Fatti il letto!

Fatti il letto è un breve libro scritto dall’ammiraglio americano William H. McRaven che non centra nulla con le pubblicazioni in stile Marie Kondo.

Questo breve compendio di disciplina marziale è ispirato ad un celebre discorso che l’ammiraglio McRaven tenne durante la cerimonia di consegna dei diplomi ai laureandi dell’Università del Texas il 17 maggio del 2014, un distillato di 10 regole tratte da esperienze di vita vissuta in gran parte durante l’addestramento da Navy SEAL.

In breve Fatti il letto! è diventato un best seller, tradotto in 24 lingue e conosciuto in tutto il mondo ma nonostante questa grande popolarità è tutt’altro che commerciale.

Il volume si presta invece ad una personale interpretazione dei dettami proposti da McRaven e motivati dettagliatamente da esperienze di vita vissuta e che possono essere ispirazione per chiunque voglia migliorarsi.

Ma quali sono le 10 lezioni dell’Ammiraglio McRaven?

1. Iniziate la giornata portando a termine un compito: cominciate col rifarvi il letto

Un compito semplice ma da effettuare con estrema cura, rifarsi il letto era la prima vera attività della giornata e McRaven la racconta dei minimi dettagli, da come tutto dovesse essere allineato in modo perfetto alla verifica che il superiore di turno era solito effettare: far rimbalzare una monetina.

Fare il letto in maniera perfetta era un modo per ottenere un elogio ma anche un’azione che offriva lo slancio giusto per iniziare la giornata con soddisfazione.

2. Non potete farcela da soli: trovate qualcuno che vi aiuti

Un gommone di tre metri e mezzo e l’ordine di portarselo dietro ovunque andasse, con ogni condizione meteo e fisica. A volte capitava che uno dei compagni cedesse, che fosse malato e che più semplicemente fosse sfinito.

In quel momento la squadra copriva: “A nessuno di noi sono risparmiati i momenti tragici. Fatevi più amici possibili e non dimenticate mai che il vostro successo dipende dagli altri”.

3. Misurate le persone dalla grandezza del cuore

“Nel 1969, Tommy Norris era stato quasi cacciato dall’addestramento. Dicevano che era troppo piccolo, troppo magro e non abbastanza forte.”

Il suo corpo esile e il suo carattere schivo e riservato non erano propriamente il prototipo del Navy SEAL. Si sbagliavano, Tom Norris fu l’ultima medaglia d’onore in Vietnam.

4. La vita non è giusta. Andate avanti!

Il tenente Moki Martin era il prototipo dei Navy SEAL, sportivo, atletico ed eccellente in ogni disciplina. Un incidente lo costrinse su una sedia a rotelle ma non ne intaccò lo spirito. “Non lamentatevi. Non incolpate gli altri. Rimanete a testa alta, guardate al futuro e andate avanti!”

5. Non abbiate paura del circo, l’insuccesso può rendervi più forti

“Il Circo erano due ore di esercizio fisico unite a molestie ininterrotte da parte dei veterani dei seals intenzionati a fare sì che solo i più forti superassero l’addestramento.

Se non raggiungevi gli standard richiesti ogni giorno – ginnastica, percorso a ostacoli, corsa a cronometro, nuoto – il tuo nome finiva sulla lista. Agli occhi degli istruttori eri un fallito”. Non potete evitare il circo, a un certo punto finiamo tutti sulla lista. Non abbiatene paura.

6. Osate il massimo: dovete buttarvi giù dall’ostacolo a capofitto

Nel corso dell’addestramento, c’è una prova che i Navy devono superare e che metteva in difficoltà il giovane McRaven.

Si trattava di buttarsi da una torre alta nove metri lungo una corda fissata a trenta metri di distanza. L’Ammiraglio collezionò una serie di insuccessi prima di capire come superare le propre paure: rischiare.

“Se non mettete alla prova i vostri limiti, scegliendo ogni tanto di buttarvi giù dalla corda a capofitto, se non osate il massimo, non saprete mai che cosa è veramente possibile nella vostra vita”.

7. Tenete testa ai prepotenti, non arretrate davanti agli squali

Fa parte dell’allenamento dei Navy SEALS nuotare in acque infestate dagli squali, non è un modo di dire ma un vero e proprio addestramento, e va fatto di notte e con la consapevlezza che sotto di voi nuotano gli animali più feroci esistenti al mondo.

Nella vita, per raggiungere i vostri obiettivi, dovrete essere uomini e donne di grande coraggio. Il coraggio è dentro ciascuo di noi.

8. Date il meglio di voi nei momenti più bui

Ad un certo punto tutti noi dovremo affrontare un momento buio nella ita. In quel momento attingee alla profondità della vostra anima e date il meglio di voi.

9. Date speranza alle persone. Quando siete nel fango fino al collo, mettetevi a cantare

Durante la settimana più dura di tutto l’addestramento molti stavano già pensando di abbandonare, quando uno del gruppo si mise a cantare. A cantare forte, incurante degli ordini di smettere. “Se quella persona poteva cantare immersa nel fango fino al collo, allora potevamo farlo anche noi. Se quella persona era in grado di resistere, allora ne eravamo in grado anche noi”.

10. Non mollate mai! Non suonate la campana, mai e poi mai

Al centro del campo di addestramento era posizionata una campana, farla suonare per tre volte era il modo per mollare, per rinunciare e per interrompere l’addestramento, ma era anche il modo per dichiarare il proprio fallimento. “La vita è costellata di momenti difficili, ma c’è sempre qualcuno a cui va peggio che a voi. Non suonate la campana, mai e poi mai!”.

William H. McRaven, Fatti il letto. Piccole cose che cambieranno la tua vita… e forse il mondo. Ed. Piemme, 2018, Pag. 135.

William H. Mc Raven

E’ un ammiraglio a 4 stelle della Marina militare americana, rtiratosi nel 2014 dopo aver ricoperto incarichi ad ogni livello fino a divenire capo delle operazioni speciali interforze (US Special Operation Command). Già comandante del’operazione Lancia di Nettuno, in cui fu ucciso Osama Bin Laden dal 2014 al 2018 è stato rettore delle Università del Texas (chancellor of the University of Texas System). Fatti il letto è il suo primo libro.

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