Omar Di Felice completa l’Arctic World Tour

4200 km, 40 giorni in sella, 33.000 km di dislivello e -50° C di temperatura: si conclude così l’Arctic World Tour di Omar Di Felice. L’ultracyclist per eccellenza ha infatti da pochi giorni terminato la sua avventura estrema tra il circolo polare artico, l’unico ad averlo attraversato lungo tutte e 3 le linee di confine.

Un viaggio in autonomia tra latitudini e temperature estreme, effettuato con un ritmo impressionante in condizioni ambientali davvero estreme: -42° C la minima registrata ufficialmente dai dispositivi di Omar prima del loro spegnimento in determinate situazioni critiche. Insomma, un’avventura alla scoperta dei propri limiti caratterizzata tra l’altro da difficoltà burocratiche, intossicazioni alimentari e sintomi influenziali che hanno messo a dura prova riuscita del progetto.

Nonostante tutto Omar ce l’ha fatta ed ha raggiunto il suo obiettivo.

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Il percorso

Partito il 2 febbraio dalla penisola russa del Kamchatka, Omar Di Felice ha cominciato il suo viaggio in solitaria attraversando tutta la Lapponia fino ad arrivare a Tromsø (Norvegia), passando per Finlandia e Svezia. Dopo questa prima tappa di 1200km, è passato all’esplorazione delle Isole Svalbard, Groenlandia e Islanda prima dell’approdo finale nelle regioni artiche del Nord America: dalla regione dello Yukon fino in Alaska per raggiungere la linea del Circolo Polare Artico, posta lungo la Dalton Highway, una delle strade invernali più estreme e remote del pianeta.

La Dalton Highway è considerata la strada più difficile al mondo e, per chi ama le serie tv, è la stessa strada sulla quale si svolgono le vicende dei camionisti raccontante nel programma televisivo “Gli eroi del ghiaccio”. 

Omar Di Felice, Arctic World Tour

Omar ha pedalato con una media di 100 km al giorno, con tappe molto lunghe di più di 200 km ed altre in cui ha dovuto camminare trainando la bici con la slitta per via delle condizioni ambientali proibitive.

Questo viaggio è stato la sintesi del mio amore per il mondo artico, per il grande nord e per l’inverno. Ho completato l’esplorazione di un’altra parte di mondo. Certo, anche qui non mancano nuove zone da esplorare come le isole canadesi, l’artico orientale e alcune zone della Groenlandia.
Mi piacerebbe dire che questa è stata la mia ultima esperienza al Nord, ma in realtà quando il Nord ti entra dentro, non lo abbandoni mai. E sicuramente tornerò ancora quassù.

Omar Di Felice, Arctic World Tour

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