Il 2020: anno di mutamenti turistici e boom del cicloturismo

Come si è modificato il turismo nell’estate del 2020 e che ruolo ha avuto in questo il cicloturismo? In generale possiamo affermare che il fenomeno cicloturistico si è adattato bene alla situazione emergenziale che si è venuta a creare nell’ultimo anno e che ha mutato fortemente le abitudini dei vacanzieri. 

Questo perché la bicicletta possiede qualità intrinseche di distanziamento fisico, adattabilità e versatilità in contesti di qualsiasi tipo, nonché rappresenta un mezzo particolarmente adatto al turismo di prossimità per soggiorni brevi. Il cicloturismo fornisce infatti una risposta particolarmente idonea al bisogno di rigenerarsi e di riattivasti dopo una lunga fase di staticità e di disagio, non solo fisico, ma soprattutto psicologico, indotta dalle restrizioni sanitarie alla mobilità ed alle relazioni sociali.

La bicicletta in questo senso diventa occasione di sviluppo turistico, un’opportunità per riflettere e costruire destinazioni a prova di virus destinate a durare nel tempo.

Il mutamento turistico

Nella passata stagione, oltre ad un cambio di scelta di destinazione e tipologia di alloggio, abbiamo  assistito ad  vero e proprio cambio di modalità di vacanza. La predilezione verso località più vicine alla zona di residenza e per alloggi privati è stata infatti accompagnata da un forte incremento del turismo attivo

Nell’estate 2020, più del 15% delle imprese ricettive attive nel periodo estivo hanno dichiarato di essere legate al turismo sportivo. In questo senso, tra le attività maggiormente praticate nei nuovi contesti di vacanza emergono su tutti trekking (39%) e bicicletta nelle sue varie forme (31%), che staccano di diversi punti percentuali attività tradizionalmente svolte nelle località di mare (immersioni, surf, vela). 

Il cicloturismo nell’estate 2020

Un’impresa ricettiva su 10 ha dichiarato di essere collegata in maniera specifica con il segmento dei cicloturisti che rappresentano, in media, il 17% della clientela complessivamente intesa. Questa fetta di mercato conta circa 5 milioni di italiani, tra i quali possiamo distinguere due segmenti in particolare: 

  • Hard Bikers – 47% dei cicloturisti. Quei cicloturistii per cui la bicicletta è il principale motivo di vacanza o quelli che durante la propria vacanza utilizzano la bicicletta come mezzo di spostamento da una località all’altra.
  • Soft Bikers – 53% dei cicloturisti. Vacanzieri che fanno un uso meno intensivo della bicicletta rispetto ai primi, ma che la utilizzano per effettuare escursioni o per brevi spostamenti.
Biciclette utilizzate. (% sul totale)

Impatto economico del cicloturismo

Nell’estate 2020, il fenomeno del cicloturismo ha generato una spesa complessiva di poco superiore ai 4 miliardi di euro, pari al 18% dell’intera spesa turistica generata in Italia nel periodo considerato.

Vediamo ora le principali differenze nei comportamenti di spesa tra cicloturista e turista medio. Il primo ha speso in media 940,00 € durante la propria vacanza con una maggiore propensione per beni alimentari e articoli sportivi, a confronto del turista medio che ne ha spesi circa 863,00 € con particolare attenzione all’alloggio.

Identikit del cicloturista

Nell’estate 2020 ci siamo trovati di fronte ad un cicloturista con un’età prevalentemente compresa nella fascia tra i 45 e i 55 anni e con un grado di istruzione formalizzata pari al 41% (quota di laureati sul totale).

Estate 2020.
Principali motivazioni della scelta del soggiorno.
(% sul totale)
Estate 2020. Principali motivazioni della scelta del soggiorno. (% sul totale)

Analisi geografica

Il cicloturismo è un fenomeno che riguarda sostanzialmente l’area settentrionale del Paese. Le principali Regioni di provenienza sono: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Quelle di destinazione invece: Trentino Alto Adige, Veneto, Calabria, Emilia Romagna e Abruzzo. Secondo l’indagine Insart, possiamo individuare ben 5 Regioni emergenti, dove il peso del cicloturismo nel 2020 supera di gran lunga quello della regione sul movimento turistico complessivo, e sono: Valle d’Aosta, Friuli venezia Giulia, Marche, Piemonte e Abruzzo.

Nonostante il cicloturista abbia dimostrato una mobilità superiore rispetto al turista medio, rimane comunque un forte carattere di prossimità: il 31% sul totale ha infatti effettuato vacanze all’interno della propria regione di residenza.


Fonte.“Viaggiare con la bici. Caratteristiche ed economia del cicloturismo in Italia” – 2° rapporto Isnart-Legambiente. Bike Summit 2020.