Come è nato McDonald’s e chi è stato Ray Kroc?
Ray Kroc è stato un uomo che grazie alle sue intuizioni ha profondamente cambiato le abitudini di vita e alimentari della società americana esportando infine il proprio modello in ogni angolo del pianeta.
Da Los Angeles ad Helsinki, da Roma a Mosca, a Tokyo o Sydney una cosa è certa: McDonald’s c’è.
Come è nato questo fenomeno mondiale?
Il libro racconta la storia di Ray Kroc, dalle sue prime esperienze lavorative arrivando fino al 1984, anno della sua morte.
Nel mezzo una vita vissuta all’insegna del coraggio e dell’intrapresa nel senso più ardito del termine.
A quell’epoca McDonald’s era già quotata in borsa e poteva contare su più di 4000 punti vendita sparsi per il mondo.
Ciò nonostante non aveva ancora assistito all’espansione globale di cui avrebbe goduto negli anni successivi e di cui sta godendo tutt’ora.
Il libro di Ray Kroc è un racconto fatto di tenacia e rischio ma anche grande capacità comunicativa ed empatia che fa della sua vita
“la storia di un uomo che a 52 anni ha avuto successo di colpo ma che ha affinato la sua arte nell’ombra per 30 anni prima di riuscire nel suo intento”.
Doti innate ma affinate giorno per giorno grazie a sperimentazioni, ricerca ed errori di valutazione.
Tra le biografie di uomini di questo calibro è ricorrente l’incapacità del protagonista, specie nei primi anni, di tutelarsi e prevedere fino in fondo i risvolti del business o di una firma apposta su un contratto.
A tal proposito, riferendosi alla sua prima trattativa con i fratelli McDonald, Kroc dichiara:
“si dice che un uomo che rappresenta sé stesso ha uno sciocco per avvocato, e fu certamente vero in quel caso”.
Nonostante le battute di arresto, ricorrenti nel volume, assistiamo alla storia di un visionario che non perde il focus sull’obiettivo, che costruisce un business grazie ad un’intuizione e che nel farlo genera uno dei patrimoni immobiliari più importanti e diversificati al mondo.
Un patrimonio la cui forza non si basa sui meri metri quadrati ma sulla loro posizione, sempre la migliore in ogni città, sempre raggiungibile e sempre ben alimentata da grandi aree a parcheggio o da flussi ineluttabili di nuovi clienti.
Quell’incontro casuale con i fratelli McDonald
Leggendo la storia di come è nato McDonald’s viene in mente De Bono e il pensiero laterale.
Kroc visitò il ristorante dei fratelli McDonald, ufficialmente da venditore del multimixer di cui a quel tempo era concessionario.
Raggiunto il locale Kroc venne a contatto con un’organizzazione impeccabile unita alla ricerca costante della qualità del prodotto finito, principi che alla base di quel primo e speciale “precursore del fast-food” e che sarebbero stati la vision per il nuovo business.
Kroc ebbe infatti l’intuizione di dirottare le proprie energie non già sulla vendita del multimixer quanto invece sulla creazione di un franchising di food basato sull’esportazione di un modello.
Quel modello, carpito e poi comprato ai fratelli McDonald, era basato sull’efficienza totale e volto a rendere il lavoro dell’addetto alla piastra sempre più agevole mantenendo alta la qualità e controllato il prezzo.
Un modello che lo stesso Kroc sintetizza in un acronimo QSPV (qualità, servizio, pulizia e valore) e che diventerà uno standard apprezzato a livello globale.
Ma come è nato McDonald’s e come può un uomo solo costruire tutto questo?
La realtà dimostra che una delle principali caratteristiche di un buon imprenditore è sapersi circondare delle persone giuste.
Vale anche per Ray Kroc, cosa che gli ha permesso di sviluppare i diversi rami del business che, nel tempo, spaziarono dalla gestione di ristoranti, all’immobiliare, alla formazione, alla ricerca e sviluppo di nuove soluzioni gastronomiche (vedesi colazioni, McMuffin, Big Mac ecc).
Il tutto senza mai dimenticare la comunicazione nella quale Kroc crede fortemente e nella quale investe regolarmente percentuali del fatturato aziendale.
Un credo che si trasferirà anche sul logo aziendale, per dare forza ad un’insegna che sarà marchio indistinguibile fino a diventare parte dell’architettura stessa dei locali.

Kroc racconta McDonald’s come una grande squadra fatta di gestori motivati e rispettati e con un approccio positivo all’ingaggio con la concorrenza che:
“pone l’accento sulle proprie forze, enfatizza la qualità, il servizio, la pulizia e il valore”
Un sistema che, nonostante le polemiche sorte nel tempo, lascia trasparire una dimensione umana che vede nella squadra marito e moglie il proprio fondamento.
Il coraggio di rischiare e la tenacia come valore
Questo libro, che si può comodamente leggere in un pomeriggio, è un elogio al lavoro come fonte di felicità
“se non si rischia niente, non si prova orgoglio nell’ottenere qualcosa”
ma anche la fotografia di un’azienda viva, fatta di key person indipendenti e motivate perché
“se due dirigenti la pensano allo stesso modo si vede che uno dei due è superfluo”.
In chiusura Kroc ci lascia il suo mantra, quel breve testo che lo ha accompagnato tutta la vita e che spiega veramente come è nato McDonald’s.
Kroc e il mantra si completano l’un l’altro in quanto certamente è il mantra ha dato a Kroc l’ispirazione per perseguire l’obiettivo ma è altrettanto certo che Kroc ne ha dimostrato l’indiscussa validità.
Niente al mondo può sostituire la tenacia. Il talento non può farlo: non c’è niente di più comune di uomini pieni di talento ma privi di successo. Il genio non può farlo: il genio incompreso è quasi proverbiale. L’istruzione non può farlo: il mondo è pieno di derelitti istruiti. La tenacia e la determinazione invece sono onnipotenti
Calvin Coolidge – XXX Presidente degli Stati Uniti d’America
Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche Siamo nati per muoverci