Parcheggio bici top

È da diversi anni che ci imbattiamo in diversi sistemi di parcheggio per biciclette che siano bike parking, ganci bici, supporti, spirali, rastrelliere, ne abbiamo davvero visti davvero di tutti i tipi.

Quando abbiamo scoperto Parkis abbiamo proprio pensato “è lui“. Un prodotto nato da una Startup in Lituania che ci ha stupito per diversi aspetti ma soprattutto perchè soddisfa le esigenze di un ampio pubblico: privati, aziende, enti pubblici e sistemi di trasporto.

Dove si utilizza

Per privati.

In casa sul terrazzo, in garage o in cantina per avere locali sempre ordinati e puliti, ottimizzare al massimo gli spazi ed avere a disposizione un sistema pratico e veloce per depositare la propria bici.

Per aziende.

Inseriscilo nella reception della tua azienda: gli darà un tocco di originalità e darà risalto alla tua attenzione per il mondo outdoor e per uno stile di vita sano. Nei luoghi più all’avanguardia Parkis viene montato anche direttamente in ufficio per incentivare l’utilizzo della bicicletta nel raggiungere il luogo di lavoro.

Per enti pubblici e sistemi di trasporto.

L’ideale per luoghi ricercati che necessitano di cura degli spazi; presso stazioni di autobus e treni nonchè per i sistemi di trasporto urbano.

Per Bike Hotel.

Per allestire un deposito bici nei bike hotel che sarà di sicuro un successo. Con Parkis si ottimizzano al massimo gli spazi senza perdere in praticità e comodità per l’utilizzatore. Grazie ai vari accessori i porta bici possono essere montati in vari modi per adattarsi a qualsiasi situazione.

Per officine di biciclette.

È un ottima soluzione per officine con spazi sono limitati, adatto per lo stazionamento delle biciclette in attesa di essere riparate e per il successivo posizionamento dopo la sistemazione. Parkis può inoltre garantire supporto all’interno delle officine mobili nei furgoni.

I punti di forza.

Universale. Supporta biciclette dai 24″ fino ai 3.0″: vedi qui tutti i parametri. Si possono parcheggiare biciclette da corsa, montainbike, ebike, bici da bambino, citybike e non solo.

Salvaspazio. Con Parkis è stato stimato che si risparmia fino al 40% di spazio rispetto ai sistemi di supporto bici abituali. Sono inoltre disponibili due adattatori che danno la possibilità di montare i porta bici sfalsati evitando che i manubri si tocchino oppure a 45° adattandosi facilmente a qualsiasi spazio.

Facilita la vita. Grazie ad un sistema a molla automatico che non richiede allacciamento alla corrente elettrica, è sufficiente appoggiare la ruota sul supporto anteriore, accompagnarla con una leggera spinta e il sistema a molla scatta sollevando la bicicletta. In questo modo senza sforzo la bici viene depositata con facilità.

Facilità di montaggio. Con solo 4 viti fornite nella confezione si fissa il supporto a muro. Il sistema arriva già pronto, basterà tagliare una fascetta, avvitare le viti e il gioco è fatto.

Design. Uno degli aspetti più importanti di questo deposito bici: la sua linea elegante e il suo design semplice ma attraente. Disponibile in diverse versioni: basic, mtb, stainless stell, exlusive per soddisfare le esigenze dei bikers più stilosi.

Bike parking stiloso

Sicuro. Grazie all’accessorio locking gates facilmente applicabile a tutti i modelli, gli utenti saranno in grado di assicurare le proprie biciclette al supporto. Suggerito in spazi aperti e non costuditi.

Agevolazione quantitativi. Per ordini superiori ai 5 pezzi siamo in grado di fare preventivi personalizzati per agevolare gli investimenti delle aziende e degli enti pubblici.

Packaging

I punti di debolezza.

Il prezzo. Dobbiamo ammettere che il prezzo non è decisamente il pezzo forte di questo sistema di parcheggio bici. È vero comunque che la qualità ha un suo costo e si tratta di un investimento duraturo nel tempo. Vengono praticate scontistiche rilevanti oltre i 5 pezzi.

Tutte le informazioni e i prezzi si possono trovare sul sito www.parcheggiobici.com.

Velostazioni: perchè realizzarle e esempi di successo

Wikipedia ci suggerisce che una velostazione “è una costruzione o struttura destinata al parcheggio biciclette e dotata di alcuni servizi, sia gratuiti che a pagamento”: velostazioni di diverso tipo e genere, in questo articolo vediamo perchè realizzarle e alcuni esempi di successo.

Perchè realizzarle

Sono 4 i segnali principali che indicano alle amministrazioni la necessità di intervenire per offrire un servizio di sosta strutturato ai bikers. Ecco i campanelli di allarme che non dovremo mai ignorare per il benessere della nostra città:

  • ambiente caratterizzato da molte biciclette parcheggiate in modo disordinato che vanno a danneggiare l’immagine pubblica e creare situazioni di intralcio e confusione;
  • posteggi esistenti insufficienti e sovraffollati;
  • necessità di realizzare posteggi sicuri per biciclette di alta gamma;
  • elevato tasso di furti e di vandalismo a danno delle bici.

Posizionata in luoghi strategici (direttamente allacciata al punto d’imbarco dei trasporti pubblici, o all’ingresso dell’azienda/del centro commerciale..), la velostazione può diventare uno strumento per trasferire utenti dal trasporto automobilistico alla bicicletta. La presenza di un parcheggio sicuro e attrezzato può infatti incentivare il cambio modale nella popolazione. Anche quelle persone che non avevano mai pensato di recarsi sul luogo in bici prenderanno in considerazione l’utilizzo della bicicletta.

Cittadini e territorio

Il ciclista attraverso l’installazione di velostazioni potrà godere di un luogo più vivibile sulle due ruote: migliore accessibilità, maggiore protezione dagli agenti atmosferici e sicurezza durante la sosta. Per ottenere un progetto di successo non conta però solo accertarsi della presenza di una forte domanda da parte dei ciclisti locali ma bensì anche di un ampio consenso a sostegno del progetto. 

Ma cosa ottiene la destinazione in cambio? Sicuramente un ambiente più salubre con minori carichi di traffico nei centri urbani e con una maggiore propensione alla mobilità attiva, un incremento di popolarità per le istituzioni offrendo allo stesso tempo un incentivo allo sviluppo dell’economia locale.

Nelle grandi aziende

Prima di passare alla presentazione di alcuni esempi di successo, vediamo cosa le velostazioni potrebbero portare nelle grandi aziende e perchè dovrebbero realizzarle. Molto spesso nei grandi contesti lavorativi assistiamo ad un numero elevato di personale che si reca al lavoro quasi esclusivamente in auto: realizzando queste strutture e allo stesso tempo premiando chi sceglie di muoversi in bici si otterrà una nuova ripartizione modale negli spostamenti quotidiano casa-lavoro, riducendo contemporaneamente gli spazi destinati al parcheggio per le auto. 


Abbiamo visto quindi come, nonostante gli alti costi di investimento, esercizio e manutenzione, scegliere di creare una velostazione può essere una scelta politica, sociale e di risoluzione di problemi legati al traffico, sperimentando e promuovendo concetti di mobilità attiva e sostenibili.

Esempi di successo

Abbiamo visto cosa, come e perchè realizzarle, ora passiamo ad alcuni esempi di velostazioni realizzate in giro per il mondo.

Paesi Bassi

A Utrecht è stato inaugurato il Stationsplein Bicycle Parking, un parcheggio sotterraneo di 17.100 metri quadrati al di sotto della Stazione Centrale. Si tratta di un grandissimo spazio esclusivo per le biciclette con una capienza finale di 12.500 posti. L’impianto è stato introdotto per rendere più accessibile la stazione ferroviaria e degli autobus, che rappresentano il più grande centro di trasporti pubblici nei Paesi Bassi.

Giappone

La stazione di Kasai, a Tokyo, è dotata del secondo più grande parcheggio automatico per biciclette al mondo, dove possono essere automaticamente parcheggiate nel sottosuolo, a 15 metri di profondità, circa 9400 unità. Ognuno degli ascensori automatici del parcheggio può ospitare 180-190 biciclette, e sono necessari solo 23 secondi per recuperarle.

Italia

Grazie alle Velostazioni, depositi protetti per le biciclette in diverse stazioni ferroviarie della rete Ferrovienord, con accesso regolamentato, l’integrazione bici+treno in Italia è ancora più sicura. È un servizio pensato prevalentemente per i pendolari o in generale per chi fa viaggi frequenti, ma può essere utile davvero a tutti. A chi vuole lasciare la propria bici in stazione per poi prendere il treno, fino al lavoro o a scuola; ma anche a chi desidera avere a disposizione la propria bici, in alternativa ai servizi di bike sharing, una volta sceso dal treno, per poi raggiungere la sua destinazione finale. Un totale di 26 Velostazioni presenti ad oggi sulla rete Ferrovienord, con oltre 2.000 posti per bicicletta recintati.

Spagna

Biceberg è un sistema automatizzato per parcheggiare la bicicletta diffuso principalmente nelle città spagnole, in particolare e Zaragoza, Huesca, Blanes, Vitoria e Barcellona. Inventato dalla società spagnola ma-SISTEMAS, Biceberg appare all’esterno come un grosso bancomat ed ha una capacità di ospitare, a seconda dei modelli, dalle 23 alle 92 biciclette.

Nell’area metropolitana di Barcellona sono presenti 165 stazioni denominate “BiciBox”, strutture automatizzate per il deposito sicuro della bicicletta.

BiciBox

Svezia

Nella località di Malmo, in Svezia all’interno del progetto Bike&Ride è stato realizzato anche un parcheggio bici. Garantisce la massima sicurezza e lo spazio per ospitare ben 1500 biciclette.

Norvegia

Completato accanto alla stazione, il SykkelHotell di Lillestrøm progettato da Various Architects è un piccolo edificio di 500 mq per il parcheggio di 395 biciclette con tetto giardino. Uno spazio pubblico panoramico aperto sullacittà più bike friendly della Norvegia.


Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche come realizzare spazi per la sosta delle biciclette

Realizzare spazi per la sosta delle biciclette

Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si vanno a realizzare degli spazi pubblici dedicati alla sosta delle biciclette? In questa semplice guida piccoli ma preziosi consigli per valutare le diverse soluzioni disponibili per creare aree di sosta per le biciclette.

Quali caratteristiche deve avere una rastrelliera

  • La rastrelliera deve prima di tutto poter essere utilizzata da biciclette di varie dimensioni e caratteristiche.
  • Lo stallo deve garantire almeno due punti di contatto con il telaio della bicicletta per evitare cedimenti, cadute e stress delle ruote.
  • I materiali utilizzati devono avere qualità di resistenza agli agenti atmosferici e allo stesso tempo non rovinare il telaio della bicicletta.
  • Le modalità d’uso della rastrelliera devono essere intuitive e facilmente comprensibili.
  • Deve permettere di ancorare il telaio della bicicletta e almeno una ruota utilizzando un lucchetto a U, anche chiamato “ad archetto”: la tipologia di lucchetto più sicuro sul mercato.

RASTRELLIERE A CONFRONTO

Da evitare

Scolapiatti. Forse la tipologia più diffusa grazie alla sua facilità d’uso e garanzia di supporto biciclette, ma che non consente l’utilizzo del lucchetto a U e che non garantisce stabilità alla bicicletta.

A ringhiera. Simile nelle caratteristiche alla rastrelliera “scolapiatti”, ma con un costo più elevato.

Consigliate

Due tipologie molto simili che spiccano in termini di affidabilità di ancoraggio, sicurezza nel tempo e possibilità di utilizzo del lucchetto ad U. La prima però con un costo particolarmente elevato.

Le migliori

Ad archetto, ad anello e a due piani: queste le tipologie migliori. Le prime due con caratteristiche eccellenti in termini di sicurezza, ancoraggio e facilità d’uso; la terza altrettanto valida ma con un costo elevato e più complicata nell’utilizzo.


DOVE REALIZZARE LE AREE DI SOSTA BICICLETTE

Abbiamo visto come realizzare gli spazi per la sosta biciclette, ora vediamo dove. Un parcheggio bici non deve solo essere funzionale nella struttura, ma anche strategico nel suo posizionamento.

L’area di sosta deve prima di tutto essere visibile sia di giorno che di notte, deve saltare subito all’occhio e collocato in aree ben illuminate. Deve poi essere necessariamente accessibile, ad esempio attraverso l’utilizzo di rampe d’accesso nel caso in cui ci siano delle scale nelle immediate vicinanze.

I parcheggi biciclette dovranno essere previsti in zone che si prestano particolarmente ad essere raggiunte in bicicletta (es. stazioni, scuole, ospedali, uffici pubblici…) e in prossimità delle strade e dei percorsi più frequentati dai ciclisti.

La mappatura delle aree sosta disponibili all’interno di una città e la sua relativa diffusione, assieme ad interventi di pulizia e manutenzione costante, sono fondamentali per offrire un servizio utile ed efficace.

Parkis, il rivoluzionario portabici, approda in Italia

Anche Dolomeet entra a far parte della famiglia Parkis, l’innovativo portabici a spinta, diventando rivenditore ufficiale per l’Italia.

Nasce così una nuova partnership nel mondo delle due ruote, con Dolomeet che porta nel territorio nazionale un nuovo modo di concepire il parcheggio e deposito delle biciclette.

Parkis, un prodotto dal design nordico made in Lituania, sta facendo il giro del mondo grazie alle sue caratteristiche di semplicità e salva spazio incredibili. 

Il portabici a spinta più in voga del momento arriva in Italia.
Parkis, il portabici a spinta più in voga del momento arriva in Italia.

Modelli 

Parkis è disponibile in varie versioni, per adattarsi ad ogni esigenza e gusto: 

  • Exclusive: Il modello di alta gamma che combina funzionalità e design per un prodotto elegante e attraente. Realizzato in alluminio e acciaio inossidabile. 
  • Stainless Steel: La versione perfetta con eccellenti materiali per un prodotto più duraturo. Realizzato in alluminio e acciaio inossidabile.
  • MTB: Ruote larghe o strette, non importa. La versione universale adatta a tutte le esigenze. Realizzato in alluminio e acciaio zincato, verniciato.
  • Basic. Il più riconoscibile, di colore giallo brillante, è il prodotto maggiormente richiesto della gamma. Realizzato in alluminio e acciaio zincato.

Caratteristiche

  • Semplice da usare. Grazie al meccanismo automatico integrato, Parkis solleva magicamente la tua bici senza alcun sforzo fisico.
  • Salva spazio. Confrontandolo con i tradizionali parcheggi per biciclette orizzontali, Parkis occupa almeno il 40% di spazio in meno sulla superficie alla base. 
  • Design unico. Non solo semplice e funzionale, ma anche elegante e alla moda. 
  • Senza collegamenti elettrici. Un sistema meccanico eco-friendly privo di collegamenti elettrici
  • Installazione veloce. Facile e veloce da installare in qualsiasi luogo.
  • Non necessita manutenzione. Non richiede la tua attenzione. Sempre pronto all’utilizzo.

Grazie agli accessori disponibili può adattarsi ad ogni situazione: aree pubbliche e private, luoghi aperti o al chiuso, installabile su qualsiasi tipo di superficie.

Si amplia così l’offerta di Dolomeet dedicata alle due ruote, richiedi anche tu un preventivo, contattaci e non lasciartelo sfuggire! 

Come funziona Parkis?

Parkis è un portabici a spinta automatico, semplice e smart, una valida alternativa alle tradizionali restrelliere.

Avete mai provato a sollevare e parcheggiare una bicicletta elettrica da 20/25 Kg?

Parkis nasce per rendere piacevole e confortevole anche questo gesto normalmente estremamente faticoso!

Parkis: come funziona?

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