Ciclismo e Ucraina: le Nazionali accolte in Italia

È già passato oramai qualche giorno da quando le l’Italia ha allungato la propria mano verso l’Ucraina del ciclismo: il 10 marzo alle ore 17.45 a Fiuminico sono infatti atterrate le Nazionali ucraine, dirette a l’Aquila.

Una delegazione ucraina composta di 20 atleti (tra Donne Elite, Donne U23, Under 23, Elite e Juniores) e 4 tecnici, sorpresa dall’invasione russa durante un ritiro in Turchia e impossibilitata a far rientro nel proprio Paese, ha trovato rifugio in Italia grazie alla disponibilità della Federazione Ciclistica Italiana e della regione Abruzzo.

Ad accoglierli per FCI il presidente federale Cordiano Dagnoni e il segretario generale Marcello Tolu, l’assessore allo sport della regione Abruzzo Guido Liris, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e una folta schiera di giornalisti.

“Ringraziamo l’Italia che ci ha offerto subito ospitalità in una situazione difficile per il nostro Paese. Alcuni di questi ragazzi hanno i genitori da giorni nei rifugi sotto i bombardamenti; è un momento drammatico…Abbiamo chiesto aiuto all’Italia perché per noi il vostro Paese è sinonimo di ciclismo; uno dei luoghi migliori dove poter continuare ad allenarci e gareggiare.”

Capo delegazione, Sergiy Grechyn

Fondamentale, per la riuscita del trasferimento, anche la disponibilità della Israel Cycling Academy, che ha contribuito a far arrivare il gruppo nel nostro Paese e continuerà a supportarlo dal punto di vista tecnico nel loro soggiorno.

Il loro futuro?

Gli atleti e i tecnici delle Nazionali di ciclismo provenienti dall’Ucraina rimarranno in Italia, e più precisamente a l’Aquila fino a quando non potranno fare ritorno in patria.

Qui potranno continuare ad allenarsi, non solo grazie alla delibera firmata da FCI che modifica in via provvisoria le norme attuative in modo da favorire la partecipazione dei ciclisti ucraini alle gare in Italia, ma anche grazie all’aiuto delle società abruzzesi e di tutto il mondo del ciclismo italiano, subito mobilitatosi per aiutare i colleghi ucraini.

“Il ciclismo italiano si mette a completa disposizione per rendere questi giorni meno amari. In questo momento non stiamo offrendo solo aiuto, ma stiamo saldando un’amicizia profonda tra due Paesi. Numerose società sportive mi hanno contattato per offrire la propria disponibilità…Il nostro pensiero va al popolo ucraino, alle famiglie di questi ragazzi e a tutti coloro che stanno soffrendo per la guerra.

Presidente FCI, Cordiano Dagnoni