FONT: Come ? Cosa ? E perché ?

Come il colore, i caratteri tipografici hanno un forte impatto sulla nostra mente, ci permettono di evocare emozioni e sensazioni nel nostro pubblico, saperli usare e riconoscere ci aiuta a definire il messaggio che vogliamo trasmettere. I caratteri sono composti da tante piccole parti che definiscono lo stile e di conseguenza il font.
MA PERCHÈ UNA SEMPLICE SCRITTA FA TUTTO QUESTO?
Ebbene seppure involontariamente, leggendo un testo o un manifesto
associamo lo spessore, l’altezza e l’inclinazione della parola a un determinato contesto.
–Questo perché?
Per lo stesso motivo per cui sappiamo che mettere una mano su una griglia ardente non è un’ottima idea, stiamo parlando dell’esperienza.Nell’arco della nostra vita abbiamo creato una fitta ragnatela di informazioni che ci aiutano a capire e studiare l’ambiente, il contesto o la persona che abbiamo davanti, per poterci adattare al meglio.
Ora ti pongo un esempio concreto, pensa di dover scrivere diversi inviti per tre eventi differenti l’uno all’altro.
Il primo è una festa di compleanno per il tuo fratellino,
il secondo un volantino per una manifestazione del cambiamento climatico e il terzo è una comunicazione di lavoro. Per comodità di confronto usiamo la parola “FONT”.

Non c’è un giusto o sbagliato, ma probabilmente in un gruppo di persone la maggioranza farà la tua stessa scelta. Puoi quindi notare come ogni font ha una sua personalità distinta che riflette meglio un messaggio rispetto ad un’altro.
TIPI DI FONT
Come abbiamo visto in precedenza il nostro istinto sa riconoscerli,
perché abituato a vederli nella quotidianità.
Anche grazie a specifici studi, come quello condotto nel 2006 dal Software Usability Research Laboratory (SURL)
si è cercato di comprendere meglio la personalità dei vari caratteri tipografici, sottoponendoli all’osservazione di più soggetti.
Ora facciamo una panoramica sulle principali famiglie.
SERIF

In tipografia con Serif si intende la presenza di grazie, un tratto
più allungato all’estremità della lettera.
Questo dettaglio gli conferisce maggiore eleganza, una perfetta leggibilità, spesso utilizzato per libri e testi.
A sua volta si divide in 4 principali sottogruppi:

SAN-SERIF

Si differenziano dai Serif proprio per la mancanza nelle lettere delledistintive grazie,
è molto indicato per lettura da dispositivi mobili, in quanto
occupa meno spazio rispetto ai primi.
Si divide in 3 gruppi:

SCRIPT FONT

Sono la categoria di font che vogliono somigliare al corsivo o alla scrittura a mano, conferiscono una personalità creativa ed elegante, non molto indicati se vogliamo che il testo sia leggibile per più persone possibili, avendo spesso forme più inclinate e elaborate.
Si suddividono in numerosi sottogruppi, proprio come la nostra scrittura che si differenzia da quella degli altri.
DECORATIV

Questi a differenza di tutti i precedenti,
non hanno una vera e propria categorizzazione,
spesso sono caratteri già esistenti e modificati
a gusto e esigenza dell’azienda,
privato o creativo che si vuole distinguere dalla massa.
FONT BOMBA
Ora che abbiamo un’idea un più concreta di quello che fanno e sono i font, vediamo come si può enfatizzare o dare toni differenti alle parti più importanti e significative, per far immergere il lettore al meglio nel tuo discorso.
-COME?
Una cosa che può rendere più scorrevole la lettura di un testo, sono gli spazi tra una riga e l’altra, chiamati col nome di interlinea. Ovviamente ricordiamoci che il troppo stroppia, in ambi i casi.
Per esempio…

Dunque come avrai intuito, il mondo della tipografia è molto vasto e se lo si vuole approfondire a fondo, non basterà un solo pomeriggio. Ma solo sperimentando avrai la certezza di trovare l’insieme giusto dei caratteri adatti al tuo blog o sito, per trasmettere emozioni e sensazioni al tuo pubblico, raggiungere lo scopo e far esplodere al meglio la tua personalità.