Piano generale della mobilità ciclistica: dal PNRR 600 milioni di investimenti per il cicloturismo

È stato pubblicato il primo Piano Generale della Mobilità Ciclistica che garantisce, attraverso i fondi del PNRR, 600 milioni di euro per lo sviluppo del cicloturismo in Italia. 

Il Piano, previsto dalla legge 2/2018 e predisposto dal Mims (Il Ministero delle Infrastrutture della mobilità sostenibile) di concerto con il Ministero del Turismo e con il via libera della conferenza unificata, prevede un finanziamento, già assegnato, pari a 943 milioni di euro, su un valore complessivo di 1,2 miliardi. Esso contiene una programmazione di lungo periodo per migliorare e potenziare i sistemi di mobilità ciclistica urbana e interurbana, in linea con le indicazioni europee. È stato elaborato grazie al dialogo costante con gli stakeholder e punta a realizzare il Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica (Snmc) per rendere tale modalità una componente fondamentale del sistema di mobilità sostenibile, con caratteristiche di accessibilità, impatto ambientale positivo e basso costo economico.

Obiettivi

Come si legge nel documento gli obiettivi generali si possono riassumere in: 

  • consolidare la rete infrastrutturale ciclabile in ambito urbano e metropolitano
  • promuovere, incentivare e sviluppare la mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano.
  • accrescere l’accessibilità ciclabile sicura negli ambiti urbani e metropolitani

Gli interventi

Il Piano illustra gli interventi in ambito urbano, metropolitano ed extraurbano (provinciale o intercomunale, regionale, nazionale ed europeo) per il cui sviluppo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) destina 600 milioni di euro.

Aumento della sicurezza dei ciclisti, miglioramento della segnaletica, creazione di uno spazio condiviso tra i diversi utenti della strada sono i capisaldi del Piano, insieme alla creazione di percorsi ciclabili nei centri urbani e a livello extraurbano anche per promuovere lo sviluppo turistico dei territori.

600 milioni per il cicloturismo dal PNRR

All’interno del Piano sono previsti interventi che promuovono lo sviluppo turistico dei territori, in particolare:

  • per le ciclovie turistiche il Pnrr prevede 400 milioni di investimenti negli anni 2022-2026 per realizzare almeno 1.235 di chilometri aggiuntivi ed effettuare opere di manutenzione straordinaria sulla rete esistente.
  • per le ciclovie urbane il Pnrr stanzia 200 milioni di euro per la realizzazione, entro giugno 2026, di 565 chilometri di percorso in ambito urbano e per rafforzare i collegamenti tra le stazioni ferroviarie e le università. 

Altri interventi

Le iniziative presenti sono anche orientate a favorire l’uso del digitale ormai importante per il ciclista che percorre le ciclovie urbane e turistiche.

Sono infine presenti interventi per l’aumento della sicurezza dei ciclo-amatori e per il miglioramento della segnaletica stradale.

L’importanza del cicloturismo

Il Cicloturismo rappresenta senza dubbio un segmento turistico in crescita e può certamente contribuire allo sviluppo di un turismo sostenibile. È un “veicolo” per cogliere la bellezza dei territori nelle loro sfumature, per vivere a stretto contatto con la natura.  All’aria aperta, in un susseguirsi di sensazioni. Un turismo definito lento, a volte faticoso, di certo appagante. Un binomio bici e turismo che richiama sempre più nuovi cicloturisti.

Gli interventi sopra descritti rientrano infatti nelle linee di azione del governo volte a promuovere lo sviluppo di un turismo sempre più sostenibile e a favorire la crescita di un settore, quello del cicloturismo, che può dare un forte impulso alla crescita del Paese. Non a caso, è previsto che ministero per la Mobilità Sostenibile e quello del Turismo elaborino un’azione di concerto per raggiungere l’obbiettivo.

La commissione

A testimonianza dell’impegno del Ministero a sostegno dello sviluppo del cicloturismo in Italia, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha firmato il decreto di istituzione della commissione di studio per il cicloturismo per l’esame e l’elaborazione di iniziative finalizzate all’implementazione del cicloturismo in Italia composto da esperti di alto rilievo: Gianluca Santilli (coordinatore), Ludovica Casellati, Riccardo Capecchi, Andrea Abodi e Andrea Noe’.

PNRR, fondi per lo sport e l’inclusione sociale

In corso di definizione il bando di 700 milioni di euro dedicato allo sport e all’inclusione sociale previsto dal PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Trasmesso dall’Italia alla Commissione Europea il 30 aprile 2021, il piano per la ripresa ha ricevuto una valutazione globalmente positiva in data 22 giugno 2021 ed è ora in corso di definizione.

Tra le 7 missioni di cui si compone di PNRR, rientrano anche le misure stanziate in materia di sport: il settore sportivo italiano avrà infatti un miliardo di euro per due linee di investimento:

  • 300 milioni per il potenziamento delle infrastrutture sportive nelle scuole
  • 700 milioni per la creazione di impianti sportivi e parchi attrezzati (Bando Sport e inclusione sociale)

Sport e inclusione sociale

Gli obiettivi

Attraverso il PNRR lo Stato intende “favorire la socializzazione e l’inclusione, valori fondanti dello sport“. L’obiettivo è quindi quello di creare presupporti durevoli per la diffusione e la promozione della cultura e della rigenerazione territoriale coniugate al potenziamento del ruolo dello sport. Attraverso il miglioramento di strutture sportive e parchi cittadini e il recupero delle aree urbane, si vuole agevolare le comunità più indigenti, garantire il diritto allo sport alle fasce deboli e favorire l’integrazione sociale, specialmente nelle aree svantaggiate e zone più degradate, sia urbane che rurali.

In tal modo si vuole inoltre rafforzare la capacità di resilienza economica e sociale e di mitigazione dell’impatto della crisi indotta dal perdurare della pandemia da Covid-19.

Destinatari

Ecco chi sono destinati i 700 milioni previsti dal PNRR per lo sport e l’inclusione sociale:

  • Enti locali (Regioni, Province, Comuni….)
  • Associazioni sportive
  • Scuole (che dovranno rendere accessibili a tutti i cittadini le proprie infrastrutture sportive durante l’orario scolastico)
  • Organizzazioni no profit
  • Oratori dotati di infrastrutture sportive

Cosa finanzia

I fondi serviranno per ammodernare le strutture sportive e i parchi cittadini esistenti e ad aumentare la disponibilità di spazi per praticare attività sportiva, con attenzione particolare alle aree svantaggiate e alle periferie urbane. Per ottenere il finanziamento infatti i progetti dovranno riguardare:

  • la costruzione e la riqualificazione di impianti sportivi, ubicati in aree svantaggiate del Paese, comprese le periferie metropolitane;
  • il completamento e l’adeguamento di impianti sportivi esistenti;
  • la distribuzione di attrezzature sportive nelle aree svantaggiate.

Linee di intervento

All’interno del bando sono previste 3 linee di intervento:

  1. Rigenerazione delle strutture sportive obsolete. Intervento considerato prioritario che mira alla riqualificazione ed all’efficientamento energetico degli impianti già esistenti sul territorio nazionale – non meno di 350 milioni di euro.
  2. Costruzione di nuove strutture sportive. I restanti fondi saranno destinati alla realizzazione di nuovi impianti, pur rispettando gli standard in termini di performance di efficienza energetica.
  3. Fornitura di attrezzature sportive. Una cifra marginale – non superiore a 40 milioni di euro – sarà dedicata comunque alla fornitura di attrezzature sportive.

Le fasi

Il bando vedrà la luce attraverso 3 fasi distnte:

  1. Analisi preliminari e azioni necessarie per preparare al meglio gli appalti pubblici e le attività di finalizzazione
  2. Fase di avvio e realizzazione dei progetti selezionati
  3. Monitoraggio e verifica del livello di implementazione dei progetti, al fine di individuare le best pratice, quelli cioè più efficaci da promuovere e replicare.

Il dipartimento per lo sport sta definendo la governance per la gestione dei 700milioni del progetto Sport e inclusione sociale. Per quanto riguarda i 300 milioni destinati all’impiantistica sportiva scolastica, conto in una fattiva collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Voglio cogliere questa occasione per migliorare l’impiantistica sportiva del nostro Paese e per rendere veramente accessibile a tutti lo sport per tutti.


Valentina Vezzali, Sottosegretario allo Sport, in un’intervista concessa a Emanuele Rizzi di Adnkronos, sulla propria presenza in occasione della Giunta e il Consiglio Nazionale, un momento per celebrare i successi sportivi dell’Italia ma anche per dare un indirizzo per i temi da affrontare per la ripresa post Covid.