Apertura BRN Bike Village | 4 giugno 2023

Forlimpopoli, 4 giugno 2023: questa la data di apertura ufficiale della maxi cittadella della bici BRN Bike Village. Si tratta del primo villaggio in Italia interamente dedicato al mondo della bicicletta che a breve verrà aperto agli appassionati di ciclismo e a chi vorrà apprendere i segreti delle due ruote, ma anche a tutti coloro che desidereranno, semplicemente, trascorrere una giornata all’aria aperta.

Il suo viaggio è cominciato nel Giugno 2021, quando iniziarono i primi lavori grazie ai fratelli Marco e Gianluca Bernardi, entrambi al timone dell’azienda forlimpopolese BRN Bike Parts. Un maxi progetto che intendeva rigenerare l’ex-area industriale dello storico zuccherificio Sfir: 70mila metri quadrati per un investimento di oltre 15 milioni. Un progetto che ha subito numerose modifiche in questi due anni e che in definitiva ospiterà ben 6 tracciati, diversi a seconda dei gusti e del livello di allenamento:

  • una pista per l’educazione stradale, destinata soprattutto alle scolaresche
  • una Mini pump kids marchiata Evolve
  • 2 pumptrack junior e pro che, con i loro 3.200 metri quadrati di sviluppo complessivo, costituiranno l’area pumptrack più grande d’Italia
  • le linee di dirt jumps, di cui vi parleremo nel prossimo capitolo
  • un tracciato per mountain bike

Oltre ai percorsi bike, all’interno del BRN Bike Village sorgeranno un ristorante bio, un bike cafè ed un’area a uso gratuito attrezzata con il necessario per fare un check-up completo al proprio mezzo.

Un progetto che ha investito molto dal punto di vista della sostenibilità ambientale con 600 nuove piantumazioni, un percorso ciclopedonale di quasi 2 km lineari, integrato e collegato alla rete ciclabile del comune di Forlimpopoli e soprattutto un impianto fotovoltaico da 200 kilowattora, in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico dell’azienda e del parco.

Abbiamo voluto fortemente il BRN Village per dare il nostro contributo alla promozione di stili di vita sani e sostenibili sul territorio. Siamo felici di aver creato uno spazio in cui promuovere il ciclismo per tutte le età, in un ambiente accogliente e sicuro. Abbiamo in cantiere tante idee, che prenderanno forma dopo l’inaugurazione. Non vediamo l’ora di condividerle.

Marco Bernardi, ad di Brn Bike Parts e ideatore di Buonfood, linea di alimenti funzionali per la salute e il benessere.

LA NUOVA LINEA DIRT

Se nel giorno dell’apertura del BRN Bike Village troverete anche una favolosa linea dirt, dovrete ringraziare un gruppo di ragazzi che, con un simpatico cartello appeso sul cancello del cantiere e una serie di instagram stories, si è mobilitato per richiedere a gran voce la realizzazione di un ulteriore pista – oltre alle 3 già presenti – esclusivamente dedicata alla BMX e agli appassionati di MTB Dirt. Richiesta che BRN ha deciso di accogliere, coinvolgendo per la realizzazione alcuni rider locali fra cui Nicola Frulli, titolare del negozio di biciclette Dinamo Cicli di Forlimpopoli, appassionato di BMX e coordinatore di questa specifica area del parco.  Il nuovo tracciato sarà caratterizzato da una rampa di ingresso e una di uscita alte circa 2 metri, a cui seguono 2 Funbox da 1,4 metri e 1,6 metri all’andata e altre 2 Funbox delle medesime dimensioni al ritorno, per uno sviluppo di circa 40 metri per ciascun senso si marcia.

Abbiamo deciso di accogliere la richiesta di questi ragazzi perché crediamo che il BRN Village debba prima di tutto essere un luogo in cui i più giovani possano trovare uno spazio in cui incontrarsi, immersi in un luogo in cui assieme a loro siano protagonisti lo sport, il benessere, un’alimentazione sana e il rispetto per la natura”.

MARCO E GIANLUCA BERNARDI

LA EVOLVE PUMP TRACK

Poteva esserci un villaggio interamente dedicato al mondo della bicicletta senza che ci fosse la firma di Dolomeet? Impossibile! Infatti all’interno del nuovo BRN Bike Village è presente anche una pump track modulare Evolve: qui trovate tutte le info!

Come andare in pump track

Come già spiegato in precedenza – ad esempio qui -, la pump track è un circuito chiuso dove si gira senza l’ausilio della pedalata, ma coordinandosi e pompando le whoops: oggi proviamo a spiegarvi meglio quali sono le base per andare in pump track e divertirsi.

Per farla breve, si tratta di schiacciare e tirare la bici sulle gobbe e nelle curve, spostando il peso del corpo per innescare un processo che genera velocità, sfruttando le discese per aumentare la pressione sui pedali e sul manubrio e le salite per diminuirla.

Pump track in asfalto Dolomeet e Trail Generation

Sulla pump track il movimento deve essere fluido, bisogna assecondare le gobbe in salita e spingere su braccia e gambe in discesa per prendere velocità. La Pump track è utile per tutti i biker: ci insegna a non toccare i freni in curva, a fidarci del nostro mezzo e delle nostre capacità. A cercare il nostro limite e sopratutto a migliorare la resistenza alla fatica. 

Torquato Testa, campione di dirt e slopestyle.

Per cominciare

La bici giusta

Per andare in pump track, fondamentale è scegliere la bici giusta. Dimentichiamoci la classica full, sulla pump è controproducente: nel pompare infatti, tutto ciò che è sospensione, tutto ciò che assorbe energia invece di trasferirla a terra è un male. La bici più adatta è sicuramente una dirt, una bicicletta rigida priva di ammortizzatori posteriori e con le ruote belle gonfie, con pressione pari a 4 bar circa. L’impostazione di guida deve essere alta, con il manubrio leggermente piegato all’indietro così che la guida si accorci e rimanga più vicina.

L’abbigliamento

Poche e semplici regole anche per cosa indossare quando si sale in pump track:

  • scarpe abbastanza alte da proteggere il malleolo
  • cavigliere
  • parastinchi
  • pantaloni aderenti e elasticizzati
  • paraschiena
  • casco (scodella o integrale)

I movimenti

L’impostazione

Una volta che l’equipaggiamento è definito si può procedere col salire in bici, ecco qualche accorgimento per un’impostazione di guida corretta:

  • tenere le mani strette, ma non rigide, sulle manopole
  • tenere un solo dito sul freno
  • posizionare il polso in linea con il manubrio, non troppo piegato
  • poggiare l’avanpiede sul pedale, in una posiziona leggermente spostata in avanti (per capirci, la fine del pedale deve corrispondere con l’inizio dell’alluce)
  • concentrarsi sullo sguardo: attenzione a non guardare nè la ruota nè troppo avanti. L’ideale è guardare a 4 metri di distanza dalla ruota, in questo modo si avrà cognizione sia di dove si trova la bici sia di dove ci si trova nello spazio.

Come pompare

Cominciamo ora ad entrare nel merito del movimento principale da apprendere per andare in pump track, cioè il pompare sui bumps. Il concetto chiave è semplice: mentre sei nella parte di discesa spingi con le gambe verso il basso e distendile per accelerare, mentre sei nella parte di salita invece, tieni le gambe flessibili per ridurre l’attrito e mantenere la tua velocità.

Movimenti per girare correttamente in pump track

In salita quindi l’obiettivo è alleggerirsi al massimo per non perdere velocità. Indispensabile sarà quindi saper distendere braccia e gambe. Se all’avvicinarsi della parte in salita del dosso spostiamo in alto il nostro peso, prima con le braccia tirando il manubrio verso l’alto e poi alleggerendo le gambe, neutralizzeremo la forza di gravità che tende a farci rallentare.

Diversamente, in discesa è necessario pompare al massimo per acquistare più velocità possibile. Proviamo dunque a schiacciare la bici a terra, spingendo in basso il manubrio e spostando il peso all’indietro: sedere e bacino dovranno trovarsi proprio sopra la ruota posteriore. La bici acquisterà velocità in modo proporzionale alla spinta data.

Il tutto con il giusto tempismo e coordinazione: quando la ruota posteriore si trova in cima alla gobba allora è ora di cominciare a spostare il peso all’indietro per pompare, quando la ruota raggiungerà la fine della gobba ci si dovrà rimettersi in posizione normale per poi distendersi in salita.

All’inizio ci sentiremo impacciati, ma già dopo qualche giro sentiremo il nostro corpo sciogliersi e i nostri movimenti diventeranno più fluidi. Ci accorgeremo dei primi miglioramenti subito, la velocità aumenta in maniera quasi inspiegabile, impareremo a sentire il nostro corpo e ad anticipare i movimenti.

Evoluzioni pump track

Come affrontare le curve

Una volta imparato a pompare, capiamo come affrontare al meglio le curve perchè se prese nel modo giusto ti aiutano a sentire l’accelerazione e combattere la gravità.

Esistono due tipologie di curve:

  • quelle senza appoggio, sostanzialmente in piano.
  • quelle con appoggio con la presenza della sponda.

Le prime vanno affrontate con i pedali sfalsati (uno su e uno giù) e sono fondamentali per apprendere la guida fuori sella, cioè riuscire a inclinare la bici a dx e sx portando il corpo dalla parte opposta sfalsando i pedali. Importante in questo caso sarà mantenere lo sguardo sempre avanti e, mentre si sfalsano i pedali, pedalare all’indietro per non cambiare la velocità e i ritmi, per evitare di perdere la coordinazione.

Le curve con sponda invece vanno affrontate con piedi pari; qui la discriminante principale è la traiettoria: si deve stare attenti a non stare nè troppo in alto nè troppo in basso, per evitare di scivolare e cadere. Lo sguardo anche qui gioca una ruolo fondamentale: nel momento di approccio alla curva si dovrà guardare il centro della curva, e man mano che ci si avvicina al centro, rivolgere lo sguardo all’uscita e quindi alle gobbe. Insomma, il trucco è trucco è mantenere l’inclinazione e tenere una traiettoria lineare. Per sfruttarle al meglio puoi anche fare un mezzo pump poco prima della curva, senza distendere del tutto le gambe e tenendole semi-piegate.


Bene, ora che hai le basi per andare in pump track, segui i consigli del campione di dirt Torquato Testa all’interno dei suoi tutorial e comincia a fare dei trick da vero pro!


Scopri dove puoi mettere alla prova le abilità acquisite: clicca qui per l’elenco di tutte le pump track firmate Dolomeet.

mappa pump track Dolomeet

Inaugurata la scorsa domenica la nuova pump track di Arma di Taggia

Concludiamo l’anno in bellezza con l’inaugurazione della pump track di Arma di Taggia: la struttura si trova in Via San Francesco, di fronte alla sede comunale ed inserita nel nuovo parco urbano Life Park.

Il Life Park in zona Levà, oltre alla pista per mountain bike, presenta una palestra a cielo aperto, un’ampia area giochi con un percorso avventura, un’area cani con attrezzatura per la dog agility e una pista di pattinaggio. In previsione poi l’implementazione di strutture per lo skateboard.

La pump track

Realizzata da Trail Generation, rete di imprese tra Dolomeet e Trail Zone, già nel mese di Luglio 2022, la pump track di Taggia è lunga circa 135 metri. Sinuosa e giocosa proprio come una pista di Formula 1, con interesezioni di corsia che permettono di creare traittorie sempre nuove. Facile da raggiungere, con una vista mozzafiato sulle Alpi Liguri e a sole due pedalate dalla spiaggia, d’obbligo un tuffo al mare dopo una session di riding.

L’inaugurazione

Domenica 18 dicembre, al taglio del nastro erano presenti il Sindaco Mario Conio, insieme al suo vice Espedito Longobardi, l’Amministrazione al completo e il Senatore Gianni Berrino. Presenti anche i campioni di mountain bike Loris Revelli (campione Italiano Downhill cat. Elite, 25° overall World Cup e 33° nel ranking mondiale), Sofia Priori (campionessa italiana Downhill cat. Junior e 15ˆ nel ranking mondiale di categoria), Filippo Murachelli (campione italiano Downhill Under 15) e Mattia Bianco (campione regionale Piemonte).

Dopo l’inaugurazione i campioni hanno anche deliziato i molti presenti con una serie di giri sulla pista di pump track che sarà poi aperta a tutti i cittadini.

Il ruolo del Consiglio Comunale Ragazzi (CCR)

All’inaugurazione presente anche il CCR, Consiglio Comunale dei Ragazzi di Taggia. L’idea del parco infatti nasce proprio da loro che, negli scorsi anni, avevano chiesto alla precedente amministrazione di realizzare una pista pump track nell’area in questione. L’amministrazione Conio ha voluto riprendere il progetto ampliandolo e andando a realizzare un vero e proprio parco urbano dedicato allo sport all’aria aperta.

Per dare sempre più importanza al volere e alla creatività dei bambini, l’amministrazione ha inoltre chiesto ai ragazzi del CCR di proporre e trovare un nome al parco. Tante le bellissime proposte giunte dagli alunni delle scuole secondarie di Arma, Taggia e Levà ma è stata quella del giovane Alessandro Lanteri, alunno della 3A dell’Istituto Comprensivo di Arma ad avere la meglio.

Il nome e la grafica del Parco Urbano sono stati creati dal giovanissimo Alessandro Lanteri della 3° A dell’Istituto Comprensivo Arma

Scopri le altre pump track inaugurate nel mese di novembre: Ozzano dell’Emilia, Monterotondo Marittimo e Corno di Rosazzo! Clicca qui: https://bit.ly/nuove-pump-track-italia

Novembre, il mese delle pump track: inaugurate 3 piste in giro per l’Italia

Novembre per noi è ufficialmente diventato il mese delle pump track: in poche settimane sono state completate e inaugurate ben 3 piste in diversi comuni del centro-nord Italia.

Grazie anche alla collaborazione con i colleghi di Trail Zone, specializzati in trail building e nella costruzione di pump track, l’autunno di Dolomeet è stato ricco di soddisfazioni. Sono state 3 le pumptrack progettate, realizzate e inaugurate durante il mese di Novembre 2022.

Monterotondo Marittimo

Inserita in un contesto di particolare pregio, la pump track di Monterotondo Marittimo, i cui lavori erano già stati terminati nel mese di maggio 2022, è stata inaugurata il 5 novembre 2022 al completamento del Trail Center. La pista, avvolta dalle colline toscane, sorge poco fuori dal centro storico del paese, all’interno di un progetto di riqualificazione dell’areacomposto da:

  • pump track (progettazione: Dolomeet Srl, realizzazione: Trail Zone)
  • bike center (progettazione e realizzazione: Dolomeet Srl, gestione: BikeGarage&more)
  • trails (realizzazione: Tasso Trail Solutions)

Corno di Rosazzo

La seconda ad essere completata è stata la pump track nel Comune di Corno di Rosazzo, collocata in Via dei Pini, nell’area sportiva del Comune. La pista, intitolata al pioniere del ciclismo Dino Granzotto, è stata inaugurata il 12 novembre in presenza dell’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti e del sindaco Daniele Moschioni.

Ozzano dell’Emilia

Ultima della lista per questo Novembre super carico, la pump track a due passi da Bologna. Inaugurata pochi giorni fa nel parco di Villa Maccaferri, la pista commissionata dal Comune di Ozzano dell’Emilia è stata realizzata grazie al co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna per interventi di sviluppo e qualificazione di spazi di aggregazione giovanili (L.R 14/2008) e rientra negli investimenti previsti nell’ambito del progetto “Ti seguo a ruota” pensato per favorire la creazione di nuovi spazi aggregativi per i giovani e per la pratica sportiva di giovani appassionati di mountain bike, skateboard, roller e monopattini.

le prime prove durante l’inaugurazione

Esplora la mappa e scopri tutte le pump track di Dolomeet costruite in Italia!

Come costruire una pump track

Chi di voi non vorrebbe una pump track nel proprio giardino? Scopriamo assieme come costruirla in modo corretto! Se nel precedente articolo vi avevamo dato qualche suggerimento pratico per trovare le soluzioni migliori in termini di materiali e resistenza, oggi entriamo nel concreto e capiamo davvero come costruire una pump track in asfalto.

Progettazione

La realizzazione di una Pump track di qualità, sicura e che sia duratura nel tempo richiede necessariamente particolari abilità tecniche e specialistiche, per questo il nostro consiglio è quello di affidarsi sempre ad esperti del settore in fase di pianificazione e progettazione.

Una volta individuata l’area, definito il layout e ottenuto le varie autorizzazioni a costruire si può passare alla parte pratica.

Costruzione

Preparazione dell’area

Per prima cosa è necessario delimitare e mettere in sicurezza l’area soggetta ad interventi, così come previsto dagli obblighi di legge. Da qui comincia la prima fase di preparazione del percorso:

  • pulizia del terreno: asportazione dello strato superficiale ricco di propaguli (terra vegetale), separazione dei materiali e creazione dell’area di lavoro.
  • livellazione del terreno tramite movimento terra al fine di ottenere un piano stabile che non abbia pendenze rilevanti;

Tracciatura

Arriva poi il momento del pump track designer, che traccia sul campo per mezzo di strumento GIS le linee della Pump track. In questo modo si definiscono gli ingombri e si individuano le zone dove si dovrà intervenire con mezzi meccanici per l’apporto di materiale.

Posa dei drenaggi

Prima di portare il materiale è importante definire le modalità di drenaggio: la pianificazione del regolare deflusso dell’acqua è un punto focale dell’intera opera in quanto consente alla Pump track di mantenersi nel tempo evitando punti di accumulo, zone fangose e pozze varie.

Si passa quindi alla predisposizione dei drenaggi realizzati per mezzo di pozzi di drenaggio a dispersione e, qualora necessario, per mezzo di tubi e pozzetti collegati alle tubazioni di scarico della rete delle acque bianche.

Apporto materiale

Inizia in questa fase l’apporto e il posizionamento del materiale necessario alla creazione del percorso. Tutti i movimenti terra, gli interventi di compattazione e i lavori di rifinitura sono da effettuarsi con mezzi idonei e secondo modalità specifiche in base alle diverse necessità, seguendo le indicazioni del tecnico specializzato. 

Strato superficiale

Prima di procedere alla posa dell’asfalto è necessario procedere alla finitura dello strato superficiale con controllo degli angoli e finalizzazione del fondo. Posa in opera di vari strati di inerte e di materiale stabilizzato per la creazione delle curve e delle gobbe, per mezzo di idonei strumenti di compattazione.

Posa del conglomerato bituminoso

Posa di conglomerato bituminoso sull’area della Pump track. 

Interventi di finitura

Una volta che saranno state affrontate tutte le fasi sopra descritte andrà delineata la segnaletica orizzontale, quali strisce sugli esterni delle paraboliche ed in altri punti specifici, al fine di rendere il percorso più piacevole, sicuro e di più facile percorribilità (soprattutto ad alta velocità). 

importante poi prevedere ulteriori ed eventuali opere di finitura quali riposizionamento della terra vegetale, semina del verde, segnaletica verticale ed altre opere.

I nostri trail builder di fiducia

Insomma, tutti possono costruire una pump track, ma non tutti lo sanno fare bene ed in modo corretto! A chi ci affidiamo noi? Ai nostri colleghi di Trail Zone, con ampia esperienza nel settore del trail building e della costruzione di pump track!

Le nostre realizzazioni

Con loro ci siamo mossi in tutt’Italia e abbiamo dato vita a percorsi davvero super, ecco quale esempio.

Regalati una pump track con il contributo del Bando Sport Outdoor 2021

Rappresenti un Ente Pubblico in Lombardia? Buone notizie: la Regione ti regala una pump track!

Grazie al Bando Sport Outdoor 2021, tutti gli Enti Pubblici lombardi possono accedere ad un contributo per l’installazione di strutture dedicate all’attività sportiva. Il bando prevede infatti l’assegnazione di contributi regionali a fondo perduto in conto capitale per la creazione di aree attrezzate per lo skyfitness e la creazione di playground nei Comuni lombardi.

Ma vediamone i dettagli…

Finalità e obiettivi del bando

L’avviso intende promuovere nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto.

La misura di finanziamento vuole essere infatti un segno di ripresa anche in risposta alle esigenze determinate dalla particolare situazione sanitaria e dalle misure di contenimento adottate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, che hanno costretto alla chiusura di palestre e centri sportivi, ed hanno generato una grande richiesta di spazi all’aperto per lo svolgimento delle attività sportive in sicurezza.

Il contributo del Bando Sport Outdoor 2021 per l'installazione di una pista pump track

I punti salienti

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari del contributo sono Enti pubblici (Comune, Provincia, Comunità Montana, Città Metropolitana, Ente Parco, etc.), proprietari delle aree nelle quali è prevista la realizzazione degli interventi, aventi sede legale e/o operativa in Lombardia.

Cosa finanzia

Il Bando prevede due diverse linee di finanziamento, una dedicata alle strutture di Skyfitness e l’altra (Linea 2) alla riqualificazione e allestimento di aree di playground dedicate agli sport outdoor. In questa seconda Linea del Bando Sport Outdoor 2021 è incluso il contributo per la realizzazione di pump track fisse e installazioni di pump track modulari.

L’agevolazione

L’aiuto, nella Linea 2, si configura come concessione di “Contributo a fondo perduto” fino all’80% delle spese ammesse a contributo. Sono ricompresi costi di progettazione, acquisto attrezzature e posa in opera, per un ammontare massimo di 150.000 € per ciascun intervento.

Come è possibile accedere? La presentazione delle domande

La domanda di partecipazione deve essere presentata, pena l’inammissibilità della stessa, dal legale rappresentante o altra persona munita di procura o delega.

La procedura è da effettuarsi esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi On Line all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it entro le ore 12:00 del 30 settembre 2021.


Cosa aspetti? Affrettati, leggi il Bando Sport Outdoor 2021 completo, accedi al contributo e regalati una pump track!

Dolomeet è disponibile per un confronto e per offrirti un preventivo personalizzato.

Pump track: quale scegliere e quanto costa

Scegliere una pump track da acquistare o realizzare, per chi non è particolarmente esperto in questo settore, è una questione che richiede un approfondimento specifico. Per questo motivo con questo articolo vi andrò a dare delle informazioni importanti che vi serviranno per capire bene di cosa stiamo parlando.

Prima di tutto è importante definire 3 aspetti importanti:

  • trovare una location;
  • inquadrare gli obiettivi che si vogliono ottenere;
  • identificare un budget di investimento che si intendende destinare a questo impianto.

PUMP TRACK MODULARI E COMPONIBILI

Una delle prime importanti scelte da fare è se orientarsi su una pump track modulare e componibile oppure su una struttura definitiva in asfalto o cls ecologico.

Modulari

Si tratta di strutture componibili a blocchi che si possono montare su superfici pianeggianti tipo asfalto, prato, terra. Queste strutture sono da considerarsi strutture amovibili e non sono vincolate al terreno, verranno solo appoggiate e fissate tra loro attraverso appositi sistemi. Solitamente vengono realizzati dei blocchi standard che in base alla geometria proposta e allo sviluppo metrico verranno collegate tra loro ottenendo un layout specifico.

Pro e contro delle pump track modulari.
  • PRO: leggerezza, possibilità di spostarla, indicata per eventi, il prezzo;
  • CONTRO: dimensioni ridotte dell’impianto, le geometrie sono limitate e standard, la larghezza è di 1mt rispetto ai 2mt della definitiva, contemporaneamente possono utilizzarla meno persone.
Quanto costa una pump track modulare?

Indicativamente il costo di una piccola pump track occupa una superficie di 410m2 con sviluppo metrico lineare del percorso di 36 metri è di 20.000€. Il costo invece di una pump track di buone dimensioni che occupa una superficie di 750m2 e ha uno sviluppo metrico di 70 metri in percorrenza è di circa 33.000€.

Pump track componibili a moduli in legno

Le pump track componibili possono essere realizzate anche con il legno, purtroppo indipendentemente dal materiale e dal trattamento fatto sappiamo benissimo che il legno, se esposto tutto l’anno agli agenti atmosferici, avrà un decadimento e un deterioramento nel tempo. Di seguito un esempio di una pump track realizzata artigianalmente:

pump track artiginale
Pumptrack in legno realizzata artigianalmente
pump track modulare
Pump track modulare in legno
pump track componibile
Particolari di una pump track in legno

Molto importante accertarsi che la superficie di scorrimento sia in materiale specifico che permetta un buon grip del pneumatico.

pumptrack prezzo
Modular pump track

Pump track componibili a moduli in materiale di derivazione nautica

L’evoluzione rispetto al legno è stata l’introduzione di nuovi materiali nella realizzazione delle pump track in materiale di derivazione nautica, una sorta di vetroresina che è assolutamente immune agli agenti atmosferici. Altri due benefici sono la leggerezza in quanto ogni modulo pesa circa 22kg e la totale assenza di elementi sporgenti e/o parti che possono essere soggette a vandalismo.

pumptrack prezzo
Pump track modulare in materiale di derivazione nautica

Grazie alla possibilità di scegliere colori RAL personalizzati le aziende possono declinare la pump track secondo i colori prescelti, come vediamo nelle immagini questo tipo di strutture hanno un notevole successo anche durante gli eventi.

pump track progettazione
Pump track componibile

Particolarmente indicate per utenti di tutte le età e per scopi ludici e didattici nelle località turistiche e nei Comuni.

pump track ditta
Pump track per bambini

Una struttura adatta sia ai principianti che ai bikers più esperti per mettersi alla prova e migliorare le doti tecniche di guida.

costruire pump track
Evolve pumptrack

PUMP TRACK FISSE E DEFINITIVE

Se si è veramente determinati a realizzare un’impianto ludico sportivo e didattico di una certa entità questa è sicuramente la scelta migliore. Per gli enti pubblici questi investimenti sono da considerarsi dei veri e propri impianti sportivi. Su queste strutture possono divertirsi grandi e piccini non solo in bici ma anche con monopattini, rollerblade, skateboard. Le pump track diventano dei veri e propri centri di aggregazione e inclusione sociale.

Pro e contro delle pump track definitive

  • PRO: soddisfa un’ampia utenza, bassi costi di manutenzione, pluridisciplinare, possibilità di layout specifici in base alla location;
  • CONTRO: il prezzo;
Quanto costa una pump track in asfalto?

Indicativamente il costo di una piccola pump track in asfalto che occupa una superficie di 620m2 e con sviluppo metrico lineare del percorso di 65 metri è di 44.000€. Il costo invece di una pump track in asfalto di buone dimensioni che occupa una superficie di 1050m2 con uno sviluppo metrico del percorso di 120 metri in percorrenza è di circa 78.000€.

Pump track in terra

Nell’immaginario il primo pensiero è quello di orientarsi su pump track in terra, sappiamo però benissimo che una volta realizzata la struttura poi sarà necessario effettuare una manutenzione ordinaria e straordinaria del fondo. L’azione dell’acqua va lavorare nel tempo sul fondo ed è facile che le geometrie delle gobbe e delle paraboliche cambino drasticamente. Inoltre la natura tende a riprendersi i propri spazi e la vegetazione tenderà a ricrescere velocemente.

Di seguito una pump track in terra realizzata da poco e molto ben tenuta.

pumptrack
Pump track in terra

Di seguito invece la cruda realtà e quello che vediamo più spesso a distanza di qualche mese se la pump track non viene costantemente mantenuta da un team locale con un ingente investimento in termini di lavoro.

pumptrack
Pump track con scarsa manutenzione

Pump track in cemento prefabbricato

Abbiamo preso in considerazione anche come struttura fissa una proposta di pump track in cemento realizzata con strutture modulari prefabbricate. A livello teorico sarebbe davvero fantastico avere una soluzione di questo tipo che sia davvero funzionale.

pumptrack cemento
Pump track a moduli in cemento

In termini di sicurezza purtroppo vediamo quanto gli angoli indicati dalla freccia gialla siano esposti e pericolosi in caso di caduta.

pumptrack cemento
Pump track pericolosa

Se questo aspetto probabilmente in qualche modo si può risolvere, la cosa che invece si nota maggiormente è la mancanza di linearità tra un modulo curva e l’altro. Questa caratteristica farà sicuramente saltellare la bici tra un modulo e l’altro annullando l’effetto accelerazione e il piacere di guida.

pump track cemento
Parabolica pump track

Pump track in asfalto

Questa è decisamente la soluzione definitiva se siete orientati ad avere un impianto ludico sportivo vincente che ospiti un ampio target di utenti. Può ospitare un numero elevato di utenti di tutte le età che possono utilizzare l’impianto contemporaneamente. Dal 2018 inoltre l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) ha normato e definito uno format di gara denominato “Redbull UCI Pump Track World Cup” che sta facendo conoscere ad un ampio pubblico le pump track di tutto il mondo.

pumptrack asfalto
Pump track in asfalto

La pump track è progettata per fare in modo che l’acqua piovana defluisca in punti di raccolta e non si accumuli sul percorso. La manutenzione è veramente minima.

pumptrack asfalto ditta
Pumptrack in asfalto

Pump track in CLS ecologico

Questa soluzione è l’ultima frontiera delle pump track definitive, si tratta di un materiale drenante con certificazione ambientale. Mantiene tutte le caratteristiche tecniche e funzionali della pump track in asfalto, ha un colore bianco e si innesta molto bene in zone verdi.

pump track asfalto
Pump track in materiale ecologico
proettazione pump track
Pumptrack in cls in realizzazione

Investire in una pump track è un investimento che può portare molteplici soddisfazioni ad investitori privati, enti pubblici e aziende.

realizzazione pump track
Pumptrack in famiglia

PER CONCLUDERE

Come potete vedere l’argomento pump track non è per niente banale, ci sono da fare delle scelte mirate che necessitano i dovuti approfondimenti. Il mio consiglio è quello di affidarvi a esperti di settore e farvi seguire passo passo nelle scelte da effettuare.

Dolomeet progetta e realizza pump track e bike park in tutta Italia sia modulari che in asfalto e cls.

Cos’è un trail?

Spesso i bikers parlano con termini tecnici o di comune utilizzo all’interno della “family”: la parola trail è un termine ormai comunemente utilizzato anche in Italia ma ovviamente non tutti sanno cos’è e di cosa si tratta.

COME STA CAMBIANDO LA MOUNTAINBIKE

Partiamo dal fatto che la mountainbike negli ultimi anni sta cambiando molto velocemente sia nei mezzi che nelle aspettative di chi la utilizza. Se fino a qualche anno fa ci si fregiava di essere dotati di migliaia di chilometri di percorsi dedicati alle mountain bike individuando strade secondarie, strade sterrate e mulattiere oggi i bikers sono sempre più alla ricerca di trails. Scopriamo quindi assieme che cos’è un trail.

IL TERMINE TRAIL

I trails in parole semplici sono sentieri chiamati anche “single tracks”. Possiamo trovare sentieri costruiti appositamente per i bikers oppure sentieri che, per natura sono destinati al trekking, ma che in alcune circostanze possono essere condivisi con i bikers:

  • dove la frequentazione di pedoni non è elevata
  • su sentieri che per le loro caratteristiche evitano sezioni dove i ciclisti acquistano molta velocità
  • in zone dove vi è un’elevata attenzione alla convivenza pacifica tra le parti.

VECCHI TRAILS

In molte località si stanno “aprendo” nuovi trails semplicemente andando a recuperare e sistemare vecchi sentieri ormai dismessi particolarmente chiusi in termine di vegetazione.

NUOVI TRAILS

Diversamente, in altre località i trails stanno nascendo ex novo. Dove si costruiscono nuovi sentieri spesso di assiste a un incremento della frequentazione bike e quindi ad opere di successo: un sentiero nuovo è un sentiero disegnato e tracciato appositamente per i bikers. Verranno poste al centro dell’attenzione questioni costruttive specifiche come pendenze e raggi di curva, con l’obiettivo di creare trails per un divertimento assicurato

IL FUTURO DEI TRAILS

Abbiamo fin ora parlato di costruzione e fruizione dei trails, ma e la loro manutenzione? Se realizzati con le tecniche costruttive giuste, i sentieri sono in grado i prevenire da sè il lavoro di deteriorarmento dato dall’acqua; è necessario comunque avere sempre a disposizione un team locale che si occupi della loro manutenzione ordinaria.

Grazie dunque ai nostri esperti trail builiders (tecnici specializzati nella costruzioni di bike parks e trails) per prendersi cura del nostro territorio e dei nostri sentieri!

Noleggiare una pump track per eventi e manifestazioni

Grazie alla nuova partnership con Zorzi Srl il noleggio di una pump track per il tuo evento sarà un gioco da ragazzi!

Siamo infatti felici di annunciare la collaborazione con Zorzi S.r.l, l’azienda veronese che da più di 40 anni opera con successo nel settore fieristico e degli eventi con il servizio di noleggio attrezzature di vario genere.

Un’iniziativa congiunta con l’obiettivo di superare i limiti della logistica e favorire la diffusione di attrezzature sportive e per lo svago in occasione di eventi, fiere e manifestazioni sportive.

Ora il noleggio di una pump track è più facile grazie alla partnership con Zorzi Srl
Ora il noleggio di una pump track è più facile grazie alla partnership con Zorzi Srl

Questa partnership segna un passo fondamentale nel percorso promozionale di Evolve Pumptrack, che si affida all’esperienza di un team di professionisti per far parlare di sé in tutta Italia. I servizi di Zorzi Srl sono disponibili sull’intero territorio nazionale per ogni tipo di manifestazione, intrattenimento e attività bike all’aria aperta, per singole giornate oppure per periodi più lunghi.

Se stai dunque organizzando un evento sportivo o sei in cerca di qualcosa di innovativo, diverso e di tendenza che arricchisca la tua location, questa nuova collaborazione ha proprio quello che fa per te.

A testimoniare il successo della partnership, la presenza di #evolvepumptrack al Campionato Italiano di Ciclismo 2020: ?? guarda il video e rivivi le emozioni di quella giornata!

Pump track al coperto: il Ciocco Bike Circle

La pumptrack è una pista ricca di curve e gobbe, dove si gira con la bicicletta senza pedalare. 
Può essere all’esterno o all’interno, garantendo un uso maggiore quando è indoor, perché indipendente dalle condizioni meteorologiche. Il Ciocco Bike Circle, in Toscana, è un esempio di una pumptrack al coperto.

Cos’è una pumptrack

La pumptrack è una pista ricca di curve, dossi e paraboliche. L’obiettivo è quello di girare muovendosi solo con il proprio corpo, senza pedalare

È il posto adatto per chi vuole allenarsi e sfidare le proprie capacità tecniche, oltre ad imparare i fondamenti della “guida attiva”, ovvero quella che sfrutta al massimo il mezzo per divertirsi facendo meno fatica. 
I biker di qualsiasi livello, dal principiante all’esperto, potranno affinare la loro tecnica di guida in modo sicuro e divertente. 
È adatta a tutte le età. I più piccoli possono girare in sicurezza sulle loro balance bike e avvicinarsi così a questa disciplina. Gli appassionati di mountain bike, invece, si possono allenare per migliorare le proprie capacità di guida. 

La pumptrack è riconosciuta come vera e propria disciplina dall’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e mette in campo diverse capacità dei biker, come l’equilibrio in sella alla propria bicicletta e la capacità di anticipare e sfruttare gli ostacoli

I mezzi consentiti su una pista di pumptrack sono, oltre alle biciclette, i monopattini, gli skateboard ed i roller.

Una pista di pumptrack al coperto si differenzia da quelle all’esterno perché la copertura permette di girare senza preoccuparsi del tempo atmosferico. Il fatto che sia al coperto infatti la rende una pista ideale per allenamenti anche quando le condizioni meteorologiche non sono ottimali. È inoltre percorribile in ogni stagione

Ciocco Bike Circle 

Al Ciocco si trova la più grande pumptrack area al coperto d’Italia. 3 piste Evolve pumptrack, per una lunghezza complessiva di 200 metri
Si tratta del luogo ideale per organizzare attività di intrattenimento ed eventi durante tutto l’arco dell’anno. Questo è possibile grazie alla sua caratteristica di essere al coperto.

Ci troviamo in Toscana e più precisamente in provincia di Lucca. Il Ciocco si estende tra il Comune di Barga e quello di Fosciandora, al confine tra la media e l’alta Valle del Serchio. E’ proprio questo fiume, il Serchio, a dar forma al paesaggio con caratteri diversi tra il Versante Apuano e quello appenninico. Il Parco del Ciocco supera i 1000 metri di altitudine. 

Le due ruote sono da sempre le protagoniste della storia del Ciocco. Il Parco infatti è stato sede nel 1991 del primo Mondiale di mountain bike in Italia e in Europa con le discipline del cross country e del downhill

In bici tutto l’anno 

I vantaggi di una pumptrack al coperto come quella presente al Ciocco Bike Circle perciò riguardano soprattutto il fatto di avere una copertura. Infatti, questa rende possibile il suo utilizzo in ogni momento della giornata ed in ogni periodo dell’anno, senza dover dipendere dalle condizioni atmosferiche esterne. Le piste indoor garantiscono quindi un maggiore utilizzo da parte degli utenti in termini di tempo.

Pump Track al coperto Ciocco Bike Circle

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