Turismo sportivo, un’opportunità per il futuro

Turismo sportivo, un’opportunità per il futuro: spiegazione, dati, accessibilità e riflessioni generali e di valorizzazione del territorio.

Chi è un turista sportivo?

Innanzitutto precisiamo il fatto che un turista sportivo non è solo chi pratica sport in maniera agonistica o professionale ma il più delle volte si tratta di un appassionato di questo settore. Allo stesso modo di un viaggio intrapreso proprio con l’intenzione di fare sport anche uno spostamento per vedere una partita di calcio è considerato turismo sportivo. Semplicemente con una minima distinzione: si definisce un turista attivo colui che pratica sport, mentre turista passivo colui che segue sport dal vivo. Una tipologia di turismo che ha preso il sopravvento negli ultimi decenni anche grazie alla maggiore facilità di spostamento. Oggi giorno infatti non si viaggia più solamente per relax o per cultura, ma può essere anche un momento per praticare sport o seguirlo.

Un po’ di dati e curiosità

Il turismo sportivo rappresenta il 10% dell’industria turistica mondiale e genera un business da 9 miliardi di euro annui: un trend in continua crescita sia in termini di volume d’affari che di pernottamenti totali. La maggior parte dei turisti sportivi che arrivano in Italia provengono dal Regno Unito, Germania, Spagna, Danimarca, Svezia e dalla Finlandia.

E il turismo interno?

  • un italiano su quattro sceglie la propria destinazione di viaggio in base all’offerta sportiva che essa offre
  • oltre venti milioni di italiani praticano una o più attività sportive
  • oltre dodici milioni di italiani hanno effettuato un trasferimento turistico per questo motivo nell’ultimo anno. 

Turismo sportivo: un settore in continua crescita

Per la crescita del futuro sportivo in Italia, un investimento di un milione di euro.

Grazie ai 200 milioni di euro del Fondo Rilancio Startup istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2020, con l’obiettivo di supportare le piccole startup e le PMI innovative, Endu – la più grande digital company nel mondo dello sport di endurance – ha ottenuto un investimento di un milione di euro. L’obiettivo del finanziamento di ENDU è sostenere lo sviluppo della propria piattaforma attraverso il binomio che lega la promozione territoriale dell’Italia con gli eventi sportivi endurance.

Turismo sportivo ed accessibile

Al giorno d’oggi l’inclusività è un topic importantissimo, quindi la necessità di comfort e strutture adeguate che evitino (o eliminino) ostacoli e difficoltà è sempre più richiesta. Nonostante questo, non tutte le strutture ricettive e/o gli operatori turistici si sono attrezzati per rendere le proprie strutture ed eventi accessibili a chiunque. Questo non per mancanza di interesse, ma più per una mancanza di fondi, integrata ad un’incertezza per quanto riguarda l’andamento economico del settore nei prossimi anni. Come anticipato precedentemente, lo sport genera un flusso di attrazione enorme ma molte volte si sottovaluta il fatto che esso deve risultare accessibile a chiunque.

Nuove opportunità di valorizzazione del territorio grazie al turismo sportivo

Molte località hanno deciso di cavalcare l’onda di questo nuovo ed interessante trend così da poter estendere la stagione turistica tradizionale ed avviare il processo di destagionalizzazione attraendo nuovi flussi di visitatori. Una scelta supportata anche dai dati di mercato, come quelli diffusi da Eurosport, che sostiene che i viaggiatori che vogliono assistere ad eventi sportivi sono più propensi a coprire lunghe distanze e che i turisti sportivi si caratterizzano per la loro capacità di spesa elevata e per tempi di permanenza medi più lunghi rispetto ad altre categorie.


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