Quanto costa sciare: prezzi skipass e hotel | Stagione 2022/2023
Quanto costa sciare: prezzi skipass e hotel | Stagione 2022/2023

Vacanze sulla neve: quanto costa lo skipass nella stagione 2022/2023?

18/10/2022

Quella del 2022/2023 si prospetta una stagione sciistica difficile, con costi esplosi dai pernottamenti, alla ristorazione, dai materiali fino agi skipass: scopriamo assieme quanto costa sciare dopo i rincari.

Il caro energia «impedirà a una fetta sempre più ampia di italiani di godere di qualche giorno sulla neve e trasformerà la settimana bianca in un lusso riservato ai ricchi».

È l’allarme lanciato da Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, che stima una crescita tra il +15% e il +18% dei costi per una settimana bianca rispetto alla scorsa stagione. Impianti sciistici, strutture ricettive, bar e ristoranti, per riuscire a portare avanti l’attività e sostenere costi di luce e gas sempre più proibitivi, sono infatti stati costretti ad aumentare prezzi e tariffe, scaricando così sui consumatori finali il conto della crisi energetica.

Trasporti esclusi, si calcola una spesa media procapite tra i 1.400 e i 1.600 euro, ma vediamo le singole voci nel dettaglio, a cominciare dallo Skipass, una delle componenti più incisive.

Skipass 2022/2023: quanto costa?

Il caro bollette fa aumentare lo skipass anche oltre il 13%. Ad aprile si parlava di un +6%, a maggio +8% per arrivare al +10% in funzione della congiuntura internazionale e le possibili reazioni della clientela.

Aumento in parte mitigato dallo sconto (-5%) offerto a chi acquista online i pass.

Costi skipass giornalieri in alta stagione

2021/20222022/2023Aumento percentuale
Dolomiti SuperSki64 €74 €10,4 %
Bormio46 €52 €13,0 %
Livigno52 €59 €13,5 %
Courmayeur56 €61 €8,9 %
Cervinia53 €57 €7,5 %
La Thuile47 €51 €8,5 %

Costi abbonamenti stagionali

2021/20222022/2023Aumento percentuale
Dolomiti SuperSki870 €890 €2,3 %
Bormio775 €825 €6,5 %
Livigno787 €880 €11,8 %
Valle d’Aosta1.180 €1.286 €9 %

Siamo nel pieno di un ciclo di turbolenze scandite dall’inflazione, dai costi delle materie prime e delle bollette energetiche. Il Consorzio ha messo a punto la propria offerta per una stagione che inizierà alla fine di novembre e chiuderà ad aprile quando termina la stagione.

Marco Pappalardo, direttore marketing di Dolomiti Superski

Un percorso ad ostacoli perché nessuno può sapere i prezzi dell’energia il 24 dicembre o il 15 febbraio. Per questo Dolomiti Superski si riserva l’opportunità di rivedere i costi dei pass.

C’è chi ha già deciso di non aprire

Purtroppo non tutti i compensori sciistici sono in grado però di sostenere tutti i rincari previsi, e c’è chi ha già scelto di chiudere. È quello della Panarotta in Trentino il primo comprensorio sciistico italiano ad aver annunciato che quest’inverno non metterà in moto gli impianti di risalita. Tanti altri stanno cercando di capire quali soluzioni trovare ma soprattutto come poter sopravvivere al caro-energia.

Da oggi fino all’apertura delle piste si solleverà infatti il grido di dolore dei piccoli comprensori che avranno il dubbio se convenga loro tenere gli impianti chiusi (e distruggere così il circolo virtuoso della filiera della montagna su cui si innestano anche le attività di albergatori, ristoratori, noleggiatori e del commercio in genere) piuttosto che aprirli, correndo il rischio di non riuscire a coprire costi altissimi. 

Il buon andamento della stagione turistica rischia di essere vanificato dall’aumento dei costi dell’energia. Credo sia estremamente urgente un intervento per attenuare l’impatto dell’aumento dei costi energetici sui bilanci degli operatori del turismo. Mi auguro che una decisione in tal senso possa arrivare in un prossimo consiglio dei Ministri.

Massimo GARAVAGLIA, ministro turismo uscente

Chi invece mantiene i prezzi invariati

Ma mentre il rincaro energetico rischia di obbligare alcuni comprensori sciistici a tenere chiusi gli impianti di risalita, con effetti drammatici sul settore già limitato nelle passate stagioni dalle restrizioni per il Covid, c’è chi ha deciso di scommettere sul ritorno del turismo. Nei sei comprensori del Friuli Venezia Giulia, per esempio, è stato deciso di non aggiornare i prezzi e, quindi, il giornaliero continuerà a costare 39,50 euro per tutta la stagione. Anche il comprensorio del Monterosa, a cavallo tra Valle d’Aosta e Piemonte, ha deciso di non toccare il prezzo dello skipass giornaliero.

Gli altri rincari

Per stimare in modo più veritiero quanto costa una settimana bianca nella stagione 2022/2023 non dobbiamo tenere in considerazione solo il prezzo degli skipass. Il caro energia non andrà però ad incidere solamente sulle decisioni degli impiantisti, ma anche strutture ricettive, tour operator, scuole sci e servizi connessi applicheranno dei rincari. Si stima una crescita media dei costi intorno almeno al +15% se si calcolano anche noleggi, apres-ski, ristorazione e costi di viaggio come benzina e autostrada.

Le aziende dell’ospitalità

Analizzando i prezzi delle piattaforme di prenotazione online, si registrano aumenti dei costi per il soggiorno compresi tra il 10% e il 20%. E allora nel periodo di alta stagione, prenotando a ottobre per 7 notti, dal 30 dicembre al 6 gennaio, a Cortina d’Ampezzo in camera doppia si spende da un minimo di 2.200 euro circa a un massimo di 14.170 euro; un po’ meno a Ortisei dove la camera per la settimana bianca costa da 1.600 euro a 6.800 euro . A Courmayeur la spesa parte da un minimo di 1.750 euro circa a un massimo di 9.871 euro. Prezzi altissimi anche a Livigno: tra 1.650 euro e 15.500 euro per un soggiorno di 7 notti in alta stagione. In val d’Aosta, nelle tre mete analizzate si spendono tra 1.540 e 9.871 euro.

La situazione per il nostro settore è drammatica e non possiamo permetterci di aspettare il 2024. Serve un intervento subito per il governo che si andrà ad insediare, ma anche per quello ancora in carica: trovare una soluzione per il costo dell’energia deve essere una assoluta priorità. Ci deve essere un intervento come per il Covid.

Bernabò Bocca, presidente federalberghi
L'AUTORE
Eleonora Ruatti
Account Manager
Eleonora, account manager di Dolomeet, collabora nello sviluppo progetti, affianca i senior partner e coordina le attività di graphic design.