremento delle quotazioni delle materie prime, ma anche l’aumento dei costi di trasporto e l’attuazione dei protocolli anti-Covid hanno fatto lievitare i costi aziendali che si sono inevitabilmente riversati sul prezzo finale.

Nonostante ciò, gli investimenti nel settore bike e e-bike hanno superato 1,5 miliardi di euro (rispetto a 1 miliardo nel 2019) e come mostra la tabella qui di seguito, nel complesso il 2020 è stato un anno vantaggioso per l’industria italiana del settore bike.

L’incremento delle esportazioni ed importazioni delle-bike si son tradotte rispettivamente in una generazione di valore economico pari a 80 milioni di euro e 118 milioni di euro.

In generale, 3,6 dei 4,5 milioni di e-bike vendute in UE e Regno Unito sono state prodotte in Europa che a livello percentuale corrisponde a circa l’80%.

Un altro dato positivo legato al mondo e-bike è che per ogni 1000 bici elettriche prodotte, vengono generati dai sei a nove posti di lavoro.

La composizione del mercato e-bike

Il mercato della ebike è molto frammentato, difatti per ogni tipologia di bici elettrica, primeggiano player differenti. Tra questi, quelli che detengono le più grandi fette di mercato sono Giant Bicycles, Merida, Trek Bikes, Riese & Muller.

Per quanto riguarda  invece la diffusione dei brand di motori, Bosch si posiziona come leader indiscusso del mercato con una quota superiore al 40%. 

Vuoi scoprire quali sono i brandi di motori e-bike più diffusi? Continua a seguirci sul nostro sito web e sui canali social, a breve pubblicheremo un contenuto che ti potrebbe interessare!

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Motori e-bike: classifica dei più utilizzati nel 2021

Abbiamo sentito parlare molto spesso di motori centrali, motori sul mozzo, motori hub: ma quali sono effettivamente i motori più utilizzati sulle e-bike nel 2021? Immergiamoci dunque nell’immenso mondo delle bici elettriche e scopriamo assieme quali brand dominano il mercato in termini di batteria, grazie ad un’analisi condotta sull’App bicilive, la prima app che ti guida nella scelta delle eBike.

Panoramica generale

Inutile dire che Bosch, è da anni indiscusso leader del settore. Fondata nel 2009, Bosch eBike Systems è passata da semplice startup a Global Player: oggi oltre 70 marchi leader mondiali di biciclette si affidano ai componenti “epowered by Bosch”. La sua quota di mercato supera infatti il 40%: l’azienda tedesca nel 2021 ha prodotto motori per più di 750 modelli di biciclette tra eMTB, eCITY, eTREKKING, eSTRADA, ePIEGHEVOLI, eCARGO e eBAMBINO. Unito ai suoi principali competitors come Shimano, Bafang e Yamaha, ricopre circa il 70% dell’intero mercato. 

  • Shimano, suddivisa tra 94 modelli che montano Shimano EP8 (principalmente eMTB) e 95 Shimano STEPS
  • Bafang, particolarmente forte nel settore del pieghevole con una quota superiore al 50% del totale
  • Yamaha, con totale di 145 modelli nel 2021
La classifica dei motori e-bike più utilizzati nel 2021
La classifica dei motori e-bike più utilizzati nel 2021

Suddivisione per tipologie

Nonostante Bosch sia la protagonista nel settore dell’elettrico in generale, andando ad analizzare le varie tipologie di e-bike, scopriamo come altri brand occupino buone fette di mercato.

Motori e-bike più utilizzati nel 2021 per la categoria e-city

E-city: la tipologia di biciclette a pedalata assistita più venduta in Germania. Oltre al solito incontestato brand, qui si espone Bafang con più di 40 modelli.

Brand e-mtb

Nel 2021 i modelli di mountain bike elettriche prodotti sono più di 650, di questi il 43,7% utlizzano batteria Bosch e el’11% Yamaha.

Motori e-bike più utilizzati nel 2021 per la categoria e-trekking

Che forza Bosch! Nel campo dell’e-trekking è veramente l’unica: ben 218 modelli su un totale di 419 montano il motore tedesco per eccellenza.

Brand e-strada

Se nelle categorie viste fin ora è possibile individuare un leader di mercato, nel settore della strada l’offerta è più omogenea con Fauza al primo posto, subito seguita da diversi altri importanti brand.

Se parliamo poi di e-Cargo e e-Pieghevoli entra in gioco l’azienda cinese che dal 2003 si occupa di mobilità elettrica: in queste due categorie infatti Bafang spicca il volo rispettivamente con quote di mercato pari al 30,01 % e 51,6%.

Quali sono i criteri da valutare?

Ma mettiamoli ora a confronto. I criteri da tenere in considerazione, per la scelta del motore più adatto alle proprie esigenze sono: potenza, coppia e capacità di batteria.

Motori e-bike più apprezzati.

Ma quali sono quelli che i consumatori ricercano di più? A voi una breve classifica:

  1. Capofila è il PERFORMANCE LINE CX di Bosch
  2. Il gradino successivo lo occupa l’S MAG del brand Brose
  3. Ultimo posto sul podio è riservato invece all’EVATION di Fazua
  4. Successivamente troviamo Shimano con il motore EP8
  5. Poi l’HPR 120 S del brand Tq system
  6. Seguito dal PW-X2 di Yamaha
  7. Ed infine, all’ultimo gradino troviamo l’SL 1.1 di Specialized.

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