Vacanze scolastiche in Europa: come la scuola condiziona il turismo europeo

16/05/2020
6 minuti di lettura

Chiunque lavori nel settore turistico conosce l’importanza dei periodi di vacanze scolastiche degli Stati dell’Europa facenti riferimento al target della propria destinazione.

Il motivo? Se incrociamo la conoscenza precisa di questi dati con una analisi puntuale di arrivi e partenze sul nostro territorio, possiamo avere sorprese importanti e i motivi sono molteplici:

  • si può capire come si muovono i flussi di turisti;
  • è possibile individuare quali sono le regioni, e non solo gli Stati, che gradiscono il nostro territorio;
  • si può capire se ci sono territori che proprio non conoscono il nostro territorio;
  • oppure, più semplicemente, conoscere meglio il proprio target per massimizzare e/o razionalizzare gli investimenti in comunicazione.

Personalmente preferisco ribaltare il concetto e guardare questi dati da un’altra prospettiva.

Lo scopo è quello di cercare opportunità inesplorate partendo da una auto-analisi volta a focalizzare bene quali sono i periodi scoperti o di “bassa stagione” e lavorare per trasformarli in periodi di “alta stagione” andando a cercare territori e regioni “sul mercato” o pronti alla vacanza in quel preciso periodo e concentrando li i propri sforzi ed investimenti, siano essi in comunicazione siano essi in attività su tour operator.

Partiamo quindi dalla base.

Il metodo di lavoro e di raccolta dati

Raccogliendo informazioni nel web, tra le fonti della commissione europea e nei siti della pubblica istruzione statale o regionale ho organizzato alcune tabelle semplificate riguardanti le vacanze scolastiche in Europa.

Note per chi legge:

  • non ho considerato vacanze di un solo giorno ma solo periodi di almeno due/tre giorni, così da rendere le date interessanti sotto il profilo degli spostamenti turistici;
  • i dati sono aggiornati al 2019 in quanto sul 2020 purtroppo graveranno gli stop imposti da Covid-19 che per l’anno in corso modificheranno i calendari scolastici;
  • i dati riportati sono una elaborazione che non nasce per essere precisa e puntuale ma “indicativa” seppur fedele alla realtà. La programmazione scolastica è infatti spesso materia di autonomia regionale o locale ed impossibile da mappare con precisione.

Cliccando sui nomi degli Stati, che ho organizzato per data di adesione all’UE, si aprirà il relativo elenco di dettaglio.

PS: ho tenuto in elenco anche il Regno Unito. Non si sa mai.

Come sono distribuiti i periodi di vacanza scolastica negli stati europei?

Il calendario scolastico dei paesi europei è abbastanza simile nella propria distribuzione, con l’inizio ad agosto/settembre e la fine a giugno, quello che in generale varia è la distribuzione delle vacanze durante l’arco dell’anno.

Secondo un’analisi della Commissione Europea, il numero di giorni di scuola totali varia tra i 156 giorni dell’Albania e 200 giorni di Danimarca e Italia mentre la metà dei paesi e delle regioni ha un numero di giorni scolastici che varia tra 170 e 180.

Oltre alla pausa estiva, ci sono altri quattro periodi principali delle vacanze scolastiche in Europa:

  • le vacanze autunnali; 
  • Natale e Capodanno;
  • le vacanze invernali / di Carnevale;
  • la primavera / Pasqua.

Con l’eccezione delle vacanze di Natale e Capodanno che sono generalmente uniformi, le altre pause scolastiche differiscono per lunghezza e tempistica. 

Festività comuni in aggiunta alle quali tutti i Paesi offrono giorni aggiuntivi di ferie per occasioni pubbliche o religiose.

In autunno, ad esempio, i bambini hanno una settimana di vacanza in 19 Paesi / regioni; negli altri Paesi varia tra due giorni (ad esempio Repubblica Ceca, Islanda e Serbia) a tre settimane (Svizzera).

In 13 Paesi non ci sono pause dagli studi (ad es. Albania, Austria, Croazia, Montenegro).

A Natale, quasi tutti i Paesi offrono due settimane di ferie; in pochi Paesi c’è solo una settimana (ad esempio Polonia e Slovenia) e fino a tre settimane nel caso della Germania. 

La durata delle vacanze invernali di carnevale è:

  • una settimana in 21 Paesi;
  • due settimane in Francia, Polonia e Turchia; 
  • otto Paesi non hanno festività in quel periodo (ad es. Albania, Cipro e Grecia). 

Le vacanze di primavera / Pasqua durano una o due settimane nella maggior parte dei Paesi; negli altri durano tra i 4 giorni di Finlandia e Slovacchia alle tre settimane proposte dal calendario della Svizzera.

Vacanze scolastiche in Belgio

Le vacanze scolastiche sono stabilite in maniera uniforme a livello nazionale e le vacanze estive sono fisse e vanno dall’1 luglio al 31 agosto.

Oltre a queste in Belgio ci sono circa due settimane di vacanza a Natale, una settimana a Carnevale e una pausa di una settimana ad inizio novembre.

Vacanze scolastiche in Francia

In Francia la scuola inizia a settembre e termina all’inizio di luglio. Il Paese è suddiviso in tre zone (A, B e C) che corrispondono ad altrettante pianificazioni delle vacanze.

Oltre alle vacanze estive sono previste circa due settimane di vacanze di Natale, tra febbraio e marzo due settimane di vacanze invernali e due settimane di vacanza in primavera.

Vacanze scolastiche in Germania

La Germania, come spesso accade anche in altri settori, si distingue in maniera molto marcata dagli altri Paesi europei.

Ciò che colpisce è la forte autonomia che viene demandata ai singoli Länder, autonomia che si esprime in una ripartizione veramente oculata delle vacanze scolastiche lungo quasi l’intero arco dell’anno.

Tale ripartizione trae motivazione storica, dalla necessità di non fermare mai la produzione industriale ed è quella che molti di noi potrebbero definire la più logica, funzionale e efficiente soprattutto per distibuire al meglio il flusso di turisti nelle varie località di villeggiatura.

In Germania le scuole nei diversi Länder iniziano tra il 6 agosto e l’11 settembre, dopo sei settimane di vacanze estive.

Durante l’anno scolastico ci sono una o due settimane di pausa in autunno, due o tre settimane di vacanza a Natale, una settimana a febbraio e due o tre settimane di vacanza a Pasqua.

Vacanze scolastiche in Italia

La situazione delle vacanze scolastiche in Italia direi che ci è nota a parte alcune lievi differenze di regione in regione. In generale il calendario presenta lunghe ferie estive tra metà giugno e metà settembre, due settimane di ferie natalizie ed una settimana di vacanza a Pasqua.

Sono previsti inoltre ponti di Ognissanti, dell'Immacolata e specie in alcune regioni qualche giorno di vacanza o ponte a Carnevale.

Vacanze scolastiche in Lussemburgo

Vacanze scolastiche nei Paesi Bassi

In Olanda le vacanze scolastiche sono regolate uniformemente e si basano sulla suddivisione del Paese in 3 zone (nord, centro e sud).

Nel calendario è presente una settimana di vacanze di primavera e in autunno, due settimane di vacanze di natale e una pausa estiva di un mese e mezzo circa.

Vacanze scolastiche in Danimarca

In danimarca l’anno scolastico si divide in due semestri con inizio ad agosto il primo ed a gennaio il secondo.

Le vacanze estive iniziano a fine giugno e terminano ad inizio agosto.

Durante l’anno scolastico sono previste due settimane di vacanza a Natale, una settimana a Pasqua, una settimana a ottobre ed una settimana a febbraio.

Vacanze scolastiche in Irlanda

In Irlanda la durata dell'anno scolastico è stata uniformata per legge nel 2004. L'anno scolastico inizia a partire dal primo settembre e finisce il 30 giugno.

Le vacanze in Irlanda durano quindi sempre dall' 1/07 fino al 31/08.

Vacanze scolastiche in Regno Unito

Nel Regno Unito le vacanze scolastiche dipendono dalla Nazione Costitutiva di provenienza.

Inghilterra, Irlanda del Nord, Galles e Scozia hanno infatti periodi diversi di vacanza, gestiti in autonomia e generalmente molto ben distribuiti come si può vedere dalla tabella di seguito.

Gli studenti di Sua Maestà possono contare su una settimana di vacanze invernali, due settimane a primavera/Pasqua, qualche giorno a maggio, una settimana di vacanze autunnali, due settimane di vacanze di Natale e due mesi di vacane estive.

Vacanze scolastiche in Grecia

Vacanze scolastiche in Portogallo

Vacanze scolastiche in Spagna

Vacanze scolastiche in Austria

In Austria le vacanze di Pasqua, Pentecoste e Natale sono le stesse a livello nazionale.

Le vacanze estive e di fine semestre variano lievemente a seconda della regione.

Vacanze scolastiche in Finlandia

Vacanze scolastiche in Svezia

L’anno scolastico in Svezia si divide in due semestri, inizia ad agosto e termina a giugno. Sono previsti circa due mesi di vacanze estive, qualche giorno di vacanza tra ottobre e novembre, circa due settimane di vacanza a Natale, una settimana di stop variabile a seconda della zona tra febbraio e marzo e una pausa a Pasqua di una settimana.

Vacanze scolastiche in Repubblica Ceca

Vacanze scolastiche a Cipro

Vacanze scolastiche in Estonia

Vacanze scolastiche in Lettonia

Vacanze scolastiche in Lituania

Vacanze scolastiche a Malta

Vacanze scolastiche in Polonia

In Polonia, le vacanze sono regolate a livello nazionale, tranne le due settimane pausa invernale che variano a seconda delle province (Voivodati).

Vacanze scolastiche in Slovacchia

Vacanze scolastiche in Slovenia

In Slovenia, le vacanze sono regolate a livello nazionale, tranne la settimana di pausa invernale che varia a seconda della zona: regione dell’Est o regione dell’Ovest.

Vacanze scolastiche in Ungheria

Vacanze scolastiche in Bulgaria

Vacanze scolastiche in Romania

Vacanze scolastiche in Croazia

L’impatto dei periodi di vacanza scolastica sul turismo nazionale ed europeo

Credo sia facile concludere che la situazione a livello europeo è alquanto frammentata.

Non sta a me giudicare su quale sia la ripartizione più funzionale sotto il profilo scolastico, questo è un tema che deve essere dibattuto principalmente da pedagogisti qualificati.

Come a molti di voi lettori a me invece piacerebbe vedere uno studio sull’impatto economico che potrebbe generare una diversa ripartizione dei periodi di vacanza a livello nazionale.

Un’analisi fatta di numeri concreti, flussi di turisti e prospettive.

Per molti anni gli enti di promozione turistica, a ragione, hanno inseguito il turista estero per le più disparate motivazioni. Potere di spesa, tipologia di vacanza desiderata ecc.. 

Oggi, alla luce dell’emergenza Covid19 e dell’impatto che la stessa ha avuto e sta avendo sul turismo in generale, dobbiamo prendere atto del nuovo contesto in cui saremo necessariamente chiamati ad operare.

Un contesto in cui il turista italiano rappresenterà la prima e forse unica soluzione, almeno nel breve periodo.

Alla luce di ciò, dovendo rivedere l’impostazione turistica nazionale, io credo fortemente che non si possa prescindere dal coinvolgimento fattivo del mondo della scuola, per immaginare un calendario nazionale fatto di tante specificità, periodi di vacanza ripartiti in maniera oculata.

Un vero e proprio new deal, che tuteli la qualità dell’insegnamento ed i diritti dello studente ma che diventi altresì volano per l’economia.

E nel fare questo chissà che non si riesca finalmente ad abbattere quel muro cementizio tutto italiano già messo in luce dal compianto Marchionne e segnato a calendario tra luglio e settembre…

Per chi volesse approfondire ulteriormente consiglio una visita su questo sito svizzero, dal quale anch’io ho tratto spunto e che ritengo un valido riferimento in materia

Un’altra pubblicazione completa e chiara, edita dalla Commissione Europea è: The Organisation of School Time in Europe: Primary and General Secondary Education, European Commission, 2018/19, Eurydice – Facts and Figures. Sicuramente la guida più autorevole sul tema trattato in questo articolo.

L'AUTORE
Alessio Migazzi
CEO | BoD
Alessio Migazzi è tra i fondatori di Dolomeet SrL di cui è CEO dal 2016. Appassionato di management e strategia d’impresa, ha lavorato prevalentemente nel campo della comunicazione come project & marketing manager.